Un saluto a tutti i lettori di Zona Wrestling da Giammarco Ibba che da Cagliari, ma col cuore al Prudential Center di Newark in New Jersey, vi dà il benvenuto all’appuntamento numero 235 con UFC Corner, oggi sui vostri schermi in occasione di UFC 302: Makhachev Vs Poirier.

Welterweight bout: Elizeu Zaleski “Capoeira” Dos Santos Vs Randy “Rude Boy” Brown

Inizia l’opener della serata che vede contrapposti due ottimi strikers in un ottimo scontro di stili sulla carta; il controllo del primo round è nelle mani di Brown che, sfruttando la differenza nel reach, lascia a distanza il brasiliano con Jabs, colpendolo con due eye pokes che, però, vengono incredibilmente ignorati dall’arbitro, al termine di una prima ripresa il cui 10-9 va al giamaicano. La musica del secondo round è del tutto diversa, con Elizeu che porta a terra la contesa e chiude Brown in una pericolosa RNC, lasciata andare dopo diversi secondi di stretta, dopo i quali Brown esplode e capovolge del tutto la situazione per chiudere i primi 10 minuti. Siamo all’ultimo round ed i due scambiano al centro dell’ottagono, quando Randy colpisce l’avversario con un’ottima ginocchiata e comincia a puntare sul Jab, prima di venir portato a parete e chiudere a terra un opener teoricamente in suo favore.

Winner: Randy “Rude Boy” Brown (UD: 29-28; 29-28; 29-28).

Nell’intervista post-vittoria, intelligentemente, chiama Geoff Neal, il matchup per ogni striker alto più facile nella divisione.

Welterweight bout: Niko “The Hybrid” Price Vs Alex “The Great White” Morono

Dopo ben 7 anni , ha inizio la rivincita tra i due veterani delle 170 libbre che si danno ad un breve scambio in piedi, prima che Price approfitti della perdita di equilibrio di Alex per provare a controllarlo a terra salvo finire per essere lui stesso a dover evadere con spettacolari scramble, per poi chiudere con pericolosi scambi in piedi che vedono entrambi a rischio al termine di una ripresa estremamente equilibrata; la seconda, invece, è nettamente in favore di Price che controlla la fase a terra e mette a segno i colpi più importanti in piedi, attirando più volte l’attenzione di Morono. Il livello tecnico nell’ultimo round scende sotto l’ottagono, con Price che non riesce a finalizzare un avversario perennemente in modalità autopilota dalla tanica vuota ed urlando alla fine come se i due si trovassero in un incontro senza esclusione di colpi.

Winner: Niko “The Hybrid” Price (UD: 29-28; 29-28; 29-28).

Middleweight bout: #15 Kevin “Trailblazer” Holland Vs Michał “Hussar” Oleksiejczuk 

I due iniziano con la quarta ingranata ed Hussar manda a terra Holland grazie anche al momento di sbilancio, ma ecco che Kevin si attacca al braccio dell’avversario come una piovra e glielo rompe in poco più di un minuto dall’inizio ed, ovviamente, salta la parete per salutare Donald Trump, sempre a bordo gabbia quando può.

Winner: Kevin “Trailblazer” Holland (SUB: 1:34 – RD1).

Middleweight bout: #1 Sean “Tarzan” Strickland Vs #7 Paulo “The Eraser” Costa

Inizia il co-main event della serata ed i due si studiano calpestando tutta l’area dell’ottagono e senza sbilanciarsi troppo, dando comunque un’infarinatura dei gameplan che hanno portato in previsione dell’incontro e, come facilmente prevedibile, è Strickland a mettere il pressing, portando a segno un’infinità di Front Kicks allo stomaco di Costa, che cede il primo vantaggio all’ex-campione che, come sempre, non si siede durante la pausa; parte il secondo round e l’andamento è simile a quello del primo, con la differenza che i colpi alla zona addominale di Costa cominciano ad accumularsi ed a pesare sul fiato di un Costa che sembra già particolarmente segnato dal pressing interminabile di Sean, fresco come una rosa ed in totale controllo della contesa. Siamo al terzo round e Tarzan compromette malamente la mobilità di Costa che accusa un check alla tibia destra e viene controllato per il resto della ripresa, che matematicamente lo obbliga a cercare una finalizzazione che, in realtà, per Borracinha non sembra esser mai stata lontana come in questo momento. Eccoci arrivati al primo championship round e vediamo Paulo accusare nuovamente e molto più visibilmente un check di Sean che continua a portare a spasso il brasiliano, che riesce a portare l’avversario anche in alcuni scambi nella tasca, ma perdendo anche il quarto round, con un disperato bisogno di chiudere entro i 5 minuti finali. Siamo all’ultimo round ed i due danno vita ad un round estremamente attivo, con Strickland che manda a terra Costa, per poi tentare un serie di calci frontali volanti.

Winner: Sean “Tarzan” Strickland (SD: 50-45; 49-46; 46-49).

È imbarazzante il modo in cui una commissione possa assegnare il patentino di giudice ad un uomo che assegna la bellezza di 4 round su 5 a Costa, che ha perso OGNI SINGOLO round dell’incontro.

UFC Lightweight World Championship bout: (C) Islam Makhachev Vs #4 Dustin “The Diamond” Poirier

Inizia lo stellare main event titolato ed Islam impone immediatamente la sua dominanza con un ottimo gancio per poi portare Dustin a terra con un Double Leg a parete e, dopo aver sfiorato la Kimura potenzialmente letale, chiude l’avversario in una strettissima Body Lock, chiudendo il round nella proverbiale “dominant fashion”, ponendo un continuo pericolo per lo sfidante; inizia il secondo round ed Islam tenta immediatamente il takedown, magistralmente difeso da Dustin che riesce a coordinare gli scambi in piedi connettendo dei buoni ganci e difendendo 3 su 4 atterramenti tentati dal russo lungo la ripresa, che potrebbe perfino essere in favore di Poirier, la cui corsa verso il titolo sembra ancora una ripida salita. Parte il terzo round ed Islam, dopo aver connesso una breve serie di buoni colpi, porta a terra Dustin che miracolosamente si rialza ed infiamma la contesa con un po’ di trash talking, scambiando in piedi fino alla fine di un terzo round in favore del campione. Eccoci arrivati al primo championship round e Dustin continua a difendere i takedown di Islam, che riporta da una gomitata di Poirier un profondissimo taglio sulla fronte dal quale sgorga sangue a dirotto quando ci avviciniamo agli ultimi minuti. Siamo sorprendentemente arrivati al quinto round e Dustin connette un buon gancio sinistro e sembra riuscire a difendere il Single Leg di un Makhachev che, approfittando del momento di ripristino di Dustin, gli si attacca come un avvoltoio e chiude la definitiva D’Arce Choke, che sancisce la fine della serata e trattiene ancora per un po’ la cintura tra le montagne daghestane.

Winner AND STILL UFC Lightweight World Champion: Islam Makhachev (SUB: 2:42 – RD5).

Performance Of The Night: Kevin “Trailblazer” Holland.

PANORAMICA RECENSIONE
Voto PPV