Un saluto a tutti i lettori di Zona Wrestling da Giammarco Ibba che da Cagliari, ma col cuore alla Farmasi Arena di Rio De Janeiro in Brasile, vi dà il benvenuto all’appuntamento numero 234 di UFC Corner, oggi sui vostri schermi in occasione di UFC 301: Pantoja Vs Erceg “Il Ritorno del Re”.

Middleweight bout: #13 Paul “Bearjew” Craig Vs #14 Caio “The Natural” Borralho

Inizia il primo match della serata contornato dai classici cori di benvenuto della folla locale ai danni di un Craig che, attivo in piedi, cerca più volte di portare a terra l’incontro con diverse chiamate di guardia, ed i due portano a termine un round piuttosto equilibrato nonostante la palese superiorità di Borralho nella fase di striking che gli permette di connettere i propri colpi a distanza su un Craig che più volte lascia il mento alto e scoperto, probabilmente perdendo il primo 10-9. Parte il secondo round e Caio comincia a mettere colpi ben più significativi rispetto agli iniziali su uno scozzese che, dopo essere andato a terra per una ginocchiata saltata, viene rapidamente blitzato e mandato KO con un buon diretto sinistro quasi in corsa.

  • Winner: Caio “The Natural” Borralho (KO: 2:10 – RD2).

Middleweight bout: Michel “Demolidor” Pereira Vs Ihor “The Duelist” Potieria

Ha inizio il secondo incontro della main card e c’è la più incredibile prestazione che abbia mai visto, con Pereira che manda immediatamente a terra l’avversario e gli salta addosso con un rischiosissimo backflip, per poi chiuderlo in una letale ghigliottina ad alto angolo d’incisione che separa Potieria dalla propria coscienza, rivendicando il balletto dell’anno scorso fatto su Shogun.

Winner: Michel “Demolidor” Pereira (SUB: 0:54 – RD1).

Light Heavyweight bout: #10 Anthony “Lionheart” Smith Vs Vitor Petrino

Siamo dunque arrivati al terzo incontro della serata ed i due, per la prima volta dall’inizio della card, si studiano al centro dell’ottagono, ma ecco che Cuor di Leone mette completamente a tacere il pubblico con un’inaspettata ghigliottina, che toglie l’imbattibilità al brasiliano in soli 120 secondi, in una vittoria annunciata da un Bruce Buffer che proclama la “vittoria dell’imbattuto Vitor Petrino”, per poi chieder venia.

Winner: Anthony “Lionheart” Smith (SUB: 2:00 – RD1).

Bantamweight bout: #12 Jonathan “The Dragon” Martinez Vs “The King Of Rio” Jose Aldo Junior

Dopo una rapida partenza, eccoci quindi al co-main event della serata ed Aldo mette subito in mostra la miglior difesa da takedown: la sua che è sicuramente la migliore nella storia delle MMA. Due danno vita ad un round estremamente tecnico in cui i due non si sbilanciano troppo e non escono dai propri spazi, ma il primo 10-9 va ad Aldo. Parte il secondo round e si alzano nettamente i ritmi da ambo le parti, ammazzati subito da Jonathan che porta la leggenda e da cui viene separato per inattività nel clinch e non riuscendo mai ad imporre la propria tattica, sopraffatto da un Aldo più fresco che mai, che vince anche il secondo round. Siamo al terzo ed ultimo round e Martinez ha disperato bisogno di una finalizzazione che dimostra volere maggiormente rispetto alle due precedenti riprese, ma il re di Rio controlla agevolmente l’incontro andando a scuotere pericolosamente il giovane Martinez, portato e dominato anche a terra per concludere la contesa.

Winner: “The King of Rio” Jose Aldo Junior (UD: 30-27; 30-27; 30-27).

UFC Flyweight World Championship bout: (C) Alexandre “The Cannibal” Pantoja Vs #10 Steve “Astroboy” Erceg

Inizia il main event a tema Rocky titolato ed il campione si scatena immediatamente pressando un Erceg che riesce a controllare la tempesta e connettere diverse buone combinazioni di rientro, riuscendo poi a rialzarsi una volta portato a terra, in chiusura di un round chiaramente in favore dell’attuale detentore della cintura dei mosca, che purtroppo segna la fronte dello sfidante con una testata chiaramente involontaria. Inizia il secondo round e Pantoja, dopo brevi scambi in piedi, porta nuovamente a terra l’australiano che ribalta magistralmente la posizione, prima di mettere a segno ottimi colpi in piedi e riuscendo a difendere con un breve Scramble un altro tentativo di takedown del brasiliano, che continua ad incassare i colpi di uno sfidante che potrebbe aver appena portato la situazione in parità. Siamo al terzo round ed Erceg continua a mostrare un’ottima gestione delle distanze incontrando sempre il campione con delle gomitate nei suoi classici rush, con cui porta a sanguinare come un animale Pantoja, colpito con una splendida combo di elbow destro e gancio sinistro. Eccoci arrivati al primo championship round dove Erceg pare sfruttar bene la chiara situazione poco lucida di Pantoja, apparentemente ancora scosso dal colpo che ne ha segnato visibilmente il volto e stanco dopo 15 minuti ad alta intensità, chiudendo il round più chiaro della contesa, assegnato ad Erceg, che potrebbe benissimo aver portato nuovamente il match in parità, lasciando dunque tutto da decidere nell’ultima ripresa. Parte il quinto ed ultimo round e Steve commette, a mio avviso, un grosso errore nel tentare di portare al tappeto la contesa, con delle scelte nel quinto che potrebbero avergli costato l’opportunità delle vita.

Winner AND STILL UFC Flyweight World Champion: Alexandre “The Cannibal” Pantoja (UD: 49-46; 48-47; 48-47).

Performance Of The Night: Caio “The Natural” Borralho; Michel “Demolidor” Pereira, Anthony “Lionheart” Smith