Si chiamava Timothy Roberts, aveva combattuto per la maggior parte della sua carriera nella World Wrestling Council di Carlos Colon Sr.

Non credeva tantissimo nell'approdo a grandi compagnie, come per esempio la TNA o la WWE. L'occasione però arrivò, nel 2006. La prima volta perse un match contro Matt Striker, sotto il nome di Tim Arson, match che poi andò in onda durante una puntata di Heat. La seconda, il giorno dopo, fu usato per dimostrare a Sci-Fi, o SyFy come si chiama oggi, che a patti con la Extreme Championship Wrestling di Paul Heyman, seppur sotto i marchi della WWE, non si poteva scendere.

Dopo la prima edizione di One Night Stand infatti, la WWE decise di riproporre il tutto l'anno seguente, e nonostante non furono soddisfatti dei buyrates del 2005, in quel 2006 con il PPV arrivò anche un nuovo inizio per la Extreme Championship Wrestling. La compagnia mise tutto nelle mani di Paul Heyman, seppur la situazione non durò a lungo, e  spettò anche a Paul Heyman, dopo l'avallo di Vince e Shane McMahon, decidere come affrontare la situazione del network.

Il Network in questione, come detto prima, era  SyFy, lo stesso che in passato ha trasmesso NXT e che oggi ancora trasmette, almeno fino al primo Gennaio 2016, WWE Smackdown. Per chi non lo conoscesse SyFy deriva da Sci-Fi, che significa Science Fiction. Come avrete capito, uno di quei canali che trasmettono non solo programmi legati alla scienza, ma tratta anche misteri vari, fantasmi, leggende e tutte quelle cose che attirano un pubblico che non sa cosa significa essere scettici.

Proprio per questa sua caratteristica, i dirigenti del network cercarono di scendere a compromessi con la WWE. La compagnia di Stamford però, come promesso, affidò tutto a Paul Heyman, anche la gestione di questa situazione. La richiesta del network era quella di mettere in scena fra i vari character dei lottatori, qualcosa che risultasse misterioso e spettrale. Chiaramente Paul Heyman aveva già pensato a Kevin Thorne, aka Kevin Fertig, un vampiro accompagnato dalla sua ragazza Ariel, aka Shelly Martinez, come coppia che destasse una sensazione di oscuro e sensuale, risultando alla fine on screen un qualcosa di estremo. La richiesta di SyFy però andava oltre. Volevano qualcosa che nel corso delle storyline mettesse paura agli altri lottatori, qualcosa di soprannaturale, che attirasse il pubblico e si sposasse con il genere che proponeva l'intero network.

Il buon Paul però, nonostante abbia tanti difetti, non ha mai avuto intenzione di prendere in giro il pubblico di quella che in quel momento era tornata la sua creatura, sapeva che chi guarda il wrestling tante volte chiude gli occhi, ma sa anche che non ha a che fare con un manipolo di stupidi. Decise quindi di lasciare che le parole di SyFy se ne andassero con il primo vento e bookò il povero Timothy, che il giorno prima era stato impegnato con il roster di Raw, per i tapings del giorno dopo. Tapings della ECW appunto.

Timothy non sapeva quale sarebbe stato il suo ruolo, anche se credeva si trattasse di qualche job, proprio come la sera prima. Pensava di dover prendere qualche bump per poi mettere le spalle al tappeto ed andarsene. Magari contro CM Punk, uno che arrivava dalle indy e del quale si parlava più che bene. Magari contro un lottatore arrivato dalla WWE come Kurt Angle. O magari contro The Sandman, classico esempio di un ECW Original.

La terza era giusta. Timothy avrebbe dovuto jobbare proprio a The Sandman. Quello che proprio non si aspettava, Timothy, era che lo avrebbe dovuto fare vestito da Zombie. "Proprio cosi" gli dissero "da Zombie". Timothy non capì, ma pazienza, la WWE pagava e lui eseguiva per uno show che andava in onda a livello nazionale. Sta di fatto che dopo poco gli spiegarono che sarebbe dovuto uscire sullo stage ed inaugurare insieme al suo avversario, The Sandman come detto, il ring della nuova ECW dal punto di vista lottato. Timothy venne truccato come uno Zombie, anche abbastanza male, vestito con qualche indumento rotto e sporco e mandato sul ring con le braccia tese in avanti. Prese il microfono da uno schifato Justin Roberts, mentre Tazz e Joey Styles cominciavano a parlare della presenza dello Zombie sul canale SyFy, evidenziando appunto agli occhi del network, una certa relazione fra le cose, e urlò qualche frase incomprensibile.

I minuti che seguirono sono storia. Lo Zombie dopo aver urlato il niente alla folla, sentì partire la musica di The Sandman, che dopo due birre spaccate sulla sua propria testa, lo massacrò con la sua Singapore Cane e lo schienò, buttando nel cesso tutte le pretese di SyFy e mostrando al mondo che con Paul Heyman e la sua ciurma è difficile scendere a patti.

Queste sono due storie in una. Da una parte l'orgoglio e la forza di chi può, grazie alla gente e per non tradire la stessa, mettersi in piedi e a testa alta di fronte ad un network che paga il tuo contratto televisivo, dopo una proposta tanto stupida quando improponibile. Dall'altra il sogno di qualsiasi lottatore, arrivare in una major, esaudito a metà. Ci sono, sono su questo ring, ma vestito come un deficiente e per essere distrutto. Due facce della stessa medaglia o due lati della stessa storia, chiamate il tutto un po' come volete, ma sta di fatto che il pro wrestling può essere sia fantastico, da una parte, che terribile, dall'altra.  

E adesso, sia la ECW che Timothy non ci sono più, possiamo vivere dei loro ricordi, rivederli nelle immagini, ma quelle emozioni, per chi le ha vissute, non torneranno più.

Direttore di Zona Wrestling. Appassionato di vecchia data, una vita a rincorrere il Pro Wrestling, dal lontano 1990. Studioso della disciplina e della sua storia. Scrive su Zona Wrestling dal 2009, con articoli di ogni genere, storia, Preview, Review, Radio Show, attualità e all'occasione Report e News, dei quali ha fatto incetta nei primi anni su queste pagine. Segue da molti anni Major ed Indy americane e non.