The Undertaker è un nome di spicco nel mondo del wrestling professionistico, in quanto è considerato da tutti una leggenda vivente. Ha dato 30 anni della sua vita al business, raggiungendo un livello di successo che quasi tutti possono solo sognarsi in questo settore. Il Deadman è stato molto attento al suo personaggio fin dal primo giorno, non ha quasi mai rotto la gimmick. È rimasto uno dei lottatori più intimidatori che abbiano mai allacciato un paio di stivali. Parlando ad Out of Character podcast, il becchino ha discusso su quanto fossero diverse le reazioni dei fan nei suoi confronti, rispetto agli altri pro wrestler.
Le sue parole
“Ai tempi, era divertente, non avevamo guardie di sicurezza, uscivamo dall’arena e dovevamo raggiungere la nostra macchina da soli. Specialmente durante i primi quattro anni, tutti gli altri colleghi venivano assaliti. Io, invece, quando uscivo dalla porta posteriore con Paul Bearer facevo uno strano effetto sui fan. La gente si apriva, si allontanava da me, e io non dovevo dire niente, non dovevo urlare a nessuno. Le persone non sapevano come prendermi. Questo mi comunicava che stavo facendo qualcosa di buono, ed è diventato il mio stile di vita”. Per la cronaca, il Phenom è destinato ad essere inserito nella WWE Hall Of Fame quest’anno, in quella che si sta certamente configurando come una delle migliori cerimonie nella memoria recente.