Clamorosi sviluppi riguardanti la rissa nel backstage di AEW All In la scorsa domenica a Londra. La AEW ha deciso di licenziare uno dei suoi wrestler più rappresentativi e discussi: CM Punk. Il comunicato pubblicato dalla AEW spiega che la decisione è stata confermata quest’oggi da CEO della compagnia Tony Khan.
Licenziamento per giusta causa
“La All Elite Wrestling (AEW) ha rescisso il contratto tra Phillip Brooks (CM Punk) per giusta causa, con effetto immediato. Il recesso è stato confermato oggi da Tony Khan, CEO, General Manager e Head of Creative della AEW.
Il licenziamento avviene dopo una settimana di investigazioni interne riguardanti un incidente occorso nel backstage ad AEW – All In London di domenica 27 agosto. In seguito alle indagini il comitato disciplinare della AEW, in successivo accordo con un consulente legale, ha unanimemente raccomandato a Tony Khan che il contratto di CM Punk andasse terminato per giusta causa”
Le parole di Tony Khan
Nel comunicato c’è spazio anche per una dichiarazione di Tony Khan: “Phil ha giocato un ruolo importante per la AEW e lo ringrazio per il suo contributo. Il licenziamento con giusta causa è una mia decisione e soltanto mia. Certamente avrei preferito non dover dare questa notizia, che potrebbe essere deludente per molti dei nostri fan. Ciò nonostante, sto prendendo questa decisione nel migliore interesse delle tante persone fantastiche che rendono possibile la AEW ogni giorno, i nostri talenti, lo staff, gli operatori sul campo e tanti altri i cui sforzi sono invisibili ma essenziali per portare ai nostri fan grandi show in televisione, nelle arene e negli stadi di tutto il mondo”.
Il licenziamento per giusta causa è una forma di licenziamento immediato, senza preavviso, che può essere effettuato dall’azienda in caso di comportamento gravemente lesivo degli interessi aziendali da parte del dipendente. Evidentemente la AEW deve aver ravvisato questi estremi nel comportamento di CM Punk nei confronti di Jack Perry, malgrado nelle prime ore dopo l’evento si parlasse di un comportamento più grave da parte dell’altra parte del dissidio avvenuto nel backstage di All In.