Un saluto a tutti i lettori di Zona Wrestling da parte di Giammarco Ibba che, da Cagliari, ma col cuore alla T-Mobile Arena di Las Vegas, vi dà il benvenuto all’appuntamento numero 208 di UFC Corner, in occasione di UFC 276: Adesanya Vs Cannonier.
Bantamweight Bout: #9 Pedro “The Young Punisher” Munhoz Vs #13 “Sugar” Sean O’Malley
Cominciamo la serata con uno dei match più stilisticamente interessanti nella card, che porrà il nome di Sean O’Malley accanto ad una definizione tra “fumo” ed “arrosto”, anche se di fumo credo ne abbia inalato abbastanza; il match inizia con la tipica fase di studio contraddistinta da misurazioni di distanza e timidi Leg Kicks, che vengono facilmente parati da Sugar Sean, il quale, cercando il primo game changer dell’incontro, colpisce accidentalmente Munhoz sotto la cintura con un Front Kick. Tirando le somme alla fine del secondo round, possiamo dire che questo incontro si distacca molto dai precedenti di O’Malley, mostratosi molto più paziente di fronte all’avversario più tosto che gli si sia mai parato davanti. Dopo un primo round vinto per maggior attività dal brasiliano, la seconda ripresa parte immediatamente in favore di O’Malley che, grazie al suo variegato striking e le lunghe leve, riesce a tenere Munhoz a debita distanza con diversi colpi, prima di doversi fermare a causa di un involontario Eye Poke che, dopo quasi due minuti di controlli medici, segna la fine dell’incontro, dichiarato No Contest a causa dell’involontarietà del colpo.
No Contest: Ditata Involontaria.
Welterweight Bout: “Ruthless” Robbie Lawler Vs Bryan “Bam Bam” Barberena
Il match inizia con una fase di studio decisamente più accesa di quelle che vediamo solitamente, con entrambi i lottatori che scambiano colpi pesanti, tra cui on ottimo Jab di Lawler, il quale viene spesso e volentieri martoriati dai Calf Kicks di Bam Bam, incurante di un eventuale check da parte dell’avversario, che probabilmente corrisponderebbe alla rottura della caviglia, allorché Robbie connette colpi pesantissimi, soprattutto col destro d’avanzamento, prima di andare a segno con un montante ed un gancio sinistro, per poi venir colpito da una combo di Liver Hook e gomitata in faccia, alla quale Barbarena aggiunge una serie di diretti e gomitate, ma ecco un altro montante di Lawler che, dopo un Liver Hook, connette un gancio destro alla mascella, ma ai due non passa neanche per la mente di rallentare, fino alla fine della prima ripresa, dalla quale la leggenda esce con un piccolo ematoma vicino al sopracciglio sinistro, causato dai 60 colpi significativi di Barbarena. Comincia il secondo round e Lawler cerca di sfruttare la stanchezza di Bryan, andando a segno con numerosi diretti e ganci, mostrando, ancora a quarant’anni suonati, di avere ottimi riflessi ed un head movement da far invidia ai più giovani, cercando ripetutamente un Overhand sinistro che, una volta andato a segno, apre un taglio sul volto di Barbarena, succube di un connubio di calma ed esplosività da parte dell’ex-campione, costretto a retroceder in seguito ad una sequenza di gomitate in quello che, come promesso, è un autentico Slug Fest, in cui Barbarena sfianca Lawler, spingendolo contro la gabbia, dove lo finisce con una sequenza di pugnim che gli conferisce la vittoria per KO tecnico.
Winner: Bryan “Bam Bam” Barberena (TKO: 4:47 – RD2)
Middleweight Bout: #4 Sean Strickland Vs Alex “Poatan” Pereira
Il match inizia con uno Strickland che, a discapito delle parole dette in press conference, preferisce scambiare in piedi col Kickboxer piuttosto che portarlo in terre mai esplorate con l’utilizzo del grappling, riuscendo ad andare a segno anche con numerosi Front Kicks, camminando incontro all’avversario, costringendolo, conseguentemente, a retrocedere ripetutamente, col brasiliano che, al massimo, connette con qualche pigro Leg Kick, ma ecco che connette un gancio sinistro e Strickland barcolla, ma un diretto destro spegne le sue luci ED ABBIAMO UN INCREDIBILE KO!
Winner: Alex “Poatan” Pereira (KO: 2:36 – RD1)
UFC Featherweight Championship Bout: (C) Alexander “The Great” Volkanovski Vs #1 Max “Blessed” Holloway
Frankie Edgar Vs Gray Maynard, Chuck Liddell Vs Randy Couture, Cain Velasquez Vs JDS: questi non sono solo alcuni dei nomi più grandi di sempre, ma anche alcune delle più importanti trilogie nella storia dell’Ultimate Fighting Championship, ed oggi, due dei più grandi pesi piuma di sempre porranno il proprio nome al fianco di queste leggende. Il match inizia coi due atleti ben consapevoli delle capacità l’un dell’altro, e Max evita immediatamente un pericoloso montante, ma il primo colpo ad andare propriamente a segno è un gancio di Volk, che riesce ad andare a segno anche con un diretto, prima di evitare un Head kick da parte dello sfidante, sconfitto anche nel clinch, in seguito al quale Volkanovski riesce ad andare a segno con un’ottima sequenza di calci e sinistri, per poi controllare un’altra volta Max nel clinch, prima di venir colpito da due buoni ganci destri dell’hawaiano, a segno con uno Spinning Back Elbow, che termina un round con l’ago pendente dalla parte del campione. Il secondo round ci mostra un Holloway leggermente più lento e sofferente del solito, anni luce lontano dal match contro Kattar, venendo più volte colpito da Jabs in uscita da parte dell’australiano, andato a segno con diversi Leg Kicks e cercando diretti con finte di montanti, per poi rientrare nel clinch contro la gabbia, dove va a segno con una gomitata, seguita da un ottimo Overhand destro che apre vistosamente il sopracciglio destro del rivale, che colpisce con un ottima combinazione di Jab ed Overhand, alla quale Max controbatte con diversi ganci, ma Volk, insofferente, continua ad attuare il proprio game plan, vincendo anche il secondo round. Per vincere e convincere, dunque, Volkanovski deve puntare a colpire l’arcata sopraccigliare sinistra dell’avversario, cosa che fa, mandando più volte Holloway a vuoto con un ottimo utilizzo delle anche e della testa, andando ancora a segno con un ottima sequenza di ganci che martoriano e riaprono il taglio dell’ex-campione, colpito con un ottimo Spinning Elbow sinistro dell’avversario, che riesce a far perdere un minimo di equilibrio ad Holloway, ritrovandosi in vantaggio sia per quanto riguarda il volume che per quanto riguarda la potenza dei colpi assestati, ottenendo, temporaneamente una vittoria per almeno un round di distacco. Il quarto round inizia e Volkanovski porta subito l’avversario nel clinch contro la gabbia, per poi continuare il dominio su Max, che riesce ad andare a segno con qualche leggero colpo al corpo di The Great, a segno con numerosi Step-In Jabs, aumentando i danni all’occhio destro, risultando il più preciso negli scambi a distanza-zero, surclassando continuamente Max, al quale, dopo il quarto round su quattro perso, viene detto di cercare la finalizzazione, improbabile se si pensa ad un Volkanovski che si permette il lusso di lasciare bassa la guardia. Inizia il quinto ed ultimo round, dove finiamo nuovamente nel clinch, andando poi a segno con alcuni Calf Kicks, che gli permettono di connettere un inaspettato Body Kick, che Max non para, pronto a parare il Calf Kick, menre posso benissimo constatare che la frase sui danni pronunciata da Holloway in press conference si è rivelata una grandissima cazzata. Negli ultimi due minuti, Alex continua a dominare l’avversario, portandogli i segni più vistosi che si siano mai visti sul volto dell’hawaiano, insieme a quando Poirier rese il suo volto un pallone da calcio. Non mi stancherò mai di dirlo, Alexander Volkanovski è il migliore Pound For Pound in UFC.
Winner: Alexander “The Great” Volkanosvki (UD: 50-45, 50-45, 50-45)
UFC Middleweight Championship Bout: (C) Israel “The Last Stylebender” Adesanya Vs #2 Jared “The Killa Gorilla” Cannonier
La mia unica speranza è che l’incontro sia un decimo intrattenente quanto l’è stata l’entrata di Israel Adesanya, che tributa The Undertaker con la caratteristica theme song e l’urna con soprascritto il nome di Jared Cannonier. Le premesse non sono delle migliori ed, infatti, mantiene la distanza e la vicinanza alla gabbia connettendo numerosi Leg Kicks e l’incontro è estremamente noioso fin dall’inizio, con Adesanya che cerca ogni tanto un pugno, preferendo optare per il mantenimento delle distanze che non ne fanno certo un entusiasmante campione. Nonostante io, solitamente, descriva il più accuratamente possibile le azioni che vedo sullo schermo, in questo caso mi trovo in estrema difficoltà, poiché non trovo nulla da descrivere, a parte un Adesanya che, ogni qualvolta Cannonier cerchi un confronto diretto, corre in cerca di spazi vuoti, per poi colpire l’avversario con un brutto Eye Poke, nonostante il quale Cannonier si mostra coraggioso e si ferma per meno di un minuto. Inizia il terzo round e, finora, Barberera ha tentato più colpi di quanto ne abbiano tentati complessivamente Adesanya e Cannonier, che finiscono in un noiosissimo clinch che conclude il round, che consegna la vittoria ai punti per Adesanya, sopra per 30 a 27, tradendo le proprie parole per le quali avrebbe messo in piedi un Anderson Silva Vs Forrest Griffin 2.0, ossia replicare la papabile miglior performance di sempre, l’equivalente di entrare nel matrix. Gli allenatori di Jared cercano di farlo svegliare e così comincia il quinto round con un minimo di aggressività in più, ma non è certo l’aggressività che ti fa vincere un round. Finisce l’agonia sotto un assordante silenzio del pubblico, che passa l’intervista del campione a fischiarne la performance, mentre lui ripete la frase con la citazione al film Disney Frozen…ok.
Winner and still UFC Middleweight Champion: Israel “The Last Stylebender” Adesanya (UD: 49-46, 49-46, 50-45)
Performance Of The Night: Alex “Poatan” Pereira, Alexander “The Great” Volkanovski
Fight Of the Night: “Ruthless” Robbie Lawler Vs Bryan “Bam Bam” Barberena
PANORAMICA RECENSIONE | |
Voto PPV | |
SOMMARIO Una serata che è iniziata e finita male, ma il cuore, lo sviluppo del PPV è stato ottimo. A partire dalla FOTN tra Barberena e Lawler, passando per il KO di Pereira, arrivando alla master class di Volkanosvki ai danni del rivale, oramai messo alle spalle senza nessun dubitatore rimasto. La delusione dell'opener e la noia del main event, però, ne abbassano la qualità complessiva, facendo raggiungere all'evento una giusta sufficienza. Le somme sulla classifica P4P riguardano, a mio parere, una discesa nella lista per Adesanya ed una scalata verso il primo posto per il campione dei piuma, più attivo e più dominante dell'attuale P4P, Kamaru Usman, mentre Adesanya non ottiene una finalizzazione da due anni e, da allora, sono intercorsi solamente match noiosi. | 2.5 PUNTEGGIO TOTALE |