La Wyatt Family è certamente una delle più belle sorprese degli ultimi anni della WWE. Questa stable è protagonista da mesi negli show settimanali e nei PPV, anche quelli più importanti come Wrestlemania. In questo blog vorrei proiettarmi avanti di diverso tempo, per provare a capire il futuro a lungo termine dei tre membri della stable.
BRAY WYATT: A Stanford questa volta hanno operato in maniera egregia, riciclando un personaggio come Husky Harris, trasformandolo nel santone Bray Wyatt. Probabilmente erano consci della buone capacità al microfono dell’ex membro del Nexus, ed erano sicuri che avrebbe fatto bene. Ma Bray non si è limitato a questo, si è spinto oltre, dimostrando di essere potenzialmente un fenomeno. La rivalità con John Cena aiuterà molto tutta la stable, ed in particolare il suo leader. Probabilmente otterrà una vittoria ad Extreme Rules, e ci sono buone possibilità che riesca a vincere il feud. Dunque possiamo affermare senza troppi problemi che il futuro per questo atleta sarà roseo. D’altronde stiamo parlando della migliore mic skill, insieme a quelle di Dean Ambrose e Paul Heyman, di tutta la compagnia. Inoltre sul ring è molto atletico, anche se obbiettivamente ha ancora diverse carenze; tuttavia già padroneggia uno storytelling fuori dal comune, e dunque quelle lacune sul lottato vengono attenuate da questa sua abilità. Esse vengono fuori però quando si confronta in match singoli con alcuni avversari che hanno ritmi lenti, o che non sono dei buoni worker. Sono convinto però che col tempo queste carenze tecniche verranno colmate, e ci troveremo difronte ad uno dei migliori prodotti del business degli ultimi venti anni. Si affermerà molto presto come main eventer a tutti gli effetti, probabilmente già dopo il feud con John Cena. In poco tempo arriverà ad essere uno dei top heel della federazione, riuscendo entro la fine del 2015 a diventare campione. Quando inevitabilmente la stable si scioglierà, Bray manterrà ugualmente la stessa gimmick. Il segreto starà nell’aggiungere qualcosa di nuovo al personaggio nel corso degli anni, in maniera ponderata, così da non far stagnare nella monotonia il suo straordinario personaggio. Sono convinto che riuscirà a combattere nei prossimi anni nel Main Event di Wrestlemania, e quando avverrà credo il suo avversario sarà Roman Reigns. I due prodotti fatti in casa più promettenti in assoluto. Sogno anche una rivalità con Dean Ambrose, la quale potrebbe regalarci davvero dei segmenti parlati che passerebbero alla storia. Già durante la rivalità fra Shield e Family, i due hanno dato qualche accenno di quello che potrebbero dare in dei confronti verbali. Bray Wyatt è un successo assicurato.
LUKE HARPER: Passiamo adesso ad uno dei miei prediletti dell’intero roster WWE. Il buon vecchio Brodie Lee è sempre stato uno dei miei pupilli, anche quando combatteva al di fuori della WWE. Un big man atipico, capace di eseguire dropkick, suicide dive, swenton, head scissor, come fosse un peso leggero. Inoltre è un brawler sopraffino, i suoi lariat in giravolta, ad esempio, sono dei colpi eccellenti. Tecnicamente è anche ad un buon livello. È perfettamente in grado di eseguire una varietà di suplex e sottomissioni veramente elevato. Di fatto, quindi, possiede un parco mosse immenso. Il bello di Harper, oltre a questa prodigiosa abilità sul quadrato, è la mic skill. Chi lo conosce da prima, sa come fosse veramente una scheggia al microfono, capace di coinvolgere molto il pubblico. Anche adesso, quando fa i preludi ai promo di Bray, è sempre all’altezza del compito, arricchendo le sue parole con una buona mimica facciale. Personalmente punterei molto su un atleta come lui, perché è veramente un wrestler molto interessante; credo comunque che anche la WWE lo abbia notato; difatti è stato protagonista di diversi main event in singolo a Smackdown, e in generale ha affrontato, con un minutaggio consistente, le top stars della compagnia; Daniel Bryan e John Cena sono un esempio. Inoltre la WWE lo ha limitato molto poco per quanto riguarda il parco mosse: infatti ha eseguito diverse volte le manovre di agilità, e anche quelle tecniche. Gli sono stati concessi anche spot ad alto impatto, come una sit-out powerbomb dal paletto ai danni di Danielson. A mio avviso riuscirà a vincere il titolo di coppia con Rowan in questi mesi. Mentre per un futuro più lontano, lo vedo come un ottimo uppercarder, che potrebbe ritagliarsi, in alcuni periodi, anche situazioni da Main Event in PPV secondari. Sarà fondamentale non sbagliare la costruzione personaggio quando la Family si scioglierà: quello sarà un passaggio fondamentale per la sua carriera.
ERIC ROWAN: Beh, il buon omone dalla lunga barba rossa è certamente il più scadente del trio. Sul ring è molto legnoso e goffo. In questi mesi è leggermente migliorato, implementando qualche discreto sollevamento, ma per lo più, oltre a calci, pugni e bodyslam, non è in grado di fornire molto altro. È assolutamente privo di mic skill, e di un qualche briciolo di carisma. Probabilmente prima o poi vincerà i titoli di coppia con Harper, ma al termine dell’avventura con la Family, il suo momento migliore nel wrestling arriverà al capolinea. Farà il classico percorso di molti omoni del passato: un periodo da asfalta jobber, seguito dalla sconfitta beffa da uno di essi, ripetuta nelle settimane a seguire. Da quel momento, o diverrà un personaggio comedy di bassa lega, oppure potrebbe pure dire addio alla WWE.
Quale sarà secondo voi invece il futuro dei tre membri della Stable, anche dopo lo split?
E quale sarà invece il futuro della Family nei prossimi mesi?