Come forse gli spettatori di NXT avranno potuto notare, la WWE ha deciso di far debuttare sugli schermi dello show giallo (arcobaleno, pastello) una quantità spropositata di nuovi talenti, talmente tanti che si fatica a tenerne il conto e a rimembrarli adeguatamente. Con alcuni ci si può affidare a caratteristiche che aiutino a ricordarne il volto, o la gimmick, pur se il nome non sovviene: c’è quello che lotta in completo grigio, il figlio di Rick Steiner, il duo di cowboy, quello che è finito in un Fatal 4 way titolato così de botto senza senso. Insomma, bene o male te li ricordi. Dal punto di vista dei nuovi arrivi femminili, invece, ne sono spuntate talmente tante, ma non sul ring, bensì nei segmenti di backstage, cosa che rende alquanto difficile stamparsele nella mente. Resta indubbio che, dopo i tanti abbandoni, NXT stia puntando a rivitalizzare il proprio roster femminile. Ed un trio che si è sicuramente fatto notare è quello delle Toxic Attraction: Mandy Rose, Gigi Dolin e Jacy Jayne. Fin dove potrà spingersi questa stable?

Tra Jacy e Gigi sembrava esserci una certa disparità di “conoscenza”. Nonostante la Jayne non sia una debuttante, ma anzi avesse già molti match all’attivo in promotion indipendenti prima di approdare in WWE, non era altrettanto famosa come la sua collega Dolin, la quale, precedentemente nota come Priscilla Kelly, ha maggiore esperienza alle spalle e soprattutto era diventata famosa per alcuni spot . . . discutibili, mettiamola così. Nonostante ciò la coppia, prima dell’inserimento di Mandy Rose, ha cercato di ingranare in fretta, le due hanno mostrato una certa attitudine nell’iniziale poco tempo televisivo loro concesso; nulla di trascendentale, ma sicuramente cercavano di farsi notare. L’arrivo di Mandy Rose ha rappresentato una novità, in quanto non si è trattato della veterana che cerca di prendere sotto la sua ala delle novelline, ma anzi sono state le “ultime arrivate” a far comprendere a Mandy Rose che aveva bisogno di cambiare tutto, dal suo look alla sua attitudine, se voleva finalmente ottenere un riconoscimento. Ripeto che non sto gridando al miracolo della scrittura, ma ho apprezzato che si sia cercato di dare un tocco di differenza a quella che è la più classica delle stable femminili a tre persone.

Sì, perché negli ultimi anni di stable femminili “a tre” ne abbiamo viste diverse, complice la Women’s Revolution, cominciata con il debutto delle ragazze di NXT che ha creato quella serie infinita di match tra il team PCB (Paige, Charlotte, Becky), le BAD (Naomi, Tamina, Sasha Banks) e le Bellas (le Bella Twins ed Alicia Fox). Ma non solo, pochi anni dopo abbiamo avuto il debutto delle Absolution (Mandy Rose e Sonya Deville al fianco di Paige) e della Riott Squad (Ruby Riott, Liv Morgan, Sarah Logan) e inoltre per un certo periodo abbiamo pure avuto Paige manager delle Kabuki Warriors (Asuka e Kairi Sane), ennesimo gioco a tre quindi. Decisamente too much.

Considerato che buona parte del nuovo roster femminile di NXT deve ancora farsi un nome, non trovo sbagliata l’idea di rendere Mandy Rose una sfidante al titolo di Raquel Gonzàlez, sfruttando questo “nome conosciuto” per introdurre di conseguenza anche le sue compagne di squadra. Anche su questo nuovo utilizzo di Mandy siamo di fronte a un cambio di rotta: no, non è la prima volta che un personaggio del main roster viene rispedito ad NXT per essere ricostruito, ma è comunque raro che ciò avvenga con un personaggio non particolarmente amato dal pubblico. Non stiamo parlando infatti di un Finn Bàlor, una Ember Moon, o anche di un Tyler Breeze, i quali venivano ritenuti ottimi sul ring e ingiustamente mal sfruttati nel main roster. Mandy Rose non ha mai brillato per capacità nel quadrato e la sua presenza ad NXT è stata breve (e neanche intensa), anzi su di lei nel main roster si è spesso speso tempo prezioso, ad esempio inserendola nella storyline amorosa con Otis (WrestleMania moment che avrebbe meritato il pubblico) e successiva faida con l’ex compagna Sonya Deville. Insomma, non è che per lei non ci fossero piani. E forse è proprio perché i piani ci sono che la WWE ha deciso di rispedirla ad NXT, di modo che in questo nuovo format da “territorio di sviluppo” lei possa maturare come wrestler e tornare a Raw o SmackDown notevolmente migliorata.

Stanti così le cose, non escludo che, una volta conclusa la faida con Raquel (e pure con le attuali campionesse di coppia di NXT), la stable possa essere promossa in blocco nel main roster. Cosa che personalmente non mi auguro dato che le stable non hanno fortuna in tali lidi (difatti tremo non poco per gli Hit Row). Oppure la permanenza ad NXT delle Toxic Attraction potrebbe durare maggiormente e magari portare Mandy a vincere la cintura, in modo che la WWE possa farsi un’idea della sua attitudine come campionessa. Lo so, sarebbe considerato da molti un “passo indietro”, in quanto Mandy dal punto di vista del lottato è ancora indietro rispetto agli illustri nomi che la hanno preceduta, ma è anche vero che ciò sarebbe in linea con il nuovo corso di NXT e se un regno da campionessa potrebbe aiutarla a migliorare sul quadrato io dico ben venga, ce ne faremo una ragione.

Proprio perché mi pare che questa stable sia cucita su misura per Mandy, ipotizzare il possibile futuro di Jacy Jayne e Gigi Dolin mi pare alquanto prematuro. Più che altro sarà interessante vedere se la loro alleanza avrà vita breve o se continueranno come tag team, andando a prendere il posto delle (sigh) Iiconics, vero e proprio tag team all’attivo in WWE al tempo dell’introduzione delle prime cinture di coppia femminili. Proprio per la breve durata che solitamente hanno i tag team femminili, non credo, se e quando la stable si scioglierà, che le due proseguiranno come tag team, ma ognuna prenderà la propria strada. Ma appunto, è troppo presto per fare un bilancio.

Ultimo punto, NXT si è sempre confermato un territorio prolifico per le stable, all’interno del quale spicca l’esempio massimo di gruppo di successo, ossia la Undisputed Era (sighx2), ma gli esempi sono stati e continuano ad essere molti, basta pensare ai Legado del Fantasma o appunto agli Hit Row. Ciononostante, era da parecchio tempo che non si vedeva una stable totalmente femminile (a meno che non si voglia contare il Robert Stone Brand, essendo Stone solamente un manager). Certo abbiamo avuto molti tag team, talmente tanti che la WWE si è sentita in dovere di istituire le cinture di coppia femminili di NXT, ma una stable tutta al femminile? Not so common. E per quanto sarebbe stato interessante vedere come sarebbe stata gestita nel “vecchio” NXT, sono altrettanto curiosa di vedere come andranno le cose nel “nuovo”.

Ancora una volta, I want to believe.