Un saluto a tutti i lettori di Zona Wrestling da Giammarco Ibba che da Cagliari, ma col cuore all’Etihad Arena della Yas Island di Abu Dhabi, vi dà il benvenuto all’appuntamento numero 213 con UFC Corner, oggi nei vostri schermi in occasione di una delle più grandi card degli ultimi anni, UFC 280: Oliveira Vs Makhachev.
Women’s Flyweight bout: #1 Katlyn “The Blonde Fighter” Chookagian Vs #6 Manon “The Beast” Fiorot
L’opener femminile inizia con una fase di studio, durante la quale, le due atlete non tengono salde le gambe al tappeto, mostrando un rapido footwork e scambiando diversi calci, con l’americana che connette diversi Front e Leg Kicks, ai quali la Fiorot risponde con numerosi Oblique Kicks diretti alla gamba sinistra esposta dalla guardia ortodossa dell’avversaria, la quale dimostra di poter girare attorno all’avversaria mantenendo alta la pressione sul comparto di striking, riuscendo a connettere diversi colpi ed incassando saltuari colpi al viso della francese. Il secondo round si rivela sulla falsa riga del primo, con le due che, dopo una prima ripresa in leggero favore della Chookagian, mantengono un alto volume in cerca di vantaggio statistico e, come evidenziato dal team di commento, nessuna delle due cerca una finalizzazione, mentre vediamo un tremendo tentativo di Spinning Backfist di Katlyn, mentre termina la penultima ripresa, che ci porta dunque in una papabile situazione di pareggio su un 19-19. Siamo arrivati al terzo ed ultimo round, decisivo più che mai, in cui sembra che nessuna delle due abbia cambiato il gameplan, e questo terzo round si rivela addirittura più equilibrato degli altri due che, a discrezione dello spettatore, andrà probabilmente a favore della francese. Al termine di quello che, probabilmente, sarà un match deciso senza unanimità, il giudizio del sottoscritto è un 29-28 per la Fiorot.
Winner: Manon “The Beast” Fiorot (UD: 29-28; 29-28; 29-28).
Lightweight bout: #6 Beneil Dariush Vs #9 Mateusz “Gamer” Gamrot
Il match inizia con un immediato tentativo di takedown da parte del polacco prontamente difeso da Dariush ed i due, una volta arrivati al tappeto, danno vita ad un fantastico Scramble che non vede nessuno dei due prevalere, sebbene, in seguito, notiamo un sanguinamento dell’orecchio a cavolfiore di Gamrot, mentre notiamo un altro Scramble che vede Dariush tentare una delle sue Leg Locks, egregiamente difesa dall’europeo, il quale ottiene un altro takedown, dopo il quale Dariush sembra cercare addirittura una Crucifix position, salvo poi cercare una Kimura Lock e, dopo il passaggio in piedi, Gamrot cerca di controllare il range difendendosi dai Bangal Chagi del nativo iraniano, che si porta a casa il primo 10 del match. Inizia il secondo round e, mentre Dariush cerca sempre di mantenere l’incontro i piedi, The Gamer cerca ogni singolo spiraglio per il takedown, incassando per la seconda volta un Body Knee, ai quali Dariush risponde con diversi ganci al volto e Leg Kicks interni ad esterni, che porta a casa il secondo round, nonostante una pericolosa Kneebar che, con 10 secondi in più nella ripresa, avrebbe potuto porre fine allo scontro, finora con un opinabile 20-18 in favore di Beneil. Inizia la terza ed ultima ripresa, e Dariush si mostra ancora in vantaggio sul piano dello Striking, attorno al quale, finora, verte l’intera contesa, così Dariush connette un incredibile sinistro che manda a terra l’avversario, per poi difendersi saggiamente al tappeto, assicurandosi dunque la vittoria per decisione unanime.
Winner: Beneil Dariush (UD: 30-27; 30-27; 29-28).
Bantamweight bout: #1 Petr “No Mercy” Yan Vs #11 “Suga” Sean O’Malley
Inizia il match e Yan va immediatamente a cercare le gambe dell’avversario con Outside Leg kicks, ma si mostra, nonostante la minore durata dell’incontro, sempre un fighter estremamente razionale, andando a cercare le mancanze nel gameplan di Suga, che riesce anche a connettere dei Jabs da Southpaw, per poi difendere benissimo un takedown utilizzando saggiamente la gabbia, prima di connettere sempre colpi da mordi e fuggi, salvo poi, dopo un Oblique Kick, venir portato a terra con una Elevated Slam, ma Sean riesce, senza troppe difficoltà, a rialzarsi e portare a terra Petr Yan, portando, anche senza il ground control, a casa il dato; nonostante l’equilibrio mostrato durante tutti i 5 minuti, questo potrebbe essere considerato un round a favore di O’Malley, magari condizionato dal fattore sorpresa. Inizia il secondo round ed entrambi gli atleti vanno vicinissimi al knockdown in meno di un minuto dall’inizio, prima che l’incontro si sposti al tappeto, dove Yan domina grazie al ground control, per poi riportare a terra l’avversario grazie ad un ottimo Step-In Trip, al quale O’Malley risponde con ottime sequenze in piedi, salvo poi venir portato nuovamente a terra, che assicura il secondo round al russo, che potrebbe avergli consegnato sia una momentanea vittoria che un pareggio. Inizia il terzo round e si mostra anch’esso molto equilibrato, ma vediamo O’Malley connettere una grandissima ginocchiata ed un ancor più bell’Head Kick che aprono gravemente l’arcata sopraccigliare del russo, che perde ingenti dose di sangue; dopo un po’ di clinch, Suga torna all’attacco, venendo portato a terra più volte. Se dovessimo tener conto dei danni provocati, parleremmo di un upset in favore di O’Malley, ma la situazione è diversa e, probabilmente, le scorecards non daranno lustro alla performance di O’Malley.
Winner: “Suga” Sean O’Malley (UD: 29-28; 28-29; 29-28).
Io non so onestamente cosa dire. Non possiamo parlare di furto per un match tanto equilibrato, ma all’annuncio della decisione ho urlato più di quanto urlai alla vittoria per KO di Edwards su Usman.
UFC Bantamweight Championship bout: (C) Aljamain “The Funk Master” Sterling Vs #2 TJ Dillashaw
I due gallo si muovono subito velocissimamente ed, in modo particolare, notiamo il bellissimo footwork, subito bloccato dal wrestling di Sterling su un indifeso Dillashaw che più volte pensa alla resa per infortunio, che credo riguardi una delle spalle, venendo però soggiogato dal ground game dello stesso giamaicano che, la sera prima, ha esplicitamente detto all’avversario che non avrebbe neanche pensato al takedown; fortunatamente, Duane Ludwig riesce a rimettere temporaneamente a posto la spalla sinistra di Killashaw, il quale viene nuovamente portato a terra e, dopo esser uscito da un tentativo di D’Arce Choke, notiamo nuovamente la spalla fuori posto ed è così che, dopo un po’ di Ground And Pound, Sterling difende il titolo tramite TKO.
Winner and still UFC Bantamweight Champion: Aljamain “The Funk Master” Sterling (TKO: 3:44 – RD2).
UFC Lightweight Championship bout: #1 Charles “Do Bronx” Oliveira Vs #4 Islam Makhachev
Questo è probabilmente il match-up più interessante di quest’anno, nonché uno tra i più incerti, che si terrà in uno degli ambienti più ostici possibili, la casa di Charles Oliveira, i fischi del pubblico ed i pronostici a lui sfavorevoli; inizia il primo round ad alta intensità ed Islam colpisce subito Charles al mento con un buon gancio sinistro, per poi portarlo a terra, dove rischia di venir chiuso in una Triangle Choke, prima di risalire in piedi, dove Charles cerca a trova clinch a parete, venendo poi portato a terra con un Judo takedown vicino all’angolo daghestano, il cui atleta mantiene l’avversario al tappeto per l’intera seconda metà della ripresa, incassando un Upkick destro dell’(ex)campione, che perde il primo round. Inizia il secondo round ed il pressing è sempre alto, con Islam che porta l’avversario contro la parete dove mantiene il clinch, fallendo un trip ed, una volta che i due si stabiliscono al centro del ring, Islam manda a terra Charles Oliveira, per poi chiudere una strettissima Katagatame, che costringe Oliveira all’inaspettata resa, dandoci un nuovo campione dei pesi leggeri, a discapito di un irriconoscibile Charles Do Bronx.
Winner and NEW UFC Lightweight Champion: Islam Makhachev (SUB: 3:16 – RD2).
Performance Of The Night: Islam Makhachev.
Fight Of The Night: Petr “No Mercy” Yan Vs “Suga” Sean O’Malley.