La scelta di vendere le sue azioni WWE ha sollevato numerosi dubbi sulla permanenza di Vince McMahon nella Compagnia. Ciò è accaduto dopo l’annuncio di una investigazione governativa che vede l’ex patron della federazione come indagato (anche se non sono stati emessi ancora capi di imputazione). Per via di cause legali recenti, Mr. MacMahon decise di abbandonare il timone, dichiarandosi ufficialmente “in pensione”. Alcune indiscrezioni rivelerebbero che, questa scelta, avrebbe rappresentato un rimorso per Vince il quale, volendo rientrare a pieno titolo nella gestione della sua Azienda, ha deciso di vendere la sua Compagnia. Così facendo, il nuovo marchio che ne ha acquistato la proprietà, lo ha posizionato nel ruolo di Presidente Esecutivo del gruppo.

Un personaggio “scomodo”

Negli atti normativi che hanno sancito la creazione della nuova azienda, la TKO Group (Marchio che ha assorbito la WWE e il gruppo Endeavor, già proprietario della UFC), di cui Vince McMahon è Presidente Esecutivo, ha specificato che il coinvolgimento dello stesso “potrebbe esporci ad una pubblicità negativa, o avversità finanziarie ed economiche, che potrebbero avere un certo impatto per gli affari”. La miliardaria azienda proprietaria della WWE, quindi, si espone pubblicamente riguardo alla presenza di Vince nei suoi quadri dirigenziali, considerandola “potenzialmente” negativa per i guadagni o gli sponsor. Tali avvertenze sono state poi riportate da diversi siti specializzati, tra cui Sportskeeda.

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