Dopo un lungo stop causato da un grave infortunio, Jeff Hardy è tornato a Smackdown nelle puntate strettamente precedenti a Wrestlemania 36. Un ritorno che, però, non ha permesso al wrestler di rientrare a tempo pieno negli show della compagnia: infatti, dopo questa apparizione, abbiamo dovuto attendere più di qualche settimana per rivedere The Charismatic Enigma in azione. Per l’appunto, prima di buttarlo definitivamente nella mischia, la WWE ha deciso di mandare in onda a cadenza settimanale degli spezzoni di “WWE 24: The Hardys-Woken”, così da poter ripercorrere le fasi salienti della carriera dell’ex campione mondiale, senza tralasciare i momenti più difficili della sua vita.

Sembra però che il momento della svolta sia finalmente arrivato per il cavaliere del vento: partire dall’ultimo episodio di Smackdown, la sua rivalità con Sheamus sembra essere entrata nel vivo. Più precisamente, all’inizio dell’episodio, sono state mandate in onda delle immagini relative ad un incidente stradale che ha visto coinvolti Elias e lo stesso Jeff Hardy, presumibilmente causato da quest’ultimo, in quanto è stato colto dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Questo inconveniente ha inoltre impedito ai due atleti di competere nei loro incontri del torneo per riassegnare l’Intercontinental Championship, permettendo così ad AJ Styles di avanzare direttamente alla finale e a Sheamus di sostituire il fratello minore della famiglia Hardy.

In molti si sono già espressi negativamente su questo colpo di scena, in quanto sono state tirate in ballo nuovamente le dipendenze dell’ex TNA, ma io non mi trovo totalmente d’accordo con queste posizioni.

È vero, non stiamo sicuramente parlando di una storia inedita: già in passato la WWE ha messo in scena delle rivalità basate sui demoni del Charismatic Enigma, su tutte ne è esempio il feud con CM Punk avvenuto nel 2009. Tuttavia, quest’ultima faida è la dimostrazione che, se trattati un certo modo, determinati argomenti possono risultare avvincenti. È chiaro che toccherà alla federazione sviluppare la storia con moderazione e senza esagerare, ma, dal momento in cui siamo solo alle prime battute di questa storyline, non voglio ancora dare giudizi, aspettando con fiducia ciò che ci porterà il futuro.

Detto ciò, voglio porvi una domanda: siete così sicuri che la responsabilità dell’incidente sia da attribuire a Jeff Hardy? E se fosse stato un piano architettato dal Celtic Warrior per vendicarsi della precoce eliminazione dal torneo precedentemente citato? Io non ne sarei troppo sorpreso.

Per l’appunto, in molti sul web stanno già ipotizzando un futuro coinvolgimento dell’hacker che ha messo a ferro e fuoco Smackdown in questi mesi: sulla base di ciò che è successo nel triangolo amoroso Otis-Dolph Ziggler-Mandy Rose, l’anonimo paladino della giustizia potrebbe dimostrare la colpevolezza dell’irlandese tramite registrazioni inedite dell’accaduto. Certo, prima dovrà risolvere la questione legata allo scioglimento di uno dei cinque tag team citati in passato, ma, una volta chiusa questa parentesi, per questo misterioso personaggio sarà l’ora di occuparsi di altri casi, e la faccenda iniziata venerdì scorso potrebbe fare al caso suo.

In ogni caso, la mia speranza è che questa rivalità sia stata programmata al fine di rilanciare definitivamente la figura di Sheamus: dopo essere ritornato ad inizio 2020 nella maniera più anonima possibile, la sua situazione non è certamente migliorata con la gestione ricevuta nei mesi successivi. Infatti, prima della faida con il cavaliere del vento, l’avversario più temibile affrontato dall’irlandese è stato Shorty G: insomma, non proprio uno dei nomi di punta della federazione di Stamford.

Il che è davvero un peccato, dato che The Great White resta pur sempre un pluricampione del mondo. Perciò, soprattutto in un tale periodo di emergenza, l’irlandese potrebbe tornare comodo alla compagnia andando ad occupare le zone più calde della card, almeno per quanto riguarda il roster di Smackdown. Ad esempio, qualora Daniel Bryan entrasse in possesso della cintura intercontinentale, il Celtic Warrior potrebbe risultare uno sfidante di tutto rispetto per The American Dragon. Ragionando in chiave più ottimistica, invece, l’ex campione degli Stati Uniti potrebbe risultare un avversario di transizione più che credibile per lo Universal Championship attualmente detenuto da Braun Strowman, in quanto Sheamus riuscirebbe a reggere un confronto fisico con The Monster Among Men.

Parlando invece di Jeff Hardy, penso proprio che questo possa essere uno degli ultimi sussulti della sua carriera: far vincere a The Charismatic Enigma questo feud non avrebbe troppo senso, almeno dal mio punto di vista. Alla fine dei conti, giunti a questo punto della sua carriera, il fratello minore di Matt non ha più bisogno di dimostrazioni di forza per ottenere chance titolate: basti pensare che il suo nome è stato considerato come uno dei possibili sostituti di Roman Reigns per Wrestlemania 36, nonostante fosse appena rientrato da un infortunio. Alla fine, la sua cartella clinica parla chiaro: il suo fisico è ormai logoro e fragile, quindi concedergli un altro importante push sarebbe avventato, almeno dal mio punto di vista.

In conclusione, andando controcorrente rispetto al pensiero generale, trovo che questa rivalità potrà diventare interessante a lungo andare: certo, non pretendo di vedere la faida dell’anno, ma questo feud tra i due campioni del mondo potrebbe ricoprire il ruolo di un ottimo match di secondo piano per Summerslam 2020.

Voi invece come pensate che si svilupperà la rivalità tra Jeff Hardy e Sheamus? Siete pro o contro ciò che è successo nell’episodio di settimana scorsa? Fatemelo sapere nei commenti.