Lo preannunciava con i suoi soliti nodi nella barba.

Non erano capelli ma la peluria del suo viso era abbastanza lunga da poter accogliere  quei piccoli elastici e caratterizzare il suo volto, unico. Captain Lou Albano era uno dei migliori manager dell'intero panorama del wrestling, e quel giorno, stava annunciando come un nuovo tag team stava per sbarcare nella World Wrestling Federation direttamente dall'oriente.

Proprio dall'oriente i due erano annunciati: The Machines! Giant Machine & Super Machine.

Subito dopo il debutto si accorse di loro un altro dei più grandi manager del panorama del wrestling, e molto probabilmente dell'intera storia: Bobby The Brain Heenan. Sosteneva, il vecchio Bobby, che dietro la maschera di Giant Machine ci fosse Andrè, the Giant appunto.

Oltre a scagliarli contro i membri della Heenan Family, soprattutto Big John Studd e King Kong Bundy, aggirava il ring e scattava un sacco di fotografie per trovare le prove che dietro quella maschera nera, perché i Machines erano entrambi mascherati, ci fosse il gigante di Grenoble. Andrè the Giant infatti, in quel periodo non sarebbe dovuto essere nella compagnia, perché dopo non essersi presentato ad un match di coppia nel quale avrebbe dovuto affrontare proprio i membri della Heenan Family, King Kong Bundy e Big John Studd, le cose non andarono per niente bene.  

Il suo posto venne preso da Ted rcidi ma dopo questa debacle di Andrè, Bobby Heenan fece pressioni perché venisse sospeso per non aver preso parte al match pubblicizzato. Jack Tunney, presidente della WWF, non poté passar sopra al fatto e decise di sospendere a tempo indeterminato il gigante francese.

Bobby Heenan non lo si prendeva in giro facilmente, lui era The Brain. Per questo provò in tutti modi a smascherare Giant Machine ma non ce la fece, e alla fine nonostante la vittoria del suo team su quello mascherato, non la ebbe mai vinta davvero e non poté mai dimostrare le sue convinzioni.

Alla fine Andrè the Giant fu reintegrato proprio grazie all'aiuto di Bobby Heenan, che ritirò la sua richiesta di sospensione, sia momentanea che definitiva, per poterselo prendere sotto la sua ala protettrice e andare a combattere Hulk Hogan in quel di Wrestlemania 3, incontro leggendario che tutti conosciamo.

Questa non è che una storyline targata WWE, una delle tante, nemmeno tanto bella o avvincente. Però è anche la dimostrazione che certe scelte e certi meccanismi non cambiano. Non cambiano perché anche a quell'epoca si cercava il mistero e si cercava di portare dalla propria parte i fan accattivandoli con maschere, nonostante fosse evidente chi si celava sotto, proprio come successo nei primi anni 2000 con Hulk Hogan e Mr America.

Non solo, anche allora si copiava, perché il tag team non era che un riproporre la storyline che in quell'epoca vedeva Junji Hirata indossare la maschera di Super Strong Machine nella New Japan Pro Wrestling, come sta succedendo oggi con il main event della WWE, evidentemente copiato da quello della Ring of Honor, a parte qualche motivazione di fondo.

Anche a quel tempo come oggi poi, i lottatori dovevano assentarsi per impegni cinematografici, proprio per quel motivo Andrè The Giant fu sospeso in storyline, per poi tornare sotto la maschera di Giant Machine, proprio come oggi sono assenti dai teleschermi Kane e Dolph Ziggler, o lo sono stati John Cena, The Rock e Big Show.

Purtroppo, proprio come oggi, i lottatori avevano molti problemi fisici, per questo venivano spesso rimpiazzati o messi da parte. E' capitato quando si è infortunato il caro Mistico sotto la maschera di Sin Cara, con Hunico che prese il suo posto per poi essere smascherato dal ritorno di quello che al tempo era il vero detentore della Gimmick e della maschera. Capitò anche all'epoca, i problemi alla schiena di Andrè the Giant erano insopportabili e il tag team diventò un trio, con Giant Machine che restava più che altro fuori ring insieme a Captain Lou Albano, mentre Super Machine, Billy Eadie, e Big Machine, Robert Jack Whindam, combattevano sul ring.

Anche a quel tempo, capitava che i piani cambiassero e nonostante Andrè the Giant fosse destinato ad una storyline diversa nella sua conclusione, tutto fu archiviato e lui fu riportato on screen senza maschera, con il manager che fino al giorno prima lo aveva odiato e per affrontare in un Dream Match Hulk Hogan. Lo stesso Hulk Hogan che, qualche tempo prima era stato inserito per un match, un angle o pochi minuti, nella stable dei Machines, era Hulk Machine. Uguale successe con Rowdy Roddy Piper, Piper Machine, e con Animal Machine, meglio noto senza maschera come George the Animal Steele, e infine, con Reginald Lisowski, che impersonò Crusher Machine, prima di tornare ad essere semplicemente The Crusher.

Come oggi infine, capita che i lottatori vengano riciclati e i protagonisti passino, tornino, cambino.

Captain Lou Albano per esempio, fece da manager per l'ultima volta a quel tag team, prima di lasciare la WWE e tornare a lavorare con essa soltanto nel 1994, insieme agli Head Shrinkers, tag team formato da Samu, figlio del leggendario e primo manager Afa, e Fatu, oggi meglio conosciuto come Rikishi. Bobby The Brain Heenan ha sempre fatto il manager, e sempre alla grande, oggi combatte da anni contro un male incurabile e speriamo che tutto vada per il meglio. Sappiamo tutti ciò che ha fatto Andrè the Giant dopo quel match leggendario e sappiamo tutti della sua prematura morte, pochi anni dopo. Super Machine  invece, Billy Eadie, fu riciclato ed inserito in un altro tag team diventato poi a sua volta trio, i Demolition: lui è AX ancora oggi. Big Machine RJ Windham, diventò poco dopo Blackjack Mulligan, con i Blackjacks.

Insomma, una storyline come tante dietro la quale si nascondono storie vere come tante. Dinamiche che il mondo del wrestling ha sempre conosciuto e che oggi conosce ancora. Non sorprendiamoci quindi di certe azioni della WWE o delle altre compagnie che conosciamo e amiamo, perché stiamo sempre e comunque parlando di Professional Wrestling.  

 

 

 

Direttore di Zona Wrestling. Appassionato di vecchia data, una vita a rincorrere il Pro Wrestling, dal lontano 1990. Studioso della disciplina e della sua storia. Scrive su Zona Wrestling dal 2009, con articoli di ogni genere, storia, Preview, Review, Radio Show, attualità e all'occasione Report e News, dei quali ha fatto incetta nei primi anni su queste pagine. Segue da molti anni Major ed Indy americane e non.