Nel magico mondo del wrestling web le capacità in ring hanno ormai assunto un’importanza fondamentale per giudicare un lottatore, puoi essere un grande oratore, avere carisma, avere presenza scenica, esser coinvolto in storyline ben scritte, ma se non riesci ad aggiungere a tutto questo anche una buona (anzi, ottima, visto quanto si stanno alzando gli standard) abilità in ring, allora è difficile che piacerai fino in fondo. Enzo Amore e Big Cass al momento sono l’esempio più lampante, dato che piacciono tanto ed è innegabile, ma tra i frequentatori del wrestling web non mancano coloro che (giustamente, per carità) fanno notare come la capacità dialettica di Enzo sia inversamente proporzionale alle sue doti di lottatore.

Eppure, alle volte, il discorso si ribalta ed ecco che non è importante quanto tu sia effettivamente bravo sul quadrato, purché tu sia diverso, anzi, diversa

C’era una volta una lottatrice di nome April Jeannette Mendez, nota ai più come AJ Lee, che approdò in WWE nel 2009, partecipò alla terza stagione dell’NXT reality show e divenne, fino al ritiro, una delle Divas più amate della federazione; AJ Lee aveva un personaggio interessante, aveva un personaggio diverso, AJ si era fatta strada nel cuore di uomini e donne per la sua immagine di “nerd”, di ragazza che straccia gli avversari ai videogiochi, che legge i fumetti, che ama gli zombie

Parliamoci chiaro, AJ Lee non rappresentava una minoranza a livello mondiale, non fingiamo di vivere in un mondo che si divide tra le cosiddette “oche senza cervello” e “ragazze maschiaccio” che amano l’horror e gli FPS, la realtà è molto più complessa di così; tuttavia, era esattamente la realtà rappresentata dalla WWE, lì sì che una ragazza come AJ Lee rappresentava un’eccezione

In un mondo dominato da modelle prestate al wrestling, da ragazze di cui non riuscivi a cogliere la passione per questo sport, da lottatrici senza caratterizzazione alcuna, senza personaggio, senza personalità, è spuntata una nanetta geek (con tutto il rispetto per le nanette, che la sottoscritta è orgogliosa di rappresentare) che ha portato in WWE tutto il suo amore per il wrestling, ad AJ è stato dato spazio, le è stato permesso di esprimersi, di farsi conoscere e di farsi amare

Poco importa che abbia fagocitato l’intera divisione femminile, poco importa che sul ring avesse uno stile discutibile, poco importa che pesasse un chiodo e una piuma e si ostinasse a voler interpretare quella che picchia duro, poco importa che forse forse qualche muscolo in più sulle braccia l’avrebbe resa un po’ più credibile, che già non sei Queen Maya, almeno non presentarti come se una folata di vento potrebbe farti volar via dal palazzetto, poco importa che si ostinasse a sellare a morto salvo poi riprendersi magicamente al momento opportuno; niente di tutto questo sembrava avere importanza, perché AJ Lee, per i fan, era qualcosa di diverso.

Ed eccoci a Paige, che è come AJ Lee

Ripeto: Saraya-Jade Bavis, in arte Paige, è come AJ Lee

Paige pratica wrestling sin da giovanissima, un qualcosa che già è bastato ai fan per volerle bene, vadano al diavolo le modelle di intimo ingaggiate solo perché sono belle, vadano al diavolo quelle che non hanno lottato per la Sottoscala Championship Wrestling prima di approdare in WWE, a loro questo sport non piace davvero, vade retro!

Paige si presenta con un look da anti-diva, che consisterebbe nel tingersi i capelli di nero invece che di biondo e di vestirsi con un costume succinto borchiato invece che con un costume succinto colorato, l’originalità signore e signori, l’anticonformismo ai massimili livelli proprio

Però, tant’è, il pubblico la adora, anche perché, questo bisogna riconoscerglielo, porta sul ring un personaggio che parla poco e picchia tanto, che preferisce i fatti alle parole, una combattente insomma; ecco, questo la differenzia, come personaggio, rispetto alle altre, non la tinta scura, per cortesia.

Sarà una mia impressione, ma ho notato una caratteristica comune fra la Lee e Paige, ossia che l’avere un personaggio, a detta di molti, “diverso”, abbia portato a sopravvalutare le loro capacità in ring, a considerarle portatrici di una rivoluzione che sì, hanno iniziato, ma che deve essere portata avanti dalle Sasha Banks, dalle Becky Lynch, dalle Asuka, perché no, anche dalle Charlotte che verranno, non da lottatrici che verranno ricordate più che per il personaggio che hanno interpretato che per i match che hanno disputato, io voglio lottatrici che si facciano ricordare per i TakeOver Brooklyn, non perché facevano le finte matte o le finte alternative

Intendiamoci, non sto dicendo che Paige in ring sia ai livelli di una Eva Marie o che abbiano sbagliato a volerle dare un look diverso dal solito, il mio problema è con chi crede che avere un look particolare o un personaggio sopra le righe ti renda automaticamente una wrestler migliore

Perché la stessa gente che critica Enzo Amore perché oltre al personaggio sopra le righe non ha niente ha esaltato AJ Lee come la salvatrice della divisione femminile o Paige come l’esempio di come dovrebbe essere una vera wrestler?

E poi, a detta di molti, Paige ha cominciato a fare match brutti, si è lasciata andare, ha smesso di impegnarsi, la fama le ha dato alla testa, quando Paige è sempre stata così, le sue prestazioni non sono mai state qualcosa di memorabile, salvo NXT ArRival in cui lei e Emma hanno dato il tutto per tutto, ma salvo quell’eccezione i match di Paige sono sempre stati nella media, solo che evidentemente avevamo gli occhi tappati dal’eyeliner nero e la definizione di “anti-diva” per accorgercene; ci siamo lamentati con Paige di non essere più la stessa dimenticandoci che l’anti-diva non era né più né meno che un personaggio, un personaggio che può più o meno prendere spunto dalla vera indole del lottatore che lo interpreta, ma che rimane un personaggio

Posso comprendere chi afferma di preferire la Paige degli esordi, la combattente, rispetto al personaggio indefinito e utilizzato molto a caso dell’ultimo periodo, non comprendo invece quelli che la rimproverano di essersi venduta allo show business: cari mei, Paige si è venduta allo show business nel momento esatto in cui ha firmato per la WWE

E non prendete il “venduta” come un qualcosa di male, significa che nel momento in cui è stata messa sotto contratto Paige avrà sicuramente studiato il suo personaggio assieme al team creativo o al booking team, la Paige che avete visto ad NXT è un prodotto WWE tanto quanto la Paige che avete visto lottare a Raw un mese fa. Aggiungo: come si può affermare che la Paige dei primi tempi non avrebbe mai partecipato a Total Divas o non si sarebbe mai fatta sospendere dal wellness program? Da quando si può giudicare la personalità di un lottatore in base alla gimmick che interpreta? Avete presente cosa fa nella vita reale gente come Kane, Big Show o Rhyno? Adesso pretendo che parta una petizione per impedire a Rhyno di continuare la sua campagna in politica, che infognarsi nel pantano della politica non si addice a una persona che si esprime a grugniti e stende tutti a colpi di Spear, son cose che non son cose!

Perdonate l’eccessiva lunghezza di questo articolo, è stato scritto di getto e, come spesso mi capita, sono passata da un argomento a un altro forse con troppa facilità, spero che abbiate compreso quello su cui stavo cercando di farvi riflettere

Ho sempre avuto l’impressione che Paige fosse troppo sopravvalutata sul ring per via del personaggio che interpretava, come ho avuto l’impressione che Paige sia stata eccessivamente attaccata in certi comportamenti perché incoerenti col personaggio da lei portato on screen e non perché effettivamente ritenuti sbagliati

Se questa non è la vostra opinione, se la vedete diversamente da me, sarò pronta ad ascoltare i vostri punti di vista

Ysmsc

Celeste "Ysmsc", infesta ZonaWrestling ormai da sette anni e da cinque si ritiene esperta di wrestling per il semplice fatto di praticarlo lei stessa. Avendo ricoperto quasi ogni ruolo all'interno del sito, attualmente di occupa si NXT e, quando arriva il bonifico su PayPal, partecipa al ZW Radio Show