Da quando ho iniziato a scrivere della Ring of Honor c’è stato un lottatore che è stato una costante come simbolo di qualità, come colui che avrebbe dovuto guidare la compagnia di lì a pochissimo, ed il suo nome è Jonathan Gresham.
Il ritorno del titolo PURE e il torneo per decretare un nuovo campione sono stati l’occasione di mostrare le proprie abilità su un palcoscenico perfetto, dove la tecnicità e la forza erano le abilità da dover padroneggiare per pensare anche solo di raggiungere le semifinali. E così Gresham inizia a falciare vittime, Wheeler Yuta e Josh Woods per raggiungere la finale: Tracy Williams. Mentre ai primi due turni ha vita facili, sono proprio la semifinale e finale a dimostrare perché lui si meritasse di stringere alla vita quella cintura, proprio nei momenti più difficili, riesce a superare ogni singolo match senza nemmeno usare un rope break, e anche quando sembrava vicinissimo a perdere, non ha mollato, ha stretto i denti ed ha continuato a lottare, non solo per vincere il titolo, ma anche per dimostrare di essere all’altezza dei precedenti campioni.
Da qui iniziano una serie di difese durissime, anche con avversari che uno penserebbe molto facili, legittimando ogni tipo di avversario, riuscendo addirittura farmi pensare che Dak Draper potesse diventare PURE Champion, e dando un’aura di importanza sempre maggiore al titolo, tanto da sembrare più prestigioso dello stesso titolo mondiale a tratti. E se proprio non avete tempo, almeno guardatevi il match contro Mike Bennett.
Ma come ogni storia, anche questa ha una fine, perché dopo più di un anno Jonathan Gresham ha perso quel titolo domenica scorsa a Death Before Dishonor contro un altro lottatore che può veramente beneficiare da quel titolo, Josh Woods, lasciando a noi il desiderio di vederlo ancora una volta in un PURE match, ancora una volta su quel ring contro un avversario che sappia mostrare qualcosa di buono come ha fatto lui, ma soprattutto, quel match contro Jay Lethal che è si avvenuto, ma non è stato assolutamente quello che i due possono tirare fuori. Non tutti i mali vengono per nuocere, e chissà se quello scambio di sguardi con Bandido…