Scegliere di partire con una stable è forse la cosa più veloce e sensata si possa fare per attirare sin da subito l’ attenzione delle persone. Questo perché i fan impazziscono per dei cattivi che sono veramente cattivi, che vogliono conquistare qualcosa e dunque ribaltare l’ordine solito delle cose. Con questo proposito nasce il gruppo Inner Circle, guidato dal campione del mondo della All Elite Wrestling, Chris Jericho. Poche regole, chiare e semplici; un solo obiettivo e un inizio scoppiettante: andiamo a vedere com’è composto.

Chris Jericho: è il capo, il campione, l’uomo maggiormente riconoscibile. È anche il promo man per eccellenza, e nessuno degli altri membri del roster avrebbe avuto Luka sua stessa presenza, costanza, esperienza. Lo si è notato sin dall’inizio e se rivoluzione doveva essere, doveva essere lui il primo a cambiare pelle. Stiamo assistendo ad una reincarnazione di Y2J, ad una delle tante e tutte di grandissimo seguito. La cintura indosso conferisce maggiore forza al progetto e una rincorsa più solida verso la conquista della federazione.

Sammy Guevara: se c’è il vecchio, c’è anche il giovane virgulto che da uno come Jericho può catturare tutti i segreti. Un po’ come Orton con Triple H, Sting con Ric Flair, The Rock con Farooq, c’è sempre qualcuno da lanciare verso il futuro. Sembra un po’ il Jericho degli anni ‘90, seppur attualizzato fisicamente e sportivamente agli anni attuali. Ed è anche, in questo momento, il punto debole del gruppo, come si conviene. Avrà modo di prendersi diverse soddisfazioni, ma ci sarà tempo e modo.

Santana & Ortiz: sono un team conosciuto, molto forte e versatile. Danno un tocco di imprevedibilità e sicuramente hanno scelto il lato della stable perché ritenendosi i più bravi, ritengono altresì una mancanza di rispetto esser stati chiamati per ultimi (in keyfabe). Dunque anche loro possono giovare dalla composizione del cerchio ristretto, magari per far partire una rincorsa ai titoli di coppia quando questi saranno assegnati. Hanno peraltro una visibilità mai avuta prima e possono certamente dare manforte a Jericho nel suo proposito. E poi, in una stable che si rispetti, ci deve essere pur sempre un tag team – peraltro di punta.

Jack Hager: poco amato, molto criticato, ma estremamente utile. È il più alto tra tutti e questo gli conferisce di diritto il ruolo di enforcer del gruppo. Ha i suoi impegni nelle MMA, dunque non ha bisogno di lottare spesso sul ring di Dynamite. Servirà come guardaspalle di Jericho, che ha la sua età e dovrà tentare di mantenere il titolo più a lungo possibile. La sua posizione è sia la più delicata quanto quella fondamentale per la riuscita del progetto. Al momento si è già dimostrato decisivo consentendo a Le Champion di prendersi la quarta vittoria consecutiva tra puntate settimanali e ppv.

Questa dunque è la composizione della squadra, seguita col Manuale Cencelli del wrestling. Ogni tassello al proprio posto, ci sono tutti i presupposti affinché faccia bene. Al momento il vento va dalla loro parte, ma la guerra con gli Elite è solamente appena iniziata.