La WWE è reduce da una grossa serie di licenziamenti che ha portato il numero di dipartite dalla compagnia a più di 100 talenti in-ring. Gli scorsi mesi abbiamo assistito ai licenziamenti di superstars come Mickie James, Chelsea Green, Bronson Reed e Bobby Fish per citarne alcuni. Proprio grazie a quest’elevato numero di licenziamenti, il presidente dell’AEW Tony Khan è riuscito a fare dei colpacci come Malakai Black, Andrade El Idolo, Miro e tanti altri che non si sono sentiti utilizzati come avrebbero dovuto in WWE.

Khan ha definito i licenziamenti WWE come una buona scelta di business

Avevano un roster troppo grande e hanno scelto di massimizzare i propri margini di profitto licenziando alcuni talenti e riducendone i costi. Avevano davvero tante brave persone e hanno fatto delle scelte sul valore che queste persone avevano per la compagnia. Non posso dire quale numero stiano cercando di raggiungere, ma stanno sicuramente tentando di raggiungerlo. E’ tutto legato al profitto e stanno facendo scelte che sono certo non vogliano necessariamente fare, ma che facendo hanno lasciato andare brava gente. Credo di poter comunque dargli dei meriti per questa scelta perché non potevano avere ogni singolo wrestler sotto il loro controllo, semplicemente è impossibile. Hanno provato a mettere sotto contratto così tanta gente lanciando una rete enorme, ma inevitabilmente, qualcuno con le giuste connessioni e tanto denaro sarebbe entrato

nel business del wrestling.

Una delle cose che si è rivelata fondamentale quando ho iniziato questa compagnia è tutta la conoscenza istituzionale che mi sono costruito negli anni. Dynamite è uno show che ho progettato per oltre 25, 26 anni e Rampage è lo show sorella, uno show che ho ideato 10 anni fa. E’ tutta la vita che voglio farlo e l’unica cosa che mi serviva era qualcuno che credesse in me, ossia TNT/WarnerMedia. Non era proprio possibile fermarmi in questo caso perché avevo trovato un partner mediatico, avevo trovato dei wrestlers che volevano lavorare con me e così ho lanciato uno show in grado di competere“.