La parola certezza sembra non essere di casa in TNA. Infatti, nonostante fonti vicine alla compagnia sembrano ottimiste sulla possibilità che la federazione sarà regolarmente operativa nel corso del 2015, in realtà sono ben poche le sicurezze, relativamente ai wrestler che faranno parte del roster, al livello qualitativo degli show e, più in generale, all'identità della stessa TNA la quale, dal punto di vista economico, si trova al bivio tra l'essere una major, come lo è stata finora, oppure una top indie, in stile Ring Of Honor. Sotto questo profilo, si fanno sempre più insistenti le voci in merito ad ulteriori tagli di budget che, nel giro di poco tempo, potrebbero cambiare quello che è il volto della compagnia dei Carter. A tal proposito, la mancata proposizione di offerte significative a lottatori del calibro di Bully Ray e Samoa Joe sembra lasciar trasparire che a Nashville non vi sia grande fiducia attorno alla conclusione di un accordo con un'emittente televisiva per trasmettere Impact nel corso del prossimo anno.

 

 

Fonte: LordsOfPain.net & ZonaWrestling.net

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.