Le differenze tra Raw e Smackdown si fanno ogni settimana più evidenti, oggi farò un confronto tra il caso Bryann e quello Ambrose, e vedendo come da una parte stiano svolgendo un buon lavoro mentre dall’altra il rischino seriamente di rovinare un gran personaggio.

 

Dei problemi strutturali di Raw ne abbiamo parlato a iosa, degli infortunati di vario tipo che creano buchi nel roster pure, ma nonostante questo puntando a una scrittura semplice come fa Smackdown forse si riuscirebbe a limitare i danni. Dopo l’ennesimo episodio terribile di lunedì sera ci si deve arrendere all’evidenza che tra lo show rosso e quello blu la grande differenza qualitativa al di là dei wrester deriva soprattutto dai cosiddetti creativi.

Prendiamo a esempio i due turn heel di Bryan e Ambrose. Entrambi molto amati dal pubblico e generalmente apprezzati dagli addetti ai lavori e non, sono recentemente passati dalla parte dei cattivi; entrambi in storyline hanno tradito la fiducia di due performer eccezionali come AJ Styles e Seth Rollins; entrambi hanno riconosciute qualità recitative e nel condurre promo; per entrambi il cambiamento sembrava necessario dato che da face avevano ormai poco da dire. Quindi ora da cattivi stanno facendo entrambi bene? Niente affatto.

La differenza nella scrittura dei segmenti è evidente confrontando gli ultimi promo dei due wrestler. Daniel che viveva ogni match tutt’uno con il pubblico ha voltato le spalle alla gente, dice che ora penserà solo a se stesso, che la gente cambia idolo come cambiano le stagioni. Oltre a questo accusa i fan mettendo in mezzo il discorso ecologico, un po’ come faceva la Straight Edge Society prendendo un contenuto moralmente giusto veicolandolo attraverso il mezzo sbagliato. Apprezzabili poi i riferiementi al feud infinito con The Miz, che lo ha sempre accusato di essere in realtà un bad boy e che ora rivendica la ragione delle sue accuse.

A Raw intanto Dean, che potenzialmente potrebbe essere il Joker della WWE, per farsi odiare schernisce il pubblico nelle arene dicendo che puzzano, sono infetti e per questo si fa fare il vaccino e sale sul ring con la maschera anti-gas. L’ingresso a viso coperto faceva scena, ma il promo a livello di contenuti sembra veramente un compitino minimo, di più facile c’era il fargli insultare la squadra di football o baseball locale. E dire che avevano avuto un bel tempismo nello scegliere il momento del turn, nella sera dell’addio forza al wrestling di Reigns. Organizzarlo quella sera ha avuto un effetto triplicato rispetto a quanto ne avrebbe avuto se lo avessero fatto uno o due puntate dopo.

Tutto il background tra i tre dello Shield è stato riassunto in un concetto semplice, con il Lunatic Fringe che dice di aver sbagliato nel pensare che la stable lo avrebbe reso più forte. Invece che insistere sulle motivazioni del tradimento si preferisce lasciare che Ambrose insulti il pubblico per la loro puzza, come se ci preferisse esplorare gli effetti del turn più che spiegarne il perché. Il feud con Rollins proprio perché ha una lunga storia dietro è potenzialmente uno dei migliori della WWE, ma è tutto svolto in modo superficiale, non c’è paragone con la rivalità inscenata quando era Seth a vestire le parti del Giuda.

La faida tra i due è ancora nelle fasi iniziali e la speranza è che nei prossimi mesi tirino fuori qualcosa di meglio, anche se questo tema di vaccini e maschere anti-gas lascia presagire già ora un’inquietante mancanza di idee. Speriamo che Ambrose ci metta del suo e riesca a dare un po’ di pepe a questa sua nuova attitudine da heel, che per ora secondo me è un po’ una delusione.

Sergedge – EH4L