Soltanto domenica scorsa, durante l’importante notte di Backlash, ultimo pay-per-view della WWE, abbiamo potuto assistere a quello che è stato definito, almeno per la promozione dell’evento, “The Greatest Wrestling Match Ever” tra Edge e Randy Orton, un match che ha portato, essenzialmente, in luce l’old school del wrestling. Se, di per sé, i pareri sul match sono stati discordanti, c’è qualcuno che, invece, ha ampiamente apprezzato l’incontro e, in particolare, il wrestling al suo interno: The Undertaker.

Durante l’ultima edizione del podcast targato WWE condotto da Corey Graves, After The Bell, The Phenom è stato ospite ed è stato intervistato, principalmente per la promozione della serie “The Last Ride” a lui dedicata e il nuovo episodio che si concentrerà sul match a WrestleMania 36 contro AJ Styles. Tuttavia, ‘Taker ha anche speso delle belle parole per il match di Backlash tra Randy ed Edge, partendo, nello specifico, da un excursus sugli stili di wrestling, avendo qualche dubbio su quello dei wrestler moderni. Queste sono state le sue parole:

“Ci sono dei pro e contro nel wrestling di oggi. Nel complesso, gli atleti che ci sono ora sono come dei supereroi in ciò che fanno. Tuttavia, penso che ricorrano eccessivamente a quell’aspetto nelle loro performance, non pensando a sufficienza al loro personaggio, alla volontà di trasmettere qualcosa di credibile e di valore. Il primo esempio che posso trovare è a Backlash. Onestamente, Edge e Randy, con il loro match, mi hanno quasi fatto scendere una lacrimuccia, perché non vedevo quel tipo di wrestling da tanto tempo. Quello è il professional wrestling secondo me, o ciò che dovrebbe essere. Puoi essere atletico quanto vuoi, ma se ti basi solo su quello nulla ha più senso. Il pubblico prenderà noia, col tempo, del doppio backflip dal paletto, perché saranno cose già viste e riviste. Al momento gli atleti si sforzano per essere il più atletici possibile, mettendosi a rischio elevato di infortunio. E’ questione di auto-prevenzione. Devi lavorare con intelligenza se vuoi durare. Puoi comunque lavorare duramente, e dovresti farlo, ogni giorno e notte, ma devi farlo con ingegno. Penso che i wrestler di oggi non lo stiano facendo, riponendo troppa attenzione sull’atleticità e poca sullo storytelling.”