Dal ritorno di CM Punk in WWE di sabato notte, nessun dirigente AEW si è espresso pubblicamente, evitando di commentare quanto accaduto dopo che il burrascoso addio post-All In. E’ stata scelta dunque la strada del silenzio, anche se durante un’intervista alla BBC (che uscirà domani), Tony Khan, tra le tante domande ricevute, ha spiegato i motivi di questa scelta, affermando di “non poter parlare di CM Punk per evitare problemi legali“. Il tutto è stato riportato in anteprima dal suo intervistatore, Steve Hermon, e vi riportiamo qui di seguito il virgolettato del boss AEW:
“Non posso parlarne, penso che in futuro ci sarà tempo e luogo. Apprezzo la domanda, ma sono veramente eccitato riguardo All In 2024 a Wembley. Non voglio evitare l’altra domanda, ma è qualcosa di cui non sono autorizzato legalmente a parlare”.
Che gli strascichi di All In siano ancora pesanti è risaputo, così come ricordiamo le durissime parole di Tony Khan stesso qualche giorno dopo il fattaccio, che si era detto “minacciato ed impaurito” dopo quanto accaduto nel backstage del primo PPV in terra britannica della storia AEW. Sono stati pochissimi anche i dipendenti AEW che hanno voluto “commentare” il ritorno di CM Punk, con il solo Andrade El Idolo che si è espresso in maniera favorevole, applaudendo la scelta del Best in the World.