Diciotto. Non è soltanto il numero che in Italia indica il raggiungimento della maggiore età, ma è anche il numero di titoli attualmente attivi nella WWE. Con così tante cinture, nonostante le molte ore di programmazione settimanale, sembra difficile riuscire a gestire tutto al meglio. Ecco perché ho deciso di creare una piccola serie di tre editoriali in cui riassumerò cosa è accaduto ai titoli di Raw, SmackDown ed NXT, per poi promuovere, o meno, la loro gestione. E visto che il mio cuore rimane blu, quest’oggi partiamo da SmackDown Live:

WWE Championship: ho deciso di invertire la collocazione dei due titoli mondiali, visto che il cambio di roster è avvenuto solo negli ultimi due mesi del 2019. L’anno si è aperto con Daniel Bryan campione WWE, dopo che il “Planet Champion” aveva sconfitto AJ Styles in una puntata di SmackDown a novembre. A sfidare Bryan arrivò Kofi Kingston, nella storyline che è stata definita “KofiMania” e che ha visto un midcarder di tutto rispetto come Kofi, che negli ultimi anni aveva però dominato nella categoria di coppia col New Day, iniziare un percorso che lo avrebbe portato sino a vincere il titolo WWE a WrestleMania 35. Il feud ha fatto storcere il naso a molti ed ha fatto emozionare tanti altri, tanto che Kofi e la KofiMania sono stati dei seri candidati sul nostro sito a storyline dell’anno e a wrestler face dell’anno. Dopo aver chiuso la faida con Bryan, Kofi ha difeso il titolo più volte in puntate settimanali, mentre in PPV ha sconfitto Kevin Owens, Dolph Ziggler e Samoa Joe; la sua striscia di vittorie si è allungata e il suo “breve momento di gloria” è proseguito più a lungo del previsto, tanto che si è addirittura imposto contro Randy Orton, mentre i più davano Kofi per spacciato. Il regno di Kofi si è però bruscamente e impietosamente interrotto a causa di Brock Lesnar, il quale ha fatto sua la cintura in un match durato sette secondi. Nessun rematch in programma: Lesnar ha difeso il titolo contro Cain Velasquez prima e contro Rey Mysterio poi, a Survivor Series, in un feud che a molti è piaciuto, forse per il sapore un po’ vintage, e che ha anche regalato dei bei momenti, come la doppia 619 padre figlio. A TLC nessuna presenza prevista per Lesnar, mentre i piani per la Royal Rumble ancora non sono ben delineati. Nonostante dunque la gestione controversa degli ultimi mesi, non si può ignorare un percorso importante come quello di Kofi Kingston. Il titolo WWE chiude l’anno in positivo, sperando che in vista della Rumble si scelga un avversario adeguato per Lesnar per cominciare l’anno in bellezza. Rimandato a gennaio.

Intercontinental Championship: la cintura nel corso dell’anno è stata vinta per ben due volte da Bobby Lashley e già questo basterebbe a far capire che non è stata una grande annata. Dean Ambrose vince il titolo a TLC contro Seth Rollins, poi il titolo passa di mano a Lashley, poi Finn Bàlor batte sia Lashley che Rush schienando quest’ultimo, Lashley giustamente si incazza e si riprende la cintura, ma Bàlor ha posto nuovamente fine al suo regno a WrestleMania 35. L’ultimo campione dell’anno, oltre che l’attuale, è Shinsuke Nakamura, che ha sconfitto Bàlor nel pre-show di Extreme Rules ed è diventato il primo wrestler nipponico a vincere il titolo intercontinentale. Da lì in poi, il nulla assoluto: un paio di difese titolate, mi pare, una contro The Miz a Clash of Champions, giusto perché tutti i titoli dovevano essere in palio, un’altra forse contro Mustafa Alì. Poi per Nakamura solo incontri di coppia e un’alleanza con Sami Zayn che mi ha strappato qualche sorriso giusto perché Zayn è un ottimo intrattenitore. Incontri di coppia, incontri in team, incontri di coppia anche a fine 2019 con quest’alleanza improvvisata con Cesaro (e ditemi voi se due mostri sacri del ring come Nakamura e Cesaro possano essere definiti “alleanza improvvisata”). Unica gioia, il triple threat match contro AJ Styles e Roderick Strong, ma non basta. Gravemente insufficiente.

SmackDown Tag Team Championships: i titoli di coppia si candidano per la categoria “cintura caciara” dall’anno, con ben sette cambi di titoli all’attivo nel 2019. Non si era partiti neanche malissimo, visto che il 27 gennaio alla Royal Rumble a vincere le cinture sono The Miz e Shane McMahon, da qualche settimana protagonisti di un’interessante storyline, che è proseguita con lo split della coppia e, purtroppo, con la vittoria del feud da parte di Shane McMahon. Visto che il duo è destinato a durare poco, gli Usos vincono per la quarta volta i titoli di coppia, poi li passano agli Hardy Boyz, che tuttavia devono rendere vacanti i titoli a causa di un infortunio di Jeff Hardy. E dunque? Dunque si intromette l’ex Planet Champion Daniel Bryan assieme al suo compare Rowan: il loro regno dura circa due mesi, poi i titoli passano al New Day, che inizia una faida contro i Revival e che per un po’ si intreccia col feud Orton-Kingston. Gli attuali campioni, essendo Xavier Woods infortunato, sono Big E e l’ex WWE Champion Kofi Kingston, che ha raggiunto qualcosa come millemila giorni da campione di coppia. A TLC il New Day ha mantenuto i titoli di coppia in un ottimo Ladder match appunto contro i Revival, che dunque per un po’ potrebbero non ottenere un’altra chance titolata. Al momento la divisione tag team langue e forse non passerà molto prima di rivedere l’ennesimo scontro tra Usos e New Day, una volta che i samoani avranno aiutato Roman Reigns a prevalere su Baron Corbin. Tanta confusione insomma, anche se tutto sommato la gestione dei titoli raggiunge la sufficienza grazie alla vittoria delle cinture di tre ottimi tag team come gli Usos, il New Day e i Revival.

SmackDown Women’s Championship: il titolo femminile di SmackDown è stato protagonista di tanti avvenimenti. Asuka conquista il titolo a TLC, ma lo perde poco dopo (ARGH!) per dar vita al Winner Takes All match tra Ronda Rousey, Charlotte Flair e Becky Lynch; ordunque, assieme al titolo di Raw, quello dello show blu si prende per la prima volta il main event di WrestleMania, traguardo storico indiscutibile, a prescindere dal voto che si possa dare al match in sé o all’intera storyline. Essendo Becky Lynch campionessa di entrambi i roster, ben presto Charlotte riconquista la cintura, ma a guastarle la festa arriva Bayley che incassa il Money In The Bank. Da lì in poi le due si scambieranno la cintura un paio di volte e, soprattutto, avremo il turn heel di Bayley con tanto di pupazzicidio annesso, momento che se non ricordo male si è beccato pure un voto per il Most Shocking Moment dell’anno. Son traguardi importanti. Certo sulle capacità di Bayley si hanno alcuni dubbi e ad esempio il Triple Threat di Survivor Series ha lasciato non poco perplessi; ma nonostante ciò, si può dire che per la cintura sia stato un anno importante. Al momento Bayley e Sasha Banks un po’ strizzano l’occhio alla categoria di coppia, un po’ lottano contro Lacey Evans e Dana Brooke, in attesa di scoprire chi delle due combatterà per la cintura. Bilancio più che discreto.

Women’s Tag Team Championships: chiudiamo questa prima parte con un titolo interbrand. Le cinture di coppia fra poco compiranno un anno, quindi aspettatevi un articolo sull’argomento. In estrema sintesi, la categoria di coppia attualmente appare più un modo per tenere impegnate le lottatrici che non trovano spazio nella categoria singola. L’unico tag team pre-esistente all’assegnazione dei titoli sono le Iiconics, al momento sparite dai radar, mentre Alexa Bliss e Nikki Cross e le Kabuki Warriors fanno ormai coppia da diversi mesi, ma si ha sempre l’impressione che da un momento all’alto i loro team verranno messi da parte, com’è successo con Asuka, che alla Rumble sfiderà Becky Lynch. Nonostante la WWE sembrasse voler dare una certa importanza alle cinture, mettendole in palio nell’Elimination Chamber e dandole a due nomi di punta come Sasha Banks e Bayley; nonostante ciò, passato l’entusiasmo iniziale i titoli non hanno avuto particolare importanza, dato che anche come campionesse le Iiconics hanno combinato poco, mentre già Alexa Bliss e Nikki Cross, con la loro bizzarra amicizia, hanno dato vita a siparietti interessanti, ma anche a match deludenti. Le Kabuki Warriors sembrano avere ingranato e anzi i titoli hanno concluso l’anno in bellezza essendo stati messi in palio nel main event di TLC, ma ecco appunto che Asuka si ritaglierà una parentesi in singolo sfidando Becky Lynch. Che ciò sia dovuto all’infortunio di Kairi Sane? Oppure è semplicemente una gestione poco lungimirante? La sufficienza non si raggiunge per un soffio.

Questo recap ha rivelato un quadro meno tremendo di ciò che pensassi all’inizio: il titolo mondiale e quello femminile hanno regalato grandi emozioni; i titoli di coppia, sebbene spesso nella confusione, raggiungono la sufficienza, mentre le note dolenti si avvertono nella categoria di coppia e soprattutto col titolo intercontinentale. Come risponderà il roster di Raw? Lo scopriremo settimana prossima, nel frattempo fatemi sapere come giudicate l’anno appena trascorso, la gestione di quale titolo giudicate migliore e quale, invece, la peggiore.

YSMSC osserva . . . e giudica.