Sono un fan di NXT, e questo non é assolutamente un segreto. Sono un feticista neanche troppo occulto di Lucha Underground, e credo che anche questo concetto sia facilmente evincibile. Quando questi due mondi si sovrappongono, come nel caso ad esempio del povero Ricochet pochi anni fa (ma sembra davvero un’eternitá!) per me é poesia pura, come tasselli che si incastrano in modo pressoché perfetto. E l’ombra di Lucha Underground, per chi non se ne fosse accorto, ricopre in modo netto sia la sponda destra che quella sinistra dei mercoledí sera di ruestling.

Killer Kross, come giá scritto, é la “next big thing” di NXT. Avendo oramai puntato in modo chiaro il Campion, credo che il suo sará un percorso piuttosto lineare: sconfiggerá Dominik Dijakovic in modo netto e dominante, per poi continuare nel suo incedere inarrestabile e scontrarsi con Keith Lee, in un clash bene/male come non se ne vedevano davvero da tanto. Ma non é di lui che voglio occuparmi oggi.

L’atto di necromanzia attuato dalla WWE, artefice di aver riportato in vita il titolo Cruiserweight dopo anni di oblio, puó essere definito sin qui come una mezza fetecchia, siamo onesti e sinceri. Dopo un Cruiserweight Classic sontuoso, uno dei tornei di wrestling migliori degli ultimi anni almeno in Nordamerica, viene incoronato come Campione inaugurale TJP, tra lo stupore generale.

La fase iniziale del suo regno é fantastica, contraddistinta da match bellissimi ed una storia avvincente…da li in poi, discesa libera. 205 live non somiglia neanche lontanamente al decantato CC, piuttosto sembra uno show presentato sin dalla primissima ora come marginale, accessorio, poco importante. E nel wrestling presentazione e percezione contano almeno quanto la sostanza, se non di piú.

Perché al pubblico dovrebbe importare qualcosa di un Titolo non pubblicizzato o proposto come importante? Perché la WWE non sembra accorgersi che, anche una volta superato il limite del territorio di sviluppo, vi é mercato e margine per qualcosa di diverso dei canovacci classici che appestano in modo diuturno RAW e Smackdown? Perché non si capisce che i Tag Team ed i Pesi Leggeri possono essere motivo di interesse e varietá? Inutile porsi queste domande purtroppo, quindi andiamo avanti.

Un tempo territorio di sviluppo, ora NXT ha anche la funzione chiave di territorio di riciclo. Cosí come per qualche performer, anche il Titolo Cruiserweight é divenuto da qualche tempo parte integrante dello show, venendo proposto in modo decisamente meno marginale ed anche piú serio: l’attuale Campione, Santos Escobar (ei fu Kung Cuerno in Lu, aka Hijo del Fantasma) é uno dei prospetti maggiormente interessanti del momento.

La stable del Legado del Fantasma é, di fatto, la risposta seria e minacciosa alla versione parodistica dei luchadores, ossia Lucha House Party (Mamma mamma che idiozie che a volte vengono partorite sotto banco in WWE): seppur “volto nuovo” in WWE, Escobar é un veterano di 36 anni che ha girato il mondo in lungo ed in largo, una garanzia sul quadrato ed un heel da sempre super efficace. Vale la pena ricordare il suo stint in LU.

Silenzioso, micidiale, quasi infallibile. King Cuerno era un heel estremamente difficile da interpretare in modo efficace: in un contesto dove Prince Puma, Mil Muertes e Pentagon la facevano da padrone, Cuerno é comunque riuscito ad assumere una dimensione propria, differente, profonda. Un cacciatore paziente, minuzioso ed astuto, non una forza della natura pronta a demolire il prossimo al pieno delle sue forze ma un avvoltoio pronto a piombare sulla sua preda nel momento di maggior debolezza: KC era uno dei personaggi maggiormente complessi ed interessanti del Tempio, e sul quadrato ha dato vita a numerose perle decisamente troppo sottovalutate.

Oggi il personaggio di Santos Escobar é decisamente diverso. Non piú un cacciatore solitario incapace di collaborare con il prossimo ma il capo di una minacciosa stable, non un contendente ma un Campione credibile e dominante, che potrebbe davvero ridare lustro ad una Cintura troppo bistrattata nel corso degli ultimi anni. Vedremo dove la WWE deciderá di dirigersi una volta superato lo scoglio (non troppo ostico invero) di Drake Maverick, che ha decisamente perso trazione una volta rivelata la natura posticcia del suo licenziamento.

Staremo a vedere, sta di fatto che toccherá far attenzione a non sovrapporre alcune dinamiche sotto lo stesso tetto (Garza e Andrade) ed a proporre sempre e comunque come credibile questo lottatore: se si vuole il bene della Cintura, non devono essere piú concessi scivoloni.