Un saluto a tutti i lettori di Zona Wrestling da Giammarco Ibba che, da Cagliari, ma col cuore alla Vivint Arena di Salt Lake City, vi dà il benvenuto all’appuntamento numero 210 di UFC Corner, stavolta in occasione di UFC 278: Usman Vs Edwards 2.

Light Heavyweight bout: Tyson “Kangaroo Paws” Pedro Vs Harry “The Hurricane” Hunsucker

Il match inizia con la tradizionale fase di studio, stavolta grandemente contraddistinta dal mantenimento del range, ma come un fulmine a ciel sereno, ecco che Pedro si assicura un bonus da 50 mila dollari con un Jab alla tempia ed il finale Low Kick che schiaccia il plesso solare ed i sogni di Hunsucker.

Winner: Tyson “Kangaroo Paws” Pedro (TKO: 1:15 – RD1)

Women’s Bantamweight bout: Wu “Mulan” Yanan Vs Lucie Pudilova

Le ragazze della divisione gallo non si abbandonano ad alcuna fase di studio, e vediamo la Pudilova partire subito a mille con un fallimentare tentativo di takedown, al quale Mulan risponde con la ricerca del volume di colpi col mantenimento della distanza, ma una volta portata a terra, viene controllata con parziale facilità dall’europea che più di tanto non si sforza per ottenere colpi significativi, optando per il modus operandi Belal, stando sdraiata sull’avversaria in cerca di control time in tabella, mentre Herb Dean guarda le due visibilmente complesso. Wu e Pudilova iniziano il secondo round scambiando piccoli colpi al centro dell’ottagono non attirando certo l’attenzione del pubblico, ma neanche quella di Dean, che preferisce approfittare della pista gratis per una sessione di jogging. Va dato credito alla Pudilova per la bellezza della transizione in back mouth che, però, perde in men che non si dica, prima di riottenerla e chiudere il match con del brutale Ground And Pound.

Winner: Lucie Pudilova (TKO: 4:04 – RD2)

Bantamweight bout: #3 José Aldo Jr. Vs #6 Merab “The Machine” Dvalishvili

Mi trovo sorpreso nel vedere il georgiano favorito, in quanto stiamo vedendo un José Aldo capace di far girare al contrario le lancette dell’orologio, in una nuova fase splendente della sua quasi pluridecennale carriera nelle MMA. Glove touch per i due ed Aldo imbraccia immediatamente una guardia da muay thai, controbattuta da Merab con un rapidissimo Spinning Back Body Kick, con Aldo che, leggendo man mano lo stile dell’avversario, riesce a prevederne le mosse, riuscendo a difendersi efficacemente da un takedown e forgiando il suo asso nella manica, ossia il Leg Kick, per poi venir portato con la schiena alla gabbia in cerca di takedown che, nuovamente, José evita, andando a segno con un ottimo Liver Hook, coi due che, col passare dei minuti, continuano a studiarsi, in vista di due entusiasmanti round, preceduti da un funambolico scambio negli ultimi 10 secondi. Piccola parentesi per sottolineare come Aljamain Sterling cerchi di dare una mano al compagno, venendo rapidamente scartato da Longo e Serra. Altra stretta di mano tra i due atleti che mantengono continuo il movimento, mentre il numero di takedown difesi dal brasiliano ammonta a quattro, con un 100%  di efficienza nel campo della difesa, così il georgiano opta per mantenere l’avversario contro la gabbia colpendolo con ginocchiate alle cosce ed, ai primi fischi del pubblico, Scarface quasi si scusa, per poi sfiorare un Roundhouse Kick, allorché arriva un ennesimo tentativo di takedown e la conseguente difesa del re di Rio, che legge come un manuale il gioco di Merab, in costante ricerca del giusto High Crotch. Nonostante la difesa da takedown di Aldo sia da 100% con ben 9 difese riuscite nelle prime due riprese, i colpi significativi sono ben a favore del wrestler. Ennesima dimostrazione di rispetto ed ennesimo takedown fallito, ma ecco che Merab tenta un approccio più pugilistico, con Aldo che, sebbene primeggi in questo campo, predilige un approccio difensivo, senza mai tentare un accorciamento delle distanze su un Merab che non si mostra prontissimo in vista di un eventuale scambio di striking, apparentemente debole circa la difesa dai ganci a causa dell’esagerata reattività alle finte del sudamericano. Purtroppo, al termine di 15 noiosi minuti, credo Merab abbia fatto abbastanza per ottenere la vittoria, e mi riferisco ad una maggiore propensione all’attacco.

Winner: Merab “The Machine” Dvalishvili (UD: 29-28, 29-28, 30-27)

Middleweight bout: #6 Paulo “The Eraser” Costa Vs Luke Rockhold

In tutta onestà, questo è l’incontro che mi suscita più interesse in tutta la serata: da una parte abbiamo un Paulo Costa più famelico che mai e con 11 KO in bacheca, dall’altra abbiamo un ritornante Luke Rockhold che, nonostante la voglia di riscattarsi in vista dell’ultima run in carriera, porta con sé enormi carenze in quanto a difesa pugilistica, il che apre a due diversi scenari: lo storico upset o il definitivo seppellimento di Rockhold. Sale la tensione, c’è il permesso dell’arbitro, si parte: i due scambiano subito colpi pesanti, e Rockhol alza immediatamente la pressione, venendo colpito da Costa, il quale lo manda a terra prima di venir portato nel clinch, da cui il brasiliano ottiene la full mouth dopo aver colpito nuovamente Rockhold, che riesce a chiudere per una manciata di secondi un accenno di Guillottine, al quale Borracinha risponde con colpi al costato. I due tornano in piedi e Luke connette quattro Bangal Chagi di fila, mentre notiamo una perdita di sangue dal naso, mentre finisce un round dai colori giallo e verde, con Luke che pare esausto e pronto a chiedere l’asciugamano bianco ai ragazzi della SoCal. Inizia il secondo round ed i due atleti si trovano su pianeti diversi, con Costa che cerca lo scontro e Rockhold che indietreggia per tutto il tempo, dando più volte la schiena all’avversario che, a metà round, lo colpisce con uno dei colpi bassi più brutti che abbia mai visto, ma evidentemente Rockhold è roccia di nome e di fatto ed esulta dopo essersi cosparso il volto di sangue, allorché i due scambiano ancora in piedi e cercano il colpo da KO per il resto del secondo round. Contro tutti i pronostici, inizia il terzo ed ultimo round e Costa non ha neanche il tempo di mostrare la propria religiosità, ma fa barcollare subito Luke, che tenta di capitalizzare su uno scivolone di Paulo, che connette un ottimo Cross, ma Luke controbatte e continua a cercare il KO, facendo perfino barcollare l’avversario più di una volta, rischiando l’upset, per poi fallire un takedown, preferendo dunque instaurare una conversazione in posizione sfavorevole, per poi salire in alto e limonare appassionatamente Paulo, facendo le feste degne del più fedele dei cani. Io, in realtà, non neanche cosa dire. Penso Costa abbia portato il match fino in fondo puramente per il meme, mentre Luke è stato il più grande samurai che abbia mai visto su un ottagono, e mi ha strappato più di una sana risata coi suoi momenti d’innata intensità. L’inglese di Paulo Costa post-vittoria non è altro che la ciliegina sulla torta. Rockhold, visibilmente emozionato, annuncia il ritiro dallo sport e, ad essere onesto, non se ne sarebbe potuto andare in miglior modo: con una FOTN, il primo limone nella storia della UFC, urlando “Va**anculo” nove volte di fila e sporcando di sangue la camicia di Joe Rogan.

Winner: Paulo “The Eraser” Costa (UD: 30-27, 30-27, 30-27)

UFC Welterweight Championship bout: (c) Kamaru “The Nigerian Nightmare” Usman Vs #2 Leon “Rocky” Edwards

Parto col dire che non considero Rocky il match-up designato per detronizzare il nigeriano, in quanto non compensa sufficientemente quelle lacune che potrebbero andare a favore del campione, sebbene abbia il vantaggio nella fase di stand-up. Inizia il main event e Rocky cerca subito di attaccare le notoriamente fragili ginocchia di Usman con Oblique Kicks, mentre vediamo che, oltre a mantenere la distanza, Usman non fa molto, prima di portare a segno un takedown, per poi entrare nel clinch e connettere la solita serie di ginocchiate al sedere dell’avversario ed avviene l’incredibile, con Leon che infrange la perfetta difesa da takedown di Usman portandolo a terra con estrema facilità, per poi ottenere la back mouth con annessa body lock, ed Usman rischia di cadere nella RNC di Edwards che porta assolutamente a casa il primo round. Inizia il secondo tesissimo round ed Usman fa barcollare un po’ il britannico che, rimasto incastrato  col piede nella gabbia, viene (con davvero poca sportività) colpito dal campione, che accusa un eye poke prontamente smentito dal replay, in seguito al quale vediamo un ottimo scambio in piedi che vede entrambi mettere a segno buoni destri, mentre assistiamo ai tanto attesi pestoni ai piedi di Usman, che riesce a difendersi da un takedown, per poi metterne a segno uno a sua volta, concludendo la seconda ripresa in ottima posizione, e ci ritroviamo in situazione di 19-19.  inizia il terzo round ed i due non mettono a segno alcun colpo memorabile, prima che Kamaru riesca a portare a terra per qualche secondo l’avversario, prima di rientrare nel clinch, per poi ottenere la full mouth e stare sdraiato su Rocky per il resto del round, che porta tranquillamente a casa, così da ritrovarsi in situazione di 29-28. Inizia il primo round titolato e Leon sposta l’azione vicino al suo corner dove tiene la schiena di Usman per un minutino, prima di venir portato a terra, dove Usman gli si stende sopra per un minuto e mezzo e l’unico modo che lo sfidante trova di rialzarsi include un’illegalità e dunque si torna al punto di partenza, allorché finisce il quarto round in situazione di 39-37 per Usman. Inizia il quinto ed ultimo round con Edwards che non può fare altro che cercare il KO, cosa che, però, non fa, venendo nuovamente portato contro la gabbia da Usman, che lamenta un low blow che, però, viene anch’esso prontamente smentito dal replay, ma assistiamo ad una breve fase di scambio E C’È  UN INCREDIBILE KO! È AVVENUTO L’IMPENSABILE! LEON EDWARDS SPEGNE COMPLETAMENTE LE LUCI DI KAMARU USMAN E DETRONIZZA IL P4P KING! Questa è la bellezza di questo sport, non è mai detta l’ultima. Sono sbalordito ed oggi credo di aver assistito al più grande upset della storia dell’Ultimate Fighting Championship. Rocky ce l’ha fatta. Alza in cielo la cintura in cerca di Adriana. “Pound For Pound. Headshot. Dead!”. Il film non è giunto al lieto fine, ma inizia col botto.

Winner AND NEW UFC Welterweight Champion: Leon “Rocky” Edwards (KO: 4:04 – RD5)

PANORAMICA RECENSIONE
Voto PPV
Giammarco Ibba, sardo, appassionato di musica Rock da sempre e di Wrestling da 10 anni. Amante sfegatato della PWG, i miei Wrestlers preferiti sono Pete Dunne, Minoru Suzuki, Doug Williams e Cara Noir. Scrivo per Zona Wrestling dal settembre 2020, occupandomi di news, della sezione report e della mensile uscita di UFC Corner.
ufc-corner-210Non voglio soffermarmi sui punti negativi di questa serata, bensì voglio guardare il bicchiere mezzo pieno. Una fulminea performance di Pedro, l'incontro più divertente che abbia mai visto: Paulo Costa Vs Luke Rockhold non è sicuramente un capolavoro di tecnica, ma l'altitudine che mozza il fiato degli atleti, la loro sete di sangue e la temerarietà ne fanno uno dei miei incontri preferiti. Edwards sciocca il mondo, chiude il sipario. Il pubblico urla, Birmigham piange lacrime di gioia, mentre Usman cade in un profondo incubo nigeriano.