Toni Storm è stata ospite nella puntata di questa settimana di “The Sessions with Renee Paquette”, per parlare del suo alla WWE e di ciò che è accaduto il giorno in cui si è licenziata.

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La lottatrice australiana si è lasciata andare in una bella ed interessante intervista, in cui spiega lo stato d’animo che l’ha portata a rinunciare a quello che credeva essere il suo più grande sogno, e cosa è realmente successo per farle chiedere un licenziamento così improvviso.

Ecco le parole di Toni Storm:

“E’ successo quando sono passata da NXT a SmackDown. Il mio obiettivo principale nel wrestling era quello di essere nel main roster. Ci sono arrivata e l’ho capito molto presto, ho capito che non avrebbe funzionato. Ho 26 anni, voglio divertirmi molto in questo lavoro. Voglio avere una buona carriera e voglio godermi parte di essa. Solo che per tanto tempo non mi sono divertita e così ho chiesto bruscamente il licenziamento. Mi sono svegliata quella mattina senza sapere che avrei lasciato il lavoro entro quella sera. Non era come pensavo che sarebbe stato, molte persone non si divertono affatto. Per alcuni funziona, altri li rende infelici, e credo di rientrare in questa categoria. Credo che a quel punto non facesse per me”.

“Ammettiamolo. Licenziano persone a destra, a sinistra e al centro all’improvviso. Potrei essere licenziata la prossima settimana, e allora che senso ha? Ad essere onesti, è diventato davvero inutile. È stato difficile trasmetterlo, soprattutto ai fan, soprattutto alle persone che non fanno questo mestiere e che non capiranno mai. A queste persone sembrerò ridicolo, ma è la realtà dei fatti. Non sono arrabbiata per il booking, non voglio dire cose negative su di loro. Credo di essermi trovata bene per la maggior parte del tempo. Ho avuto ricordi molto belli, mi hanno resa quella che sono, credo di essere cresciuta con loro. Mi ha reso quello che sono. Mi sembra di essere cresciuta con loro. Ho partecipato al primo Mae Young Classic, poi al secondo. Subito dopo, NXT UK, e alla fine mi sono fatta strada fino a passare a NXT. Ho partecipato alla Royal Rumble e alle Survivor Series, sono fortunata a poter vivere tutto questo. Ho avuto modo di lavorare con allenatori straordinari”.

Nessun rancore

“Non sono arrabbiata. Non sono arrabbiata con la WWE, non ho nulla contro di loro. Sono sicura che hanno pesci più grossi da friggere di me. Capite cosa intendo? Che gliene frega a loro? La gente viene licenziata continuamente da quel posto. Non importa se sono lì, ma ciò che conta è che non mi sto divertendo molto, perché non dovrei divertirmi? A loro non frega niente, quindi perché dovrei farlo io? Non funzionerà. So cosa succederà qui. Mi rimanderanno di nuovo al catering. Non avrò successo, lo vedo. So che mi vedono come una ragazzina e che sono una novellina, ma mi piace pensare di aver frequentato il wrestling abbastanza a lungo da sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato per me, cosa mi piace e cosa non mi piace, e semplicemente non mi piaceva. Pensavo che il mio scopo nella vita fosse quello di andare in WWE, ma poi col tempo ho capito che è solo il wrestling che amo. Non è una compagnia che amo, amo solo il pro wrestling”.