Sono passati ormai tre mesi da quando un certo ragazzo di Chicago se n'è andato sbattendo la porta e apparentemente senza alcuna intenzione di tornare in WWE. Ed a tre mesi di distanza credo sia giunto il momento di fare il punto della situazione e magari anche azzardarsi a ipotizzare una conclusione di questa vicenda, più incasinata di un racconto del Doctor Seuss.
Non ritengo opportuno discutere delle motivazioni di Punk, di quelle della WWE, sul torto e sulla ragione di entrambe le parti, quello su cui invece è opportuno discutere è: come se l'è cavata la WWE finora, senza il suo Best in the world? Punk è realmente un pezzo così fondamentale per la WWE?
Come abbiamo ripetuto più volte, quel che sarebbe successo se CM Punk non avesse abbandonato Stamford in vista di WrestleMania rimarrà uno dei più grandi “e se” della storia, dal momento che il destino di gente come Triple H, Kane, Sheamus, Daniel Bryan e del main event stesso di WrestleMania, sembra essere stato inficiato proprio dalla dipartita del ragazzo di Chicago; la WWE tuttavia è riuscita a rimettersi in piedi quasi all'istante e da WrestleMania in poi sembra offrirci ogni settimana un ottimo spettacolo
E menomale! Aggiungo io, perché se la WWE fosse entrata nel pallone a causa dell'assenza di CM Punk, se da una parte ciò avrebbe potuto far contenti i suoi fan, felici di scoprire Punk così fondamentale per la compagnia, dall'altra sarebbe significato un clamoroso flop di gestione da parte della WWE: è totalmente illogico che una compagnia si ritrovi a non poter tassativamente fare a meno di uno solo dei suoi lottatori, chiunque esso sia, va contro tutti i principi di business di questo mondo che una compagnia si trovi a rimettere tutto nelle mani di un solo dipendente, sperando che questi risponda ogni volta alle sua chiamate. La WWE deve avere un piano di riserva nel caso uno dei suoi top name giri i tacchi all'ultimo momento, certe volte sarei curiosa di vedere come se la caverebbero senza John Cena, dato che l'ultima volta han dovuto richiamarlo alla base minimo con due mesi di anticipo; che abbiano imparato dai propri errori? Chi lo sa.
Dopo un iniziale tentennamento, specialmente a causa del malumore che serpeggiava tra i fan e l'imminente arrivo di Raw a Chicago, la WWE ha tirato su una delle migliori WrestleMania della storia e, dal 7 aprile in poi, sembra aver deciso di provare a migliorare significativamente il livello dei suoi show: Bryan come campione, una storyline di punta per lo Shield, con tanto di nuova formazione dell'Evolution, i debutti da NXT, Paige campionessa delle divas, il push di Cesaro, Bray Wyatt, tanti fattori che tutti assieme fanno sembrare queste puntate di Raw ben lontane dai tempi in cui mi trovavo costretta a recensire indecenti segmenti comedy come la gara delle sedie tra divas o gli squash match di Great Khali (che adesso al suo posto c'è Rusev, che comunque paragonato a Khali pare un Bret Hart dei tempi d'oro).
Ci si può domandare se tutti questi miglioramenti siano in qualche modo collegabili a CM Punk e alla necessità di sollevare gli show data la mancanza di uno dei migliori performer che la WWE aveva ad inizio di quest'anno; il grosso push di Cesaro potrebbe essere un segno, in effetti lo svizzero rappresenta i canoni romantici di ogni tifoso “smart”: background da indy wrestler, tecnicismo a go go, ruolo da cool heel, con tanto di affiancamento a Paul Heyman, compreso il non averlo degnamente sfruttato al debutto, detta così sembra realmente un CM Punk spogliato del microfono, un contentino per i fan che si sono visti togliere (o per meglio dire, fuggire) dalle mani il proprio idolo.
Dall'altra parte, è molto più logico pensare che la WWE abbia finalmente deciso di aprire gli occhi, di attuare un cambiamento generale che probabilmente era già programmato da tempo, proprio in vista di WrestleMania 30, la fine di un'altra decade, che avrebbe dovuto necessariamente coincidere con un “nuovo inizio” per la compagnia; inoltre si farebbe un torto a Cesaro nel volerlo vedere solo come un palliativo di CM Punk, l'ho detto all'inizio che la compagnia non girava e non avrebbe mai dovuto girare solo intorno a Punk (così come mai dovrebbe girare solo intorno a un sol uomo)
Ma allora possiamo affermare che la WWE non ha bisogno di CM Punk? Che ancora una volta la WWE ci ha dimostrato che nessuno è insostituibile? Che qualunque colpo le infliggano è sempre capace di rialzarsi più forte di prima? Che CM Punk non è mai stato il Best in the world?
Beh, che non esistano wrestler insostituibili in WWE credo che la federazione ce l'abbia dimostrato dai tempi di Hulk Hogan
Che non ci siano wrestler di cui la WWE abbia “bisogno”, invece, è un discorso un po' diverso.
Ho letto recentemente qui sul sito un commento di un utente, il quale sosteneva che se con CM Punk la WWE è al 100%, senza di lui è al 95%
Della serie, se non ci sei non vado in bancarotta, ma se ci sei è meglio
Le caratteristiche principali di CM Punk erano quelle di poter essere sfruttato in match dal minutaggio medio/alto e di poter intrattenere il pubblico con il microfono per dieci minuti buoni anche solo parlando dell'ultima vittoria dei Blackhawks ed a tratti l'assenza di queste sue due peculiarità si avvertono durante gli show
Da un po' di tempo Daniel Bryan ha smesso di combattere quei lunghi match, apparentemente infiniti, a cui ci aveva abituato e improvvisamente mi sono resa conto che in WWE i match ad alto minutaggio si stanno facendo estremamente rari, così si ricorre a worker di tutto rispetto come Dolph Ziggler e Sheamus (per il primo il match contro Wade Barrett, per il secondo il match contro Swagger) per dare al pubblico un match che duri più dei soliti dieci minuti di rito; si sono ridotti gli squash match, limitati al solo Rusev, e sono aumentati anche i segmenti parlati dei vari manager conquistatori di Streak o dei COO inviperiti, tutto questo per adempiere alla necessità di riempire quei minuti di show che una volta venivano riempiti o dai match di CM Punk (e ora anche di Daniel Bryan) o dai suoi promo infiniti. Già durante la sua pausa nell'aprile del 2013 in molti notammo come la WWE faticasse a trovare qualcuno che intrattenesse a dovere la folla per dieci minuti buoni, prima tuttavia lasciavano correre sapendo che Punk sarebbe tornato presto, adesso invece, probabilmente anche per via del Network, stanno ben attenti ad avere troppi momenti morti nei loro show. Certo sarebbe bastato far parlare Paul Heyman e Zeb Colter un po' di più invece di ridurli a quel dibattito elettorale visto a SmackDown, oppure dare un microfono a qualcuno dello Shield per un promo un po' più lungo del solito “noi siamo il futuro, believe that”. Adesso il nuovo Dio del microfono, l'intrattenitore di un altro pianeta, è Bray Wyatt e su questo nulla da lamentarsi, a parte il fatto che per tradurre quello che dice faccio una fatica immonda, ma se questo è il best for business allora così sia!
In conclusione, dire che CM Punk sia fondamentale per la WWE è sbagliato tanto quanto lo è affermare che non sia stato una parte importanti degli show. La WWE sta indubbiamente facendo un ottimo lavoro per non farci pesare la sua assenza, anche se così dicendo tacitamente affermiamo che tutti questi miglioramenti siano stati fatti solo per via dell'assenza di Punk, vogliamo realmente dire questo? Pur parlandone da grande fan, mi sembrerebbe di peccare di presunzione, perciò lascio a voi trarre le conclusioni su questo punto.
Come ultima nota, è indubbio che l'attenzione riguardo CM Punk da parte del pubblico sia scemata, i cori in suo favore sono pressoché inesistenti ormai. Personalmente non credo che questo sia dovuto a una mancanza di interesse nei confronti del lottatore, ma piuttosto alla presa di coscienza dei fan che ormai cantare il suo nome non serve a nulla. Se prima si poteva dare la colpa alla WWE, incolparla di aver lasciato scappare Punk, incolparla di non star facendo abbastanza per riportarlo a casa, adesso è palese che stia tutto nelle mani del ragazzo di Chicago e che la WWE (leggasi “Vince McMahon” detto “il Grande Capo”) probabilmente non può fare più di quanto non stia facendo o non abbia già fatto. Inoltre, ma questo lo dico sottovoce, credo che molti fan siano o convinti che Punk tornerà nel giro di un anno e quindi nell'attesa si godono gli altri mille talenti che la WWE può offrirgli (giustamente), oppure stanno in attesa di vedere che cosa succederà di qui a due mesi
Perché in WWE non sono mica scemi, io per prima sono convinta che i palesi oscuramenti di CM Punk non siano altro che un modo per continuare a tenerci col fiato sospeso in attesa di scoprire qualche dettaglio in più sulla vicenda, ma soprattutto che cosa accadrà tra due mesi?
A luglio il contratto di CM Punk scadrà e qui potrebbero accadere due cose, la prima che Vince McMahon compia il miracolo e lo convinca a tornare, l'altra, molto più probabile, che Punk diventi a tutti gli effetti un “ex” WWE, in modo che il pubblico si renda realmente conto che il ragazzo di Chicago non ha intenzione di tornare e si metta buono buono ad attendere un suo futuro ritorno come un fan accanito di Y2J attende che il suddetto termini l'ennesimo tour con i Fozzy. Il profilo di Punk verrà spostato nella sezione Alumni, con buona pace delle fangirls che mi toccherà consolare, e di lì a poco (questo lo spero eccome) la WWE non avrà più motivo di oscurare la sua faccia in ogni dove
Perché dite quello che volete, ma sostituire nell'artbook ufficiale la sagoma di CM Punk con quella di Batista nel poster della Royal rumble è esteticamente inaccettabile, povere le mie cornee.
So di aver forse preso troppo alla leggera questa situazione, chi mi conosce sa che se dipendesse da me prenderei il primo aereo per Chicago e rispedirei Punk a Stamford a calci in culo, col rischio che AJ Lee mi spezzi un braccio. Ho volutamente scelto di cercare i lati positivi, a tratti comici, della vicenda, proprio perché mi rendo conto che è sbagliato concentrarsi troppo su un unico beniamino, poi rischio di ricevere un'altra batosta come quella della notte del 6 aprile 2014.
Aspetterò Punk sapendo che quando deciderà di tornare la WWE ne gioverà sicuramente, ma allo stesso tempo sono felice che la sua assenza non abbia condizionato troppo la qualità degli show della federazione.
E voi cosa ne pensate? Quanto è/era importante CM Punk per la WWE? Credete che le cose sarebbero andate allo stesso modo anche se fosse rimasto a Stamford? Come gestirà la WWE la fine del suo contratto? A Payback il pubblico di Chicago reagirà come ha reagito nel Raw del 3 marzo? Credete che i comportamenti di Punk siano giustificabili o ritenete la sua mancanza di rispetto nei confronti dei fan imperdonabile?
E a tutti coloro che non riescono ad accettare che CM Punk ritorni e che dicono che per loro sarebbe impossibile tornare a tifarlo di nuovo sapendo come si è comportato e quello che ha fatto . . . ok, liberissimi di farlo
Ma gradirei che queste critiche non venissero dalle stesse persone che ancora tifano Chris Benoit “nonostante tutto”
Chiedo troppo?
Ad ogni modo, se Punk a luglio se ne va e neanche si degna di twittarmi “addio e grazie per tutto il pesce”, io un bel vaffanculo glielo mando. Sempre col cuore s'intende. Da fan.