Nel 2014 avviene uno dei momenti più attesi e importanti della storia del wrestling: Sting debutta in WWE. Un avvenimento che si vociferava da anni, sin dalla acquisizione della WCW – di cui era il volto indiscusso – da parte dell’allora WWF, nel 2001. Da quel momento in poi, The Icon ha girato diverse federazioni: prima la World Wrestling All Stars, federazione australiana dove erano finiti tutti i lottatori senza contratto delle ormai defunte WCW e ECW. Poi tocca alla TNA, dove ha una lunga e proficua esperienza tra titoli mondiali e match di rilievo. Nel 2014 approda finalmente in WWE, in occasione di Survivor Series, dove salva Dolph Ziggler dall’attacco di Triple H, sancendo una rivalità con quest’ultimo che culminerà a Wrestlemania 31. Una parentesi sul ring WWE durata circa un anno, dove subisce poi un infortunio alla schiena da parte di Seth Rollins che lo costringe momentaneamente – si pensava definitivamente – al ritiro dalle scene. Nella puntata di Dynamite del 2 dicembre dell’anno scorso però, fa il suo debutto in AEW per la sorpresa di tutti, venendo poi usato fino ad oggi in modo funzionale alle storie e agli show. A tal proposito si è espresso Tony Khan ai microfoni di My Mom’s Basement Podcast. Eccosa cosa ha avuto da dire sulla leggenda della WCW.
Le parole di Tony Khan
“È incredibile pensare alla run che sta avendo. Voleva tornare al wrestling a tutti i costi. […] Ha fatto un grande ritorno ed era da un bel po’ di tempo che non lo si vedeva vincere dei match. L’ultima volta aveva perso [n.d.T in riferimento all’ultimo match di Sting avuto con Seth Rollins nel 2015]. Nella sua esperienza precedente [in WWE] l’hanno fregato alla grande in più di un match, siamo onesti. Avrebbero dovuto presentarlo meglio, una cosa su cui non transigo. Sting merita di essere trattato come una delle più grandi leggende della disciplina ed è quello che ho avuto intenzione di fare sin dall’inizio con lui.“