Saranno ben sei a TLC gli incontri esclusivi per lo show rosso. Lasciando da parte i pronostici che saranno espressi nella preview, come possiamo valutare la costruzione delle rispettive rivalità?

 

Ronda Rousey vs Nia Jax. Guardando dall’altra parte della barricata non c’è davvero paragone con il triangolo tra la Lynch, Charlotte e Asuka. Nia dopo la disastrosa interpretazione della face bullizzata sta facendo meglio nella parte della cattiva, ma meglio non signfica necessariamente bene. I fischi ricevuti sono dovuti più per l’incidente avvenuto con Becky che per suoi meriti, finendo con i promo capaci di suscitare indifferenza nel pubblico come nell’ultimo episodio di Raw. E’ una palese rivalità filler in attesa della Rumble e della Road to Wrestlemania dove Ronda finirà probabilmente contro una delle atlete di punta di Smackdown. Né campionessa né sfidante regalano promo degni di nota e la loro presenza nel main event di una delle puntate più brutte dell’anno non depone a loro favore. Feud insufficiente.

Natalya vs Ruby Riott. Probabilmente la peggior rivalità del gruppo, dove la tematica più importante è un paio di occhiali rotti. La stipulazione con i tavoli di mezzo rende un po’ più pepato un piatto insipido, tra due atlete di cui al pubblico importa poco prese singolarmente, figuriamoci in una faida di terz’ordine. Tirando poi fuori nel discorso i morti la WWE travalica al solito il confine del buon gusto rendendo tutto ancora più indigesto. Ripeto, l’immagine del tavolo che si apre in due sotto il peso di una wrestler ha sempre il suo fascino, ma per il resto è il classico incontro da pausa bagno (per voi almeno, io dovrò ahimé recensirlo). Feud gravemente insufficiente.

Drew McIntyre vs Finn Balor. Incontro potenzialmente tra i più interessanti che temo finirà per deludere. Dico questo perché se da una parte hai un atleta (a ragione) iperpushato dall’altra hai un ex campione Universale in caduta libera, solo questo scatena meno hype di quello che poteva essere. Oltretutto Balor sembra abbia problemi fisici (rumors parlano di malattia) che ne mettono in dubbio la presenza domenica. La rivalità è stata appena accenata con un pestaggio di gruppo e una distrazione durante un altrui match come unici segmenti da analizzare; tra questo fattore e la forma non ottimale dell’irlandese è difficile immaginare un incontro a cinque stelle. Feud semi inesistente.

Baron Corbin vs Braun Strowman. Altra rivalità che a causa di infortuni di fatto non c’è stata, pur non subendo sostituzioni e rimandando il discorso al match nello special event. Corbin sta crescendo molto come personaggio nel suo ruolo di general manager e come wrestler ha ben figurato contro Rollins questo lunedì. La permanenza come gm è una posta in palio interessante, anche se ho il timore che tutto si ridurra a un angle più che un match: Corbinsi si presenterà sul ring convinto di vincere per forfait, ma all’ultimo secondo si presenterà Braun che darà vita a uno squash. Un non-match per una non-faida, non mi stupirei. Feud inesistente.

Bobby Lashley vs Elias. Da una parte un heel odiato soprattutto per il fastidioso manager, dall’altra un neo face con buon riscontro del pubblico: una volta tanto i personaggi hanno un allineamento che combacia con i gusti delle arene. Non vedo un sicuro vincitore, i segmenti e match precendenti sono stati piacevoli, con chitarre spaccate nelle schiene che sono sempre un bel vedere. Insomma, abbiamo due atleti che non sono proprio quelli più sulla cresta dell’onda, ma per essere una rivalità tra midcarder mi sembra che siano state fatte le cose per bene. Niente di eccezionale, ma si tratta di una faida classica gestita in modo sensato, una rarità al giorno d’oggi. Feud ampiamente sufficiente.

Seth Rollins vs Dean Ambrose. Il tradimento di Ambrose era invocato dal pubblico da prima ancora che si infortunasse e che i piani fossero rimandati, ma come dicevo la settimana scorsa una volta scoppiata la scintilla ci si attendeva qualcosa di più scoppiettante. Se i primi silenzi di Dean alla richiesta di spiegazioni erano funzionali ad aumentare il risentimento del pubblico nei suoi confronti, la svolta germofobica non è piaciuta. In sé è una componente che ci può stare, ma va bene in un feud tra due che non hanno niente in comune, nel caso di Rollins e Ambrose era molto più sensato scavare nei loro passato nello Shield, nelle motivazioni che hanno portato alla rottura, che al contrario sono state trattate in modo superficiale preferendo calcare la mano sul tema del pubblico puzzolente. C’è ancora speranza di alzare la qualità della rivalità, ma i primi segnali non ci rendono ottimisti. Feud sotto le aspettative.

Il quadro che ho descritto è ben poco incoraggiante. Quasi tutte le rivalità sono insufficienti e non sembra un caso che gli ascolti di Raw delle ultime settimane siano tra i più bassi di sempre. Passato TLC si entra in una dei periodi più importanti dell’anno per la WWE, con la Rumble in arrivo e Wrestlemania nel mirino. Si spera che questo autunno sia stato solo una parentesi negativa per quello che dovrebbe essere lo show principale in WWE.

Sergedge – EH4L