Il wrestler di origini filippine nel corso di una lunga intervista ai microfoni di Thats Wrestling ha avuto modo di parlare di diversi argomenti: il suo rapporto con Vince McMahon, opinioni su colleghi vari, la collaborazione NXT-TNA e l’aver passato periodi della sua vita da senzatetto

Poca lungimiranza

L’intervistatore James Here considerando la carriera ventennale di TJP gli ha chiesto una sua disamina sul wrestling di oggi, Perkins si è dichiarato felice che ci sia lavoro per molti più lottatori rispetto al passato, ma si è voluto soffermare anche sul punto di vista dello spettatore “Vorrei che ci focalizzassimo sul creare un prodotto che non sia basato solo sulla qualità dell’incontro, perché è poco lungimirante e presenta difficoltà nel creare storie. Spesso alcuni lottatori vengono contrapposti sulla base del fatto che insieme possono creare un buon match, tuttavia bisogna considerare anche come i 2 vengono percepiti dal pubblico, i fan sanno chi vincerà ormai sempre e ciò inficia sulla buonuscita dell’incontro, il pattern è intuibile. Insomma abbiamo perso l’arte di scioccare la folla, quasi nessuno booka più così…L’arte dello storytelling non è che l’abbiamo eliminata ma l’abbiamo messa da parte, a discapito di altri elementi che non dovrebbero essere quelli principali.”

Monte Rushmore

La chiacchierata si è conclusa con una domanda classica, ovvero quali lottatori TJP piazzerebbe sul suo monte Rushmore del wrestling. Il campione inaugurale del Cruiserweight Championship non ha avuto dubbi, facendo velocemente i nomi di Hulk Hogan, Stone Cold, The Rock e con El Santo e Antonio Inoki a contendersi il quarto spot.