“E senti allora, se pure ti ripetono che puoi, fermarti a mezza via o in alto mare, che non c’è sosta per noi, ma strada, ancora strada, e che il cammino è sempre da ricominciare.” Era così che Eugenio Montale renderà “Il canto delle Sirere” un’immortalità letteraria ed è proprio con questa frase che ritengo opportuno inaugurare l’ultimo capitolo della rubrica sulla storia della Total Nonstop Action Wrestling.

2016
Dopo un 2014 più disastroso che positivo ed un 2015 agrodolce, arriva il 2016 che porta tante novità e forse, dopo quattro anni, la consapevolezza di vedere seriamente qualcosa di buono. I primi mesi saranno incentrati in una guerra sul personale tra EC3 e Matt Hardy con Ethan che subirà anche il tradimento di Tyrus prima e Rockstar Spud poi. Matt vestirà la gimmick di “Big Money Matt” ed il suo character heel si rivela un bel lavoro.

Kurt Angle inaugurerà il Farewell Tour e si ritirerà definitivamente nei tapings inglesi con l’ultimo match contro Bobby Lashley, match che perderà e concederà ancora una volta al “Destroyer” un ruolo fondamentale per la compagnia e la sua carriera. Del Farewell Tour vi segnalo i due match tra Angle e Galloway con il secondo che fu un vero capolavoro. EY e Bram formeranno un interessante alleanza che risulterà utile per il ritorno dei Beer Money Inc. una coppia storica che in men che non si dica riconquisterà anche i titoli di coppia della compagnia. A marzo Galloway sfrutterà la sua title shot e conquisterà in pochi minuti il titolo TNA ai danni di Matt Hardy che nel frattempo troverà nuovi impegni in una lotta con il suo stesso sangue, Jeff Hardy.

Il 2016 è anche l’anno del debutto con annessa esplosione della Decay che a maggio conquisteranno i titoli di coppia proprio ai danni dei Beer Money e di Eli Drake che risulterà davvero over con il pubblico ricevendo parecchi complimenti ed un buon push nel midcarding volto alla concquista del King of the Mountain Championship allora detenuto da Bram. Eric Young e Bobby Roode lasceranno la compagnia, motivazione? Non ci sono soldi e non si può lavorare senza esser pagati. Per Slammiversary Drew Galloway dovrà superare lo scoglio targato Lashley, ma il vero fiore all’occhiello vede ancora una votla la firma Hardy. Matt diviene “Broken” sviluppando un charater heel con un qualcosa di mistico che lo rende quasi trash e proprio quella piccola fetta di trash verrà innalzata di settimana dopo settimana fino ad arrivare alla Final Deletion, un match che renderà talmente over questa gimmick tanto da vedere nei mesi successivi i cori “DELETE, DELETE, DELETE” anche in WWE.

Lashley vincerà nuovamente il titolo dando vita ad un regno da distruttore solitario, la X-Division invece subisce per la prima volta dopo anni una buona svolta grazie alla gestione targata Shane Helms che ha protato Trevor Lee alla firma con la compagnia. Eddie Edwards conquisterà poi la verde cintura e, sfruttando la sua title shot arriviamo a Destination X con titolo del mondo e titolo X-Division in palio in contemporanea per la prima volta. Sarà Lashley a vincere la settimana successiva perché a Destination X debutterà Moose grazie al contributo di Mike Bennett (Lui e Maria Kanellis-Bennett hanno debuttato a gennaio nella comapgnia) stufo di ricevere scottature da una dirigenza che a sua detta non lo ha mai privilegiato (kayfabe). Il personaggio e la storia di Bennett sono altro argomento positivo così come positivo è lo stint di Maria che prende le redini della Knockouts division instaurando una guerra interna con il resto del roster fino ad arrivare a Gail Kim. Ad agosto debutterà Aron Rex (Damien Sandow-Mizdown in WWE ndr) e James Storm avrà una nuova opportunità titolata contro il distruttore per eccellenza, stavolta in palio ci saranno il suo KOTM Championship vinto contro Eli Drake e le due cinture detenute da Lashley. Vincerà “The Destroyer”, ma fondamentale sarà l’errore iniziale dell’arbitro, un motivo cui Storm si appiglierà di peso e che darà vita al debutto del DCC una stable che a fine anno attaccherà chiunque pur di riprendersi quello che la TNA non gli ha mai concesso.

Bound For Glory vede l’inaugurazione dell’Impact Grand Championship dopo che il KOTM Championship è stato rilasciato da Lashley e poi cancellato da Billy Corgan. Sarà Aron Rex a vincere la cintura in un torneo che lo ha visto affrontare in finale Eddie Edwards. Galloway sarà out per infortunio, ma prima di questo da segnalare il suo feud con EC3 che lo ha poi portato al turn heel attaccando proprio Rex e scatenando un lato aggressivo dello scozzese come visto più volte nel periodo del Black Label in ICW. Lashley si confermerà ancora una votla campione contro EC3 in un bel match e gli Hardys diventeranno entrambi “Broken” per porre fine al regno della Decay. L’episodio successivo il PPV mischierà nuovamente le carte e sarà Eddie Edwards che, a sorpresa, vincerà il titolo TNA concludendo l’anno come campione. Il 2016 si chiude ufficialmente con la Total Nonstop Deletion, un episodio speciale di Impact Wrestling che concederà ancora una volta l’esposizione del prodotto stile “Final Deletion” visto in precedenza. Si conclude quindi un anno con diverse certezze, il ritorno d Storm, la nascita della Decay, il character “Broken”, la riconferma di Lashley, il “Farewell Tour” di Kurt Angle, l’ascesa di Drew Galloway che deve davvero tanto alla TNA per aver ricreato da zero un talento, il debutto di Moose, lo stint più che positivo di Mike Bennett ed un ruolo sempre importante per EC3 divenuto ormai con Galloway e Lashley i nuovi volti della compagnia.

Non è tutto oro quel che luccica, il prodotto on screen è positivo, la TNA torna a mostrare qualcosa di davvero buono, ma il lato backstage era pessimo e peggiorerà nel tempo. Dixie Carter promette di vendere la compagnia a Billy Corgan per poi rimangiarsi tutto all’ultimo e rischiare ancora una volta di dover chiduere i battenti. Sarà il gruppo Anthem a comprare il pacchetto e, ovviamente, a dover smaltire una vasta quantità di debiti che la gestione Hogan-Bishoff e quella esclusiva di Dixie Crter aveva accumulato nel tempo. Molte cose erano state nascoste a Corgan e molte altre al roster tra cui la certezza di non voler vendere alla WWE, cosa che Dixie ha seriamente pensato aprendo le trattative pur di vendere la libreria video (cosa che poi non accadde). Una gestione orrenda che ha portato la TNA a scavarsi un immenso baratro e, purtroppo, a tuffarsi in esso di prepotenza.

Il 2016 ha fatto tirare fuori le unghie al prodotto TNA che, piano piano, ha tentato una vera risalita dopo i due anni di “assestamento” visti in precedenza. Purtroppo però la compagnia crollerà di nuovo e adesso toccherà ad Anthem dover riportare in alto un prodotto che può mostrare ancora tanto e che ha diritto di farlo. Nel 2017 i “Broken” Hardy e Drew Galloway lasceranno la compagnia, arriverà Alberto El Patron e vi saranno un susseguirsi di ritorni e rilasci di medio-alto conto. I nomi sono importanti, sono quelli che richiamano l’attenzione, ma per avere i nomi servono i soldi, per fare i soldi serve un buon prodotto, per creare un buon prodotto serve passione, accuratezza, attenzione al dettaglio e tanti tanti fattori che mandano avanti questo tipo di busness, e non solo.

A fine 2016 le quote TNA saranno così suddivise:
– Anthem Sports & Entertainment, 85%
– Aroluxe Marketing, 10%
– Dixie Carter, 5%

Dixie non avrà più alcuna autorità, nessun tipo di potere decisionale, comanda Ed Nordholm il resto lo vedremo. Auguro il meglio a questa compagnia, il meglio per il suo futuro, il meglio per i suoi talenti e per tutti gli addetti ai lavori. Sono cresciuto con la WCW su Italia 1 il sabato mattina, avevo sei anni e mi sono innamorato di questo sport spettacolo, crescendo ho inziiato piano piano a capire sistema e concetti, ma quando mi sono imbattuto per la prima volta nella TNA ho provato qualcosa di diverso. Auguro davvero il meglio all’unica compagnia che sono arrivato quasi ad amare.

Non so se tra dieci anni potrò scrivere ancora di TNA o Impact Wrestling, quello che so è che certi ricordi, certe emozioni non si cancellano facilmente e, a differenza di calcio, basket e tanti altri sport esistenti su questa terra, il pro wrestling ha creato in me un qualcosa di unico ed irraggiungibile. L’unico sport d’intrattenimento capace di aiutarmi ad uscire dall’ombra, l’unico elemento che quando l’ho chiamato in causa mi ha sempre risposto volenteroso, l’unica cosa che mi ha saputo aiutare quando anche io stesso ho vissuto momenti delicati se non atroci nella mia vita. Quando si è giù, quando manca anche la speranza, ci si appiglia a qualunque cosa, ma poche di queste riescono seriamente ad aiutarci, delle volte anche le persone falliscono, il wrestling invece ha saputo soccorrermi ed un grande merito va anche alla TNA.

Total Nonstop Action Wrestling, grazie di vero cuore e grazie a tutti voi che mi avete accompagnato in questo lungo viaggio che mai dimenticherò.

Con affetto,
F*** The Revival.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.