27 maggio 1996, un wrestler fin lì conosciuto per aver disputato il primo Ladder match della storia, si presenta a Monday Nitro e annuncia di voler conquistare la WCW. Non è solo, sono in tanti e sono potenti. Alle sue spalle ci sono gli uomini forti della storia, ma per saperlo dovremo aspettare qualche settimana.

I The Outsiders sono stati Kevin Nash e Scott Hall: assieme o l’uno contro l’altro hanno catalizzato l’attenzione di milioni e milioni di telespettatori. Due atleti diversi ma simili, due “bad guy” astuti e capaci sul ring quanto nel backstage. Prenderanno strade diverse: Hall si perderà in fiumi d’alcol, Nash continuerà ad influenzare la WCW prima, la WWE quindi e la TNA poi – aveva imparato dal più grande politico che il wrestling ricordi, Hulk Hogan.

Oggi è indubbio che la WWE stia provando a creare una tag team revolution: New Day, League of Nation, Wyatt Family, Dudley Boyz, Amore & Cass, Prime Time Players, The Usos, Social Outcast sono i nomi dei tanti team che si sono succeduti nell’ultimo anno – senza contare le varie meteore dagli Ascension ai Y2AJ fino ai mai nati Goldust & Truth. Ci sono tutti i presupposti per creare più e più storie, più e più match.

Poi arrivano loro e spazzano via tutto. Più che altro il fan medio che li conosce inizia da un lato a fantasticare, dall’altro a farsi domande. Karl Anderson e Doc Gallows hanno debuttato all’improvviso a Raw attaccando gli Usos in un segmento che ha lasciato tiepidi. Si tratta di due autentiche star del mondo indipendente mondiale, due ottimi lottatori di coppia, ma quel debutto in sordina, con un attacco random verso un team a cui teoricamente – e inizialmente – non li lega nulla, ha lasciato a metà un po’ tutti. Se contiamo la reazione quasi silenziosa del pubblico, sembra di rivedere il debutto di Nigel McGuinness in TNA nel 2009, accolto dal silenzio assoluto.

Probabile la WWE voglia far incrociare i samoani (Roman Reigns & Usos) e i bulletti (AJ Styles, Anderson & Gallows) in modo da creare la storyline dell’estate. Però da due atleti così importanti ci saremmo aspettati un debutto feroce sì ma anche più lento, maggiormente ragionato, dove il pubblico avrebbe potuto prendere coscienza dell’arrivo degli Outsiders di questo millennio, gli emuli di Nash e Hall con le cornina alzate e la capacità di sfruttare appieno le proprie qualità per raggiungere il massimo dei propri obiettivi.

Anderson e Gallows sono due pezzi da 90 che, passata l’era dell’Authority, possono prendere in mano il potere della WWE e sfruttarlo per farsi i propri comodi. In pratica la WWE dovrebbe utilizzarli così come ha fatto la NJPW ma alzando il tiro, prendendosi dei rischi e rivoltando come un calzino l’intero roster. Magari raccontando qualcosa, attacchi a parte, che faccia svegliare il pubblico. Anche perché gli Usos sono stati già malmenati d chiunque, non fanno notizia. Avessero colpito qualcun altro, ci sarebbe stata maggiore rreazione. O magari la reazione ci sarà quando la WWE deciderà di rimettere assieme lo Shield e contrapporli in una delle storyline più forti dell’anno. In questo caso, ci sarebbe da sognare. NWO vs WCW again, e le sfide cicliche del wrestling non avranno mai fine.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.