Un saluto a tutti i lettori di Zona Wrestling da Giammarco Ibba che, da Cagliari, ma col cuore al Kaseya Center di Miami, vi dà il benvenuto all’appuntamento numero 220 di UFC Corner, sui vostri schermi in occasione di UFC 287: Pereira Vs Adesanya 2.
137lb Catchweight bout: Raul “El Nino Problema” Rosas Jr Vs Christian Rodriguez
Parte il match ed il diciottenne cerca immediatamente invano un takedown, a discapito del quale trova poi un leggero controllo a parete, dal quale nascono diversi scambi a terra, dove, dopo il primo minuto, Rosas Jr si dimostra mattatore assoluto della contesa, grazie ad un ground control che va ad estendersi fino al termine della prima ripresa, nettamente in suo favore nonostante il mezzo minuto di controllo in favore di Rodriguez; inizia il secondo round dove, invece, potremmo dire che è venuto a mostrarsi il rovescio della medaglia, con un Raul che, tentando di replicare le imprese del primo round, ottiene quasi un minuto di controllo a terra in cerca di una sottomissione che, in realtà, Rodriguez sfiora verso la fine della ripresa, quando, dopo un’ottima ginocchiata ed il passaggio di posizione, una volta chiusa la Body Scissor, cerca l’angolazione giusta per la RNC che, però, non arriva, ma porta comunque i due in situazione di pareggio. Terza ed ultima ripresa e trovo sia più opportuno fare un resoconto di ciò che non è andato oggi per il messicano: succube di un trattamento filo-Northcutt, è stato subito lanciato nella gabbia di squali quando ancora un timido pesce rosso nella divisione più complessa in UFC e, con enormi lacune in quanto a striking, è stato battuto in ciò in cui è migliore, semplicemente grazie all’esperienza di Christian Rodriguez, e diciamocelo: se non fosse per il mento gigantesco di Rosas, quella Rear Naked Choke sarebbe entrata una quindicina di volte.
Winner: Christian Rodriguez (UD: 29-28; 29-28; 29-28).
Welterweight bout: Kevin “The Trailblazer” Holland Vs Santiago “Argentin Dagger” Ponzinibbio
Inizia il match ed i due scambiano dinamicamente colpi in piedi e, mentre l’argentino gestisce bene la distanza, Holland chiude ottimi colpi al volto, cercando spesso e volentieri Side e Front Kicks, senza sfruttare, a mio parere, il suo ottimo vantaggio di reach grazie a degli ipotetici Jabs che gli permetterebbero di segnare il volto dell’avversario ed aumentare il volume dei colpi, che mai fa male nelle scorecards dei giudici, con Ponzinibbio che, invece, cerca più l’heymaker che, però, arriva con un gran Backfist di Holland che, tenuto fuori equilibrio con la gamba, si becca un manrovescio che lo manda a terra e, con 10 secondi in più sul timer, avrebbe segnato la sua fine, evitata dalla campanella. Inizia il secondo round particolarmente simile al primo, in cui Holland mantiene il centro, con la differenza che i due sembrano più disposti a scambiare nelle reciproche tasche, nonostante abbiano oramai la consapevolezza dei punti forti l’uno dell’altro. Siamo arrivati agli ultimi cinque minuti ed Holland svuota completamente la tanica di benzina lanciando contro l’argentino qualsiasi cosa nel suo arsenale, ma ecco il colpo finale, col Trailblazer che chiude la contesa sbattendo la faccia di Ponzanibbio a terra con un grandissimo Overhand sinistro.
Winner: Kevin “The Trailblazer” Holland (KO: 3:16 – RD3).
Bantamweight bout: #6 Rob Font Vs #12 Adrian Yanez
Inizia uno dei match più intriganti stilisticamente parlando, che mette a confronto due Strikers estremamente sottovalutati nella divisione dei pesi gallo UFC, pullulante di talenti come non mai; i due si danno scontro al centro e, mentre Font cerca di prendere le misure con degli 1-2, Yanez segna il suo volto coi suoi tipici ganci, ma ecco che con un Cross vediamo in Yanez un accenno di barcollo ed, una volta scorto l’odore di sangue, Font aggiunge all’ennesimo Jab un patentato montante destro, che spegne le luci del texano dopo qualche pugno a martello.
Winner: Rob Font (TKO: 2:57 – RD1).
Welterweight bout: #11 Jorge “Gamebred” Masvidal Vs #5 Gilbert “Durinho” Burns
Nella speranza Burns sacrifichi la sicura vittoria all’insegna del grappling, il match inizia con uno scambio in piedi, nel quale Masvidal mostra una guardia decisamente “meno thai” del solito, oltre alla tipica pazienza che l’ha sempre contraddistinto nei primi round, che come sappiamo l’ha reso il fighter con più sconfitte per decisione divisa nella storia della compagnia ed, al termine di una prima ripresa non troppo significativa, diamo il primo round al brasiliano. Inizia il secondo round e, dopo una perdita d’equilibrio, Gamebred viene portato a terra con una Slam dell’avversario, che opta per la tattica “Lay and Pray” tipica di certi wrestlers, mantenendo tale posizione per la quasi totalità del round, concluso con venti secondi di scambio in piedi, che segna definitivamente anche questi 5 minuti complessivamente in favore di Burns. Parte il terzo ed ultimo round e Jorge viene per ben due volte colpito da Overhand destri del brasiliano, che poi scende con un ottimo montante, per poi nuovamente cercare ed ottenere il takedown, stavolta a parete, per assicurarsi il 30-27 finale.
Winner: Gilbert “Durinho” Burns (UD: 30-27; 30-27; 29-28).
Dopo un match in suo totale sfavore, Jorge dice di non sentirsi più lo stesso quando sale sull’ottagono e , come prevedibile, appende i guantini al chiodo.
UFC Middleweight Championship bout: (C) Alex “Poatan” Pereira Vs #1 Israel “The Last Stylebender” Adesanya
È il rematch dell’anno: inizia il primo round ed i due stanno in piedi al centro dell’ottagono, dove scambiano rumorosi Leg Kicks, mostrando differenze nell’approcciarsi agli scambi soprattutto in quanto a guardia ed alla parte presa come obiettivo e, dopo cinque minuti all’insegna della responsabilità, possiamo assegnare il round a Pereira grazie alla gestione delle distanze; parte il secondo round ed il campione cerca subito di chiudere la distanza a parete col pressing che gli assicurò la cintura alla vita, ma vediamo che il neozelandese cerca anch’egli di gestire la distanza in modo da evitare le tipiche trappole che Poatan è bravo ad ottenere ed ecco che Izzy viene chiuso a parete, ma proprio quando Poatan scocca le frecce, Adesanya chiude due ottimi Overhand destri, spegnendo completamente le luci di Pereira.
Winner AND NEW UFC Middleweight Champion: Israel “The Last Stylebender” Adesanya (KO: 4:21 – RD2).
Performance Of The Night: Rob Font, Israel “The Last Stylebender” Adesanya.
Fight Of The Night: Kevin “The Trailblazer” Holland Vs Santiago “Argentine Dagger” Ponzinibbio.
PANORAMICA RECENSIONE | |
Voto PPV | |
SOMMARIO Un evento estremamente interessante, che offre non pochi spunti per il futuro di varie categorie prese oggi in considerazione: Holland si dimostra un ottimo gatekeeper, nel limbo della top 15, nella quale gli è più volte stato offerto un invito, sempre da fighter fin troppo rigorosi, con un posto liberato da Jorge Masvidal. Arriva anche il riscatto di Rob Font, con una prestazione magistrale che cementa il suo nome in top 10 tra i gallo, una divisione che dovrà aspettare Rosas Jr ancora per diversi anni, dopo il proverbiale reality check rifilatogli dal veterano Rodriguez. Sublime, infine, la prestazione di Adesanya che, lontano da cintura e walkout scenici, si è mostrato nelle vesti di un medio che sempre più si avvicina al nome di Anderson SIlva, lasciando Poatan d'innanzi al bivio "medi-massimi leggeri". | 3.5 PUNTEGGIO TOTALE |