È raro affezionarsi ad un lottatore, ad un PPV, ad una storyline, a un’era intera, che non hai vissuto in prima persona. Certo, tutti possono essere fan di Bret Hart o di Steve Austin, di Shawn Michaels o di Ric Flair, anche se quando lottavano non erano ancora nati, anche se quando si sono “ritirati” non erano ancora nati, perché no; tutti possono diventare fan dell’Era Attitude andando a recuperare qualche storyline e match su internet o sul WWE Network; tutti possono recuperare ogni vecchio PPV esistente
Tuttavia, io rimango del parere che quando segui un lottatore, una storyline, un PPV, in prima persona, in genere le emozioni che provi sono più forti, più intense, di quelle che proveresti guardando quegli stessi match in “differita”, con anni di ritardo
Ecco perché giudico normale se un ragazzo di diciotto anni considera Seth Rollins o Finn Bàlor o Sami Zayn migliori di tanti mostri sacri del wrestling, anzi, magari non li considera neanche migliori, ma semplicemente gli piacciono di più, sono gli idoli del suo tempo ed è giusto così; non mi sorprenderei se un diciottenne mi dicesse di aver preferito WrestleMania XXX a WrestleMania XX o a WrestleMania XVII, perché quella WrestleMania lui l’ha vissuta, ha seguito la sua costruzione mese dopo mese, incontro dopo incontro, faida dopo faida, magari si sarà fatto la sua prima live da mezzanotte fino alle sei del mattino, solo nella sua camera in compagnia di una chat o a casa di qualche amico circondato da bibite e patatine, sono ricordi di un certo peso, no?
Perché questa gigantesca premessa? Per pararmi il coolo, ovviamente, perché oggi devo parlarmi di qual è stata la mia SummerSlam preferita e, seguendo la WWE con cognizione di causa (il periodo dal 2002 al 2005 è un buco nero per me) dall’estate del 2012, posso prendere in considerazione appunto solo le cinque edizioni che vanno dal 2012 al 2016, diciamo che sono qui ad eleggere la miglior SummerSlam, per me, degli ultimi cinque anni
E non è mica un’impresa facile eh, facciamo un viaggio temporale assieme, analizzando solo la zona main event: nel 2012 abbiamo un CM Punk in pieno turn heel che batte sia Big Show sia John Cena e un Brock Lesnar che nello stupore generale batte Triple H costringendolo ad arrendersi; a SummerSlam 2013 abbiamo avuto due match dell’anno, quello tra CM Punk e Brock Lesnar e quello tra Daniel Bryan e John Cena, seguito dall’incasso di Randy Orton e alla nascita dell’Authority; SummerSlam 2014 ci regala Brock Lesnar che squasha John Cena dopo 16 suplex; SummerSlam 2015 vede Seth Rollins trionfare su John Cena aggiudicandosi sia il WWEWH Championship che lo United States Championship e The Undertaker che prosegue il suo feud con Brock Lesnar vincendo per sottomissione in un finale alquanto incasinato; infine abbiamo SummerSlam 2016, con l’incoronazione di Finn Bàlor come primo WWE Universal Champion, AJ Styles che sconfigge John Cena e Brock Lesnar che si impone su Randy Orton vincendo per KO tecnico, con un ennesimo finale shoccante
Per la miseria, difficile scegliere quale tra questi grandi match preferisca, meglio concentrarsi sul midcard allora, i match di contorno, che cos’hanno proposto queste cinque passate edizioni?
2012: inizia il regno da United States Champion di Cesaro, a quei tempi accompagnato da Aksana, che vince il titolo contro il buon Santino Marella, Chris Jericho sconfigge Dolph Ziggler nonostante la presenza di Vickie Guerrero e Daniel Bryan è impegnato contro Kane, il Team Hell No si formerà di lì a poco
2013: Cody Rhodes sconfigge Damien Sandow e tutti ci aspettiamo che questo possa significare un push per il buon Cody, inoltre Dolph Ziggler e Kaitlyn regolano i conti scontrandosi con AJ Lee e Big E (Langston)
2014: Dolph Ziggler strappa il titolo Intercontinentale a The Miz, Paige si è ripresa il titolo contro AJ Lee, c’è stato il ritorno sul ring di Stephanie McMahon e il dominio di Rusev sull’America ai danni di Jack Swagger, Seth Rollins contro Dean Ambrose in un Lumberjack match, tanta roba
2015: Riparte il regno del New Day, dopo l’insensata pausa PTP, le donne della Women’s Revolution si sfidano in Triple threat elimination tag team match, abbiamo avuto Kevin Owens contro Cesaro e il cameo di Stephen Amell
2016: inizia il Best of Seven Series tra Sheamus e Cesaro, Charlotte e Sasha Banks si danno battaglia per il Raw Women’s Championship mentre per SmackDown assistiamo al ritorno di Nikki Bella, Chris Jericho e Kevin Owens combattono in team e Dean Ambrose sconfigge Dolph Ziggler rimanendo campione Intercontinentale
No, santa miseria, troppa carne al fuoco anche qui, il mio cuore saltella da una parte all’altra indeciso su dove fermarsi, come risolvere l’arcano? Ci sono! I difetti! Concentriamoci sui difetti, torniamo sui miei cari momenti “NO”, così sicuramente avrò un quadro chiaro della situazione
2012: avevamo la serie infinita di match tra Sheamus e Alberto Del Rio e ci toccavano i R-Truth e Kofi Kingston come campioni di coppia
2013: il tanto infinito quanto mal gestito regno da campione USA di Dean Ambrose prosegue con la sconfitta per squalifica contro Rob Van Dam, assistiamo al Ring of Fire match (perché Inferno in TV PG non si può dire) tra Bray Wyatt e Kane, Natalya affronta Brie Bella, per dire
2014: Reigns contro Randy Orton, Brie Bella che si ostina a voler lottare, Cesaro che jobba, anche se contro RVD, un infinito match tra Bray Wyatt e Chris Jericho
2015: stavolta ho anche la FLOP 10 ad aiutarmi, infatti mi viene ricordato il pointless match tra Sheamus e Randy Orton, l’orrido quadrilatero amoroso Ziggler-Rusev-Lana-Rae, Ryback campione Intercontinentale contro Big Show e The Miz, John Stewart signore e signori, John Stewart, comprendiamoci
2016: John Stewart, John Stewart, JOHN STEWART! Ok e anche l’inguardabile Miz vs Crews, Big E che si beve la salamoia in cui erano contenute le sue simboliche bolas de fuego . . . ma soprattutto John Stewart
Niente. È evidente che ogni SummerSlam in questi ultimi anni ha avuto i suoi alti e i suoi bassi (e che bassi), non sono sicura di riuscire a scegliere la mia preferita. Tuttavia . . . avete presente il discorso che ho fatto all’inizio?
Ecco, magari vivere i match in differita non è la stessa cosa, però potrebbe riportare alla luce dei sentimenti sopiti, nascosti dal tempo, ma pronti a riemergere
La me stessa bambina amava The Undertaker, la me stessa ventenne, appena riappassionatasi di wrestling, è andata a scoprire che fine avesse fatto The Undertaker, si è vista l’End of an Era match di WrestleMania 28 e ha deciso di recuperarsi tutti i match dell’Undertaker e soprattutto tutte le WrestleMania, dalla prima in cui è apparso, perché io sono metodica e anche abbastanza ossessiva compulsiva. Così, con pazienza, arrivo a WrestleMania 23, Taker batte Batista e diventa World Heavyweight Championship dopo ere geologiche dall’ultima volta, ma il suo regno viene interrotto e da chi? Da Mr MITB Edge, il quale incassa e si prende il titolo; passano le settimane, i mesi, i due si affrontano in lungo e in largo e Taker riconquista il titolo a WrestleMania 24, ma il feud non è finito, si arriva a un TLC match che si pensa costi la carriera a Taker, ma Vickie Guerrero, donna ferita, si vendica dell’ex marito Edge sancendo un match tra lui e il Becchino a SummerSlam 2008. Mi procuro i dvd all’università assieme a SummerSlam 2009, e a Great American Bash 2004 (non fate commenti, vi prego), inserisco il dvd e, da brava metodica, mi guardo tutto, non ricordo praticamente nulla di quel PPV, salvo un Triple H vs Great Khali che probabilmente mi è rimasto impresso per il livello di bassezza, poi finalmente arriva il turno del main event, dell’Hell In A Cell tra Edge e The Undertaker. Ecco, non so dirvi quale sia la mia SummerSlam preferita, ma il mio match preferito in assoluto si è svolto in un’edizione di questo PPV.
Ricordi nostalgici a parte, voli pindarici e paracoolate a parte, spero che questo breve e confusionario excursus temporale vi sia piaciuto. Procurandomi le informazioni necessarie per scrivere questo pezzo mi sono resa conto di una cosa: sarò banale, ma è così, è inevitabile, ogni PPV ha i suoi pro e i suoi contro, i suoi grandi main event, che finiscano bene o male, ogni PPV porta un cambiamento con sé, sapete quanti lottatori di questa SummerSlam 2017 erano presenti anche all’edizione del 2012? Sei, soltanto sei su trentuno lottatori per ora confermati nel PPV. Mi sono accorta, rileggendo, che tutte queste edizioni non mi sono sembrate così scandalose, eppure sono certa di essermi lamentata e anche parecchio, di sicuro avrò trovato molto di cui lamentarmi, ma adesso a distanza di anni mi piace ripensare a questi PPV più con nostalgia che con spirito critico, mi rendo conto che ho trascorso cinque anni aspettando e gustandomi ogni SummerSlam, che i bei ricordi sono rimasti e quelli brutti invece stanno tendendo a svanire, finché non arriva Santa Wikipedia a ricordarmi i fattacci improponibili a cui ho assistito. Sarà che ho una memoria difettosa? Sarà che ciò che non ci piace dopo qualche anno non ci sembra più tanto grave?
Tanto, l’edizione più brutta di un PPV è sempre quella di quest’anno, non ho ragione?
Ysmsc