Tutti i nostri cuori sono esplosi quando abbiamo visto la conclusione di The Wrestler, film diretto da Darren Aronofsky ed interpretato da Mickey Rourke, nel ruolo dell'ormai famosissimo Randy "The Ram" Robinson.
Abbiano aspettato quella pellicola per anni, poi un giorno, ci hanno detto che qualcuno aveva in mente di girare qualcosa che parlasse di Wrestling. All'inizio eravamo pronti ad assaporare il nostro mondo, magari stereotipato, per certi versi ridicolizzato. Invece abbiamo assistito ad un film che mostrava le più forti paure, i più grandi problemi e la cruda e nuda verità. The Wrestler è un film che tutti dovrebbero vedere, aldilà che si sia o no, fan di Wrestling.
Nel 1974 però, più di quarant'anni fa, un altro film vedeva la luce, un altro film che come titolo aveva The Wrestler.
Non ebbe, chiaramente, l'esposizione del suo omonimo dell'era moderna. Non ebbe, soprattutto, gli stessi contenuti tanto drammatici quanto realistici. Ma ebbe, senza ombra di dubbio, il compito di instradare diversi fan al mondo del wrestling nel dietro le quinte, dipingendo una retrospettiva di quello che accadeva nelle promotion della National Wrestling Alliance e nelle promotion che invece si muovevano da sole.
Come fatto da Darren Aronofsky, anche il regista dell'epoca, Jim Westerman, usufruì di diverse personalità realmente legate al mondo del Pro Wrestling, soprattutto della American Wrestling Associetion. Verne Gagne, infatti, era non solo l'owner della compagnia, ma anche uno dei produttori del lungometraggio. I nomi erano di molte stelle famose all'epoca ed alcuni, per un motivo o per un altro, lo sarebbero diventati per sempre, segnando anche il nostro mondo preferito indelebilmente.
Prima di tutto c'era Verne Gagne, nel ruolo di Mike Bullard, un lottatore, nonché campione, ormai attempato che cominciava a stare un po' troppo stretto ad alcuni addetti a lavori un po' particolari e poco raccomandabili che esercitavano non poche pressioni su Frank Bass, interpretato dall'attore Ed Asner, il promoter che tirava avanti la carretta della promotion The League.
Il ruolo di Frank Bass quindi, era quello di trovare il giusto lottatore per poter far si che Mike Bullard passasse il suo testimone ad un giovane. Dopo una riunione con diversi promoter americani, fra cui spiccava la personalità di Vincent J McMahon, si decise per Billy Taylor, interpretato da Billy Robinson, un lottatore britannico.
Nonostante i brutti ceffi però, i lottatori si schierano dalla parte del promoter, che alla fine organizza il match ma incarica Bullard di dare una bella lezione sul quadrato a Billy Taylor. La pellicola finisce con Bullard, Verne Gagne, che stampa la suola della sua scarpa sul volto di Taylor, Billy Robinson, lasciandoci intendere che un campione non va spodestato per i guadagni di quattro mafiosi, ma bensì per il volere della gente.
E questo, senza ombra di dubbio era proprio il messaggio che voleva far passare Verne Gagne a tutti fan della AWA: io sono il campione, e non me ne andrò fino a quando voi crederete in me. In effetti non fu proprio cosi, e Verne Gagne si autobookò campione del mondo della sua AWA un po' troppo più del dovuto.
Comunque sia rimane il fatto che questo è e rimane il primo vero The Wrestler. Diverso dal secondo, molto più leggero, molto meno bello, ma pur sempre un film che un fan di wrestling dovrebbe vedere e conservare nella sua filmoteca, fra i DVD di Summerslam, della WCW e della ROH. Anche perché, nel cast di quel film, c'erano nomi importantissimi. Dal già citato Vincent J McMahon a Ric Flair. Da Verne Gagne appunto, a Don Muraco. Da Reginal Lisowski a Whaoo McDaniels. E poi Billy Graham, Nick Bockwinkel, Dick Murdoch, il figlio di Verne Gagne Greg, Eddie e Mike Graham, Ken Patera, Pedro Morales, Dory Funk Jr, Jack Armstrong, Jim Brunzell e Larry Hanning. Insomma, il gran nucleo dei grandi lottatori di quell'epoca.
Ora che tutti lo sapete, andate a cercarlo, non vedrete di sicuro un colossal, ma comunque, vedrete come a quell'epoca veniva proposta una storia che parlava di wrestling, probabilmente la prima, vera, violazione della Kayfabe.