Spesso leggo lamentele riguardanti wrestler che perdono troppo frequentemente e le critiche son ben motivate: ognuno ha i suoi favoriti all’interno dello show e li si vorrebbe veder inseriti nelle storyline principale e ottenere le luci della ribalta. Ma le vittorie e sconfitte nello sport spettacolo della WWE hanno davvero così importanza? E a maggior ragione ne hanno per i comedy character?

Togliamo dalla discussione subito un concetto tanto caro agli haters del wrestling, ovvero la predeterminazione. Noi che mastichiamo più la disciplina dell’uomo medio che ai tempi ha visto giusto qualche puntata di Smackdown su Italia 1 sappiamo che salvo eccezioni se uno arriva nel main event in qualche modo se lo è guadagnato. Sia perché bravo a farsi amare o odiare a seconda del ruolo è raro che si conceda le parti più importanti dello show wrestler indifferenti al grande pubblico. Quindi sì, c’è merito nei wrestler che hanno successo nonostante facciano parte di un mondo dove i risultati sono predeterminati.

Ma cosa dire allora di quei wrestler che perdono il 99% delle volte e che in quasi ogni occasione interpretano personaggi dallo scarso acume con segmenti che farebbero vergognare le loro madri?

Ricollegandomi al discorso iniziale prendiamo l’esempio di Maverick. Nel main roster è stato spesso e volentieri protagonista di figuracce, sia come manager (ricordiamo l’incidente nei “Paesi Bassi” quando fiancheggiava i The Authors of Pain) che come wrestler (tutta la faida con R-Truth). In teoria uno come lui dovebbe essere considerato tra i peggiori del roster, invece soprattutto dalla cintura 24/7 in poi ha una visibilità che in molti si sognano. Spesso fa la figura del fesso, ma è un personaggio comedy fenomenale e funziona a meraviglia con quell’altro genio di R-Truth (senza dimenticare la bella moglie). Non rifiutando i segmenti più umilianti si è guadagnato la stima di Vince McMahon e oggi il suo contributo è importante per rendere più divertenti le puntate di Raw e Smackdown.

Un altro nome che mi sento di fare è quello di Mike Kanellis, umiliato spesso e volentieri dalla bella ma spietata Maria. Lui fa figure anche peggiori di Maverick, ma quanta visibilità sta ottenendo negli ultimi tempi? La vittoria del titolo 24/7 non mi ha stupito, il pubblico ogni volta che sente un insulto pesante della moglie al marito reagisce sempre meglio. Chi ha fatto grandi passi avanti nella recitazione è proprio Maria, che una dozzina di anni fa già bellissima ben interpretava la ragazza ingenuotta, ma ora da consorte crudele sta dimostrandosi una heel magnifica.

Guardando al passato più o meno recente la 3 Men Band ha fatto sopravvivere all’intero del roster wrestler che anni dopo sono stati premiati come Slater (l’unico rimasto comedy) campione di coppia, Mahal del mondo e McIntyre che lo diventerà senz’altro. Oppure c’è anche il caso di Hawkins che non facendo altro che perdere alla fine ha avuto il suo momento di gloria nientemeno che a Wrestlemania. Un ottimo altro esempio è stato Santino, un wrestler che dopo il magico esordio sembrava prossimo al licenziamento, ma accettando tutto quello che gli è stato proposto (e accettare di diventare Santina non è da tutti) oggi è uno che dal punto di vista comedy ha segnato un’epoca WWE, reinventandosi ogni volta e non stufando mai. Uno come Colin Delaney poteva essere un jobber da una botta (in testa) e via, invece per vari mesi si è ritagliato il suo spazio con il pubblico che ha empatizzato molto con lui, così come si può fare un discorso simile per uno che ha ottenuto anche di più come l’altro esperto in figuracce qual è James Ellsworth.

Certo il sacrificio non viene sempre ricompensato. Penso ad esempio a Brodus Clay che da quando è entrato in modalità Funkosaurus non ha ottenuto molto, ma se fosse stato il generico monster heel WWE siete sicuri avrebbe lasciato il segno?

Insomma, credo che nel wrestling WWE la figura del perdente e/o di chi prende parte a scene imbarazzanti non sia così terribile da dover interpretare, al contrario è una grande occasione che senza esagerare spesso ha aperto porte verso migliori opportunità. Può essere la chiave per entrare nel cuore del pubblico ancor più che un insieme di vittorie.

Sergedge – EH4L