Si chiama Joseph Ruud, è nato 33 anni fa a Minneapolis, Minnesota. E' un wrestler alto due metri e qualche centimetro, non molto dotato, con una buona presenza scenica e un back ground discutibile. La descrizione perfetta dell'uomo che piace a Vince McMahon, Pat Patterson e Michael Hayes.

Adesso il suo nome è Erick Rowan, e come facilmente prevedibile, si sta tentando di lanciarlo in singolo, dopo anni di gavetta mediocre e uno stint da tirapiedi di Bray Wyatt.

Era il 2003 quando Erick Rowan volò in Giappone per cominciare a fare il lottatore professionista, lasciando la sua famiglia, norvegesi emigrati in cerca di fortuna negli Stati Uniti. Rowan riuscì in effetti a diventare un wrestler, nel mondo del Puroresu, ma in terra nipponica, come anche al suo ritorno negli Stati Uniti nel 2008, non ebbe un grande successo nonostante una lunga serie di incontri. Ironia della sorte però, all'uomo più importante nel mondo del wrestling, piacciono i giganti che fanno tanta scena ma non hanno poi tutto questo talento. Per queste ragioni Erick Rowan nel 2010 viene messo sotto contratto con la WWE. Il contratto è di sviluppo, quindi il ragazzone norvegese finisce nella Florida Championship Wrestling, fra lottatori pessimi più di lui e quanto lui, ma anche in un periodo dove i volti noti a livello indipendente non sono pochi, allontanandolo cosi da un debutto repentino nel main roster.

Ancora una volta però, la sorte e la sua ironia si pongono fra il lottatore e la sua carriera, perché nel mondo della compagnia di Stamford, quando si vuole lanciare un lottatore per farlo diventare un main eventer, lo si circonda di character che non intacchino quello che deve essere il suo e solo il suo successo. Rowan viene aggregato alla Wyatt Family, con lui Luke Harper, che probabilmente, nonostante lo smisurato talento nemmeno paragonabile a quello di Rowan, viene visto dai dirigenti "classici" della WWE, nello stesso identico modo del compagno "rossastro".

Oggi, che la Wyatt Family non esiste più, o almeno la sua esistenza è in una bolla custodita al momento dal solo Bray, Erick Rowan e Luke Harper vengono spediti in faide singole, tralasciando tra l'altro in maniera abbastanza plateale, quella che poteva essere una faida molto più accesa fra i due. Inizialmente pensavo che i booker temessero lo squallore di tali match, ma dopo che Rowan è stato affiancato, chiaramente come nemico, a Big Show, allora mi sa che non c'è nella testa di chi decide un vero e proprio piano per i due, e si lasci cosi aperta la porta della Wyatt Family riunita, magari a Natale chi lo sa, ogni famiglia che si rispetti passa le feste insieme.

Non ho dubbi su quello che in singolo potrà fare Luker Harper, sempre che gli concedano i mezzi per mostrare il suo talento, ma ho molti dubbi, francamente, su quello che Rowan possa concludere.

Le motivazioni della mia ultima osservazione sono presto spiegate: punto primo il ragazzone, andava benissimo con questa gimmick soltanto accanto a Brya Wyatt, nel contesto che la Wyatt Family creava. Adesso va bene, è chiaro che lo vogliano far assomigliare ad una versione di Kane vent'anni dopo, ma per diventare Kane, come per diventare Undertaker, ci vogliono non solo due metri di altezza e un push incredibile, ci vuole anche un periodo storico, un certo tipo di pubblico e una non tanto viscerale intromissione di internet nel mondo del wrestling e della WWE.

Inoltre, punto secondo, il cugino troppo cresciuto di Sheamus – ecco quella che sarebbe potuta essere una buona gimmick per lui – non ha nessuna qualità al microfono. Va bene, adesso mi direte "non lo fanno parlare mai", e io risponderò "e un motivo ci sarà. Sul ring le cose non cambiano di tanto. E' vero che Rowan ha una tecnica di base sufficiente per portare avanti un incontro senza botch esagerati e senza rischi per lui e per i suoi avversari, ma è quel tipo di lottatore senza lo spunto particolare durante la lotta, senza quel fattore X necessario e senza l'intensità che distingue i lottatori dai campioni veri, e quindi più di un push e magari un titolo intercontinentale, non può pretendere. Ma attenzione, non sarebbe un titolo intercontinentale che corona il successo del push, ma un titolo intercontinentale che aiuta la riuscita dello stesso, affossando ancora di più, come se non bastasse, il pregio della cintura.

Francamente non so cosa potremmo tirare fuori da lui, e ve lo dice uno molto meno critico del resto del wrestling web smart nei confronti dei big man, ho difeso anche Ryback fino all'ultimo momento possibile. So soltanto una cosa, che adesso Rowan andrà probabilmente a vincere contro Big Show, ma alla fine del match e della faida, se cosi possiamo chiamarla, la dirigenza si renderà conto che la spinta verso l'alto di questo lottatore non avrà sortito risultati: se sarà fortunato sarà riaggregato alla Wyatt Family, se sarà sfortunato diventerà un jobber e magari anche un fenomeno mostruoso/esilarante in stile Snitsky o Tyson Tomko.

Come sempre, mi auguro fortemente di sbagliarmi e di trovare una grande stella nelle potenzialità di Erick Rowan, sapete com'è, Never Say Never è una frase molto in voga in questi ultimi giorni, voglio usarla anche io per il buon gigante scandinavo.

 

 

 

@GiovY2JPitz_

Direttore di Zona Wrestling. Appassionato di vecchia data, una vita a rincorrere il Pro Wrestling, dal lontano 1990. Studioso della disciplina e della sua storia. Scrive su Zona Wrestling dal 2009, con articoli di ogni genere, storia, Preview, Review, Radio Show, attualità e all'occasione Report e News, dei quali ha fatto incetta nei primi anni su queste pagine. Segue da molti anni Major ed Indy americane e non.