The Grade One Climax. E’ in corso in questi giorni il più importante del torneo del mondo del Professional Wrestling, il G1 Climax.  Non ho mai scritto un articolo storico a proposito, e francamente dal mio punto di vista la cosa non è accettabile. Quindi eccomi qui, pronto qui ad analizzare e sviscerare la storia del torneo, con i suoi cambiamenti e le sue evoluzioni. Non basta un articolo però, questa infatti sarà una trilogia, che culminerà il giorno prima della finale del torneo, sabato 11 Agosto. Partiamo quindi, prendendo in considerazione quest’oggi, quelle che sono le prime incarnazioni del torneo, dal 1974 al 1989. Buona lettura.

 

Tutto nasce dalla Japanese Wrestling Association, storica compagnia di Rokidozan, che creò nel 1959 la World Big League, un torneo che fino al 1972 ha caratterizzato il mondo del Wrestling giapponese e non solo. Nel 1974, proprio ispirato dalla competizione creata dal suo maestro, Antonio Inoki decide di continuare al tradizione riportando in scena la World League nella sua creatura, la New Japan Pro Wrestling.

La prima edizione ha luogo, appunto, nel 1974. La formula è molto particolare: 16 Wrestler divisi in due gruppi. Nel primo gruppo ci sono otto lottatori giapponesi, fra i quali spiccano Antonio Inoki, Seiji Sakaguchi e Masa Saito. Nel secondo invece otto Gaijin, ovvero lottatori non giapponesi. Fra questi c’erano nomi come Killer Karl Krupp, tedesco,  Invader I, portoricano, e soprattutto Stan Stasiak, lottatore canadese fra i più famosi dell’epoca. Dopo due mini-campionati (un po’ come quelli che vediamo nel G1 Climax moderno) i primi quattro qualificati di ogni gruppo finivano in un altro gruppo da otto, che dopo un’altra serie di sfide incrociate qualificava alla finale i primi tre. Ci finirono i giapponesi Antonio Inoki e Seiji Sakaguchi e il Gaijin Killer Karl Krupp. Anche questi, nel più classico dei triangolari, diedero vita a un mini-torneo che sancì la vittoria finale di Antonio Inoki.

Nel 1975 la formula cambia. I sedici Wrestler fanno tutti parte dello stesso girone e si affrontano tutti quanti. I primi cinque, in ordine Killer Karl Krupp, Antonio Inoki, Seiji Sakaguchi, Kintaro Ohki e Strong Kobayashi, passano alla fase finale. Killer Karl Krupp, primo classificato, aspettò nel Match finale il vincitore di un altro torneo, con due semifinali e una finale. In finale arrivò Antonio Inoki, che sconfissee Krupp laureandosi per il secondo anno consecutivo vincitore del torneo.

Nel 1976 non cambia il periodo di svolgimento del torneo, che rimane fra aprile e maggio, cambia però il numero del partecipanti, che diventano 14. Ancora una volta il girone e unico e ancora una volta i primi classificati, stavolta soltanto quattro, si affrontano nella seconda fase. Mentre il primo, ovvero Pedro Morales, aspetta in finale, si danno battaglia gli altri tre: Seiji Sakaguchi, Killer Karl Krupp e Victor Rivera. Pedro Morales perderà la finale contro Seiji Sakaguchi, che per il terzo anno consecutivo  nega la vittoria a un Gaijin vincendo la sua prima World League.

Nel 1977 la formula non cambia di molto, se non perché i Wrestler diminuiscono ancora diventando undici, e perché la finale vede il primo e il secondo affrontarsi in un semplice Match unico. Ancora una volta Seiji Sakaguchi vince il torneo, diventando il secondo Wrestler a vincere due volte la World League e a farlo consecutivamente. L’avversario sconfitto era The Mask Superstar, Gaijin che poi passerà alla storia come Demolition Ax.

Nel 1978 c’è il primo cambio di nome per il torneo. La World League infatti, lascia il posto alla MSG League, e mentre il periodo di svolgimento non cambia, ovvero siamo sempre fra aprile e maggio, i Wrestler diminuiscono ancora: stavolta nove. Dopo il girone iniziale i due primi classificati, Antonio Inoki e André the Giant, si affrontano in una finale che il giapponese porta a casa diventando un tre volte vincitore del torneo, che seppur abbia cambiato nome, rimane lo stesso.

L’anno dopo, nel 1979, il torneo si allunga e nonostante ci sia soltanto un lottatore in più dell’anno precedente, il periodo di svolgimento è da aprile a giugno. I due finalisti dopo la prima fase sono Antonio Inoki e Stan Hansen, col giapponese che porta a casa un’ennesima vittoria.

Nel 1980 non cambia niente. Dieci lottatori, due finalisti, ancora una volta Antonio Inoki e Stan Hansen, altra vittoria del Leader della NJPW.

Nel 1981 il torneo abbandona il mese di aprile, finirà infatti a giugno ma il mese nel quale avrà inizio sarà maggio. I lottatori tornano ad essere undici ma la finale, per il terzo anno consecutivo, vedrà Stan Hansen affrontare Antonio Inoki. Hansen è fino a questo momento l’uomo delle finali perse, mentre Inoki, come ormai quasi sempre durante l’intera storia del torneo, si conferma campione incontrastato.

Da marzo ad aprile è invece il periodo caratterizzato dalla MSG League del 1982, torneo nel quale i Wrestler salgono ancora una volta di numero, 14, e nel quale finalmente dopo quattro vittorie consecutive, Antonio Inoki viene detronizzato. In effetti l’assenza dalla finale di Inoki fu causata da un infortunio, per il quale fu sostituito dal terzo classificato Killer Khan, ma il primo classificato e finalista di diritto vinse con onore e merito la MSG League, laureandosi non solo campione, ma anche primo Gaijin della storia a vincere l’ambito trofeo: stiamo parlando di André the Giant.

Il 1983 è un anno importante nella storia del torneo, perché per la seconda volta cambia nome. Da MSG League diventa l’international Wrestling Grand Prix. I partecipanti sono di nuovo dieci e fra questi spicca la figura di un Wrestler americano che farà parlare abbastanza di se n futuro: Hulk Hogan. Hogan è alla prima partecipazione al torneo e riesce nonostante questo a finire in finale contro Antonio Inoki, che per il secondo anno consecutivo non si porta a casa la vittoria, lasciando che sia un Gaijin a vincere. Hogan verrà insignito del titolo di IWGP Winner e una cintura gli verrà consegnata, seppur non si tratti ancora della cintura di campione della NJPW che tutti noi oggi conosciamo. Il torneo si svolse fra maggio e giugno, avvicinandosi sempre di più al periodo nel quale si svolge nell’attualità.

Nel 1984, ancora fra maggio e giugno, Antonio Inoki tornò sul tetto del mondo New Japan, vincendo infatti il primo torneo che non ha visto, dopo una fase iniziale, una fase secondaria o finale. Dopo le solite sfide incrociate fra tutti i partecipanti infatti, Inoki è stato proclamato campione grazie ai punti accumulati durante le varie contese.

Ne 1985 la formula del torneo cambia completamente. Per la prima volta nella storia, quasi a voler colmare ciò che era successo l’anno prima, il torneo non vede una fase iniziale a punti. Si parte immediatamente con Match ad eliminazione. I Wrestler sono tredici e non si capisce bene perché, dopo sei “ottavi di finale” e tre “quarti di finale”, Seiji Sakaguchi  si inserisca direttamente in semifinale. Poco conta però, perché perderà contro André the Giant che poi, dopo aver sconfitto in finale Tatsumi Fujinami, verrà portato in trionfo per la seconda volta nella sua carriera.

Dal 16 Maggio al 19 Giugno del 1986 si torna ai sistemi a punti e si torna, per la seconda volta dopo la primissima edizione della World League, a due blocchi iniziali. I Wrestler sono quattordici e i primi due qualificati dei due gironi da 7 si affrontano in due semifinali e in una successiva finale. Dick Murdoch sconfissee Akira Maeda ma dovette arrendersi in finale ad Antonio Inoki, che nell’altra semifinale aveva sconfitto il campione uscente André the Giant.

Nel 1987 il sistema resta lo stesso, con l’unica differenza che dopo la fase a punti, soltanto i primi classificati passano alla seconda fase, ovvero alla finale del torneo. Antonio Inoki sconfiggerà Masa Saito.

Il 1988 è un altro anno importante. Non solo perché c’è un cambio drastico, sia di periodo che di formula, ma anche perché avremo il primo scorcio di quello che è il sistema moderno nel post torneo. I partecipanti sono soltanto cinque: Antonio Inoki e Ricki Choshu, che finirono entrambi a 6 punti, Big Van Vader e Masa Saito a 4, e il fanalino di coda a zero punti Kengo Kimura. Grazie alla sua vittoria durante il torneo contro Riki Choshu, Antonio Inoki diventa campione per la decima volta. In questo 1988 però, con il torneo svoltosi in poche giornate del mese di luglio, Inoki guadagna una Title Shot all’IWGP Heavyweight Title, nato l’anno prima e al momento nelle mani di Tatsumi Fujinami.

Il 1989 il torneo cambia completamente periodo dell’anno e nome. Nasce infatti il World Cup Tournament, che avrà luogo fra novembre e dicembre e vedrà ben quattro blocchi di partenza. In ogni blocco ci sono cinque Wrestler per un totale di 20. I primi due classificati di ogni gruppo passano alla fase numero due, ovvero a un torneo ad eliminazione diretta che porterà fino alla finale. Shinya Hashimoto e Riki Choshu si affrontarono e alla fine fu il secondo a vincere. Riki Choshu è nato in Giappone ma in realtà è coreano, per questo può essere considerato il terzo Gaijin della storia a vincere l’ambito torneo.

Nel 1990 si ferma per un anno lo svolgimento del torneo, che tornerà nel 1991 col nome che oggi noi tutti conosciamo: Grade One Climax, meglio noto come G1 Climax. Da li ripartiremo la prossima settimana, continuando la nostra analisi della storia del più importante torneo della New Japan Pro Wrestling e non solo.