Questo non è il solito editoriale sul wrestling in Italia, ma un modo per celebrare un compleanno. L'ASCA infatti compie un anno ed il prossimo 13 dicembre ad Almenno San Bartolomeo darà vita ad uno show carico di dinamite ("Happy Birthday To Us") dove il meglio del wrestliing italiano sarà rappresentato in una sequenza di match da antologia.

Stiamo parlando di un promotion germogliata col criterio di fondere il meglio del wrestling europeo con alcuni regular di alto livello in Italia. Per capirci: nel corso di quest'anno sono passati dalle nostra parti superstar del calibro di Tommy End, Jack Gallagher, Dave Mastiff, Robbie X e Trent Seven. E molti altri arriveranno in questo 2015 alle porte che, se collegato ad una sana collaborazione tra fans di wrestling, potrebbe rappresentare la svolta del Bel Paese italico.

I primi match annunciati sono 4: Doblone vs Kyo Kazama, Extreme Panther vs Veleno, un Contender's Match valido per il titolo nazionale ICW tra OGM e Lupo, e un Fans Brings The Weapon dove il pubblico potrà essere protagonista servendo ai contendenti gli strumenti per vincere. Tanta carne al fuoco che ho deciso di farvi spiegare meglio da Andrea Tagliabue, il fondatore del gruppo Indyvidui Italiani e una delle tre anime dell'ASCA. Allacciate le cinture e buona lettura!

Partiamo dal principio: quando nasce l'ASCA, e perché?

Ci sono almeno due momenti in cui è nata l'ASCA. Il primo è quello in cui io e Silvio Saccomanno ci siamo visti per la seconda volta. Io e Michele (Meardi, nda) già ci conoscevamo e volevamo organizzare uno show con atleti europei e italiani, ma per far passare quest'idea nella realtà ci serviva almeno un terzo investitore. Il giorno in cui io e Silvio ci siamo visti, è uscito fuori il discorso AWL, gli parlai di quel che Flavio Pantaleo aveva combinato nei pochissimi mesi di esistenza della federazione, degli atleti che aveva allenato, delle esperienze che aveva fatto in Germania con il Westside Dojo (il dojo della WXW)…. si esaltò tantissimo, ed il terzo investitore è saltato fuori in quel momento (lui, appunto), e con esso anche un'ipotetica data per organizzare lo show. Quanto alla venuta alla luce vera e propria, il giorno fu quello del 28 dicembre 2012 quando Johnny Gargano venne annunciato ad uno show SWE che si sarebbe tenuto ad aprile. Quell'annuncio mi diede l'immagine precisa del fatto che tra quello che sognavo di fare e tra quello che potevo fare non c'era NESSUNA BARRIERA IN MEZZO. Perchè se ce la facevano gli inglesi, non c'era nessuna ragione per cui non ce la dovessimo fare anche noi. Da lì tutto si mosse velocemente… trovammo la location per lo show, spostammo il ring, cominciammo a mettere via i soldi… e da settembre in poi si passò all'organizzazione della Super 8 Cup.

Come può crescere questo progetto?

Penso che a livello di proposizione di buon wrestling e buoni nomi abbiamo già dato, le direzioni verso le quali siamo maggiormente interessati a crescere sono le seguenti: a) radicarci in un territorio, aumentando il numero di spettacoli annuali, facendo fare esperienza ai nostri interni, e contribuendo alla crescita di una scena fornendo un numero maggiore di occasioni ai tifosi di vedere del buon wrestling dal vivo, e ai wrestler di potersi esibire in spettacoli orientati prevalentemente all'in-ring wrestling anziché all'intrattenimento Questo obiettivo vorremmo raggiungerlo proponendo degli spettacoli contraddistinti dalla presenza di soli wrestler italiani, così come avverrà ad ASCA “Happy Birthday to Us”; b) costruirci un pubblico fisso di veri appassionati di wrestling, in modo tale da poter così cominciare la strada che porti alla creazione di una compagnia italiana che proponga indy wrestling alla maniera delle federazioni americane ed europee.  Quanto al punto a) uno degli obiettivi collaterali è quello di abbattere le barriere che separano le varie compagnie, in modo da poter utilizzare i migliori atleti del luogo in cui ci stanzieremo, indipendentemente dalla federazione di appartenenza. Quanto al punto b) invece, credo sia necessario specificare che questi show tutti italiani che vorremmo organizzare non andranno a sostituirsi ai big show, come la Super 8 Cup o Ready to Start, ma soltanto ad affiancarsi ad essi.

A breve festeggiate un anno dopo due show importanti. Cosa vi è rimasto di quelle due esperienze?

Mi era più facile rispondere a cosa NON ci è rimasto: soldi nel portafoglio (ride..).
A livello più pratico sono rimasti dei rapporti con wrestler italiani ed internazionali, delle conoscenze dell'ambiente che prima nemmeno ci sognavamo di avere. Attraverso questi due show ho praticamente imparato come si filma un evento di wrestling, dove piazzare le telecamere, quali sono i punti di vista che ti permettono di apprezzare al meglio una determinata manovra.. Abbiamo imparato anche come ottimizzare la presenza degli atleti, in particolare degli stranieri, con soluzioni di booking originali inventate proprio nel fronteggiare i vari problemi che si creavano. Se ti dovessi rispondere in maniera sintetica a questa domanda quindi, direi che quel che è rimasto principalmente a me, è un bagaglio di… cose imparate. Ma ne rimangono tantissime da imparare ancora. Come ad esempio interfacciarsi con la zona nella quale vai ad operare. Come far si che gli atleti si esprimano al meglio sul ring. C'è da capire ad esempio con quale genere di atleta si interfaccia meglio un wrestler volante, che non è necessariamente un altro wrestler volante. C'è da capire come le differenze di peso tra due atleti possano permettere ai medesimi di fare più cose. Veramente, la quantità di informazioni da imparare in questo campo è gigantesca…

Spesso quello che manca in buona parte agli show è il grande pubblico. Cosa pensi manchi a livello di comunicazione? 

A livello di comunicazione manca proprio la comunicazione. Non esiste in Italia fondamentalmente nessuna struttura comunicativa che si occupi di promuovere il wrestling in Italia. E non sto parlando dello stato, delle istituzioni, dei giornali che non aiutano, sto parlando proprio dei fan, perchè il problema, a mio modo di vedere, sono proprio gli appassionati. A livello di wrestling, l'Italia è una colonia della WWE. E chi colonizza, non ha nessun interesse alla crescita della colonia. Faccio un esempio: sono andato anche io alla data WWE a Milano per accompagnare un ragazzo di 16 anni che non aveva nessuno con cui andare. In Italia, le persone non hanno mai né tempo né soldi per niente. Eppure il palazzetto era pieno. Ed era pieno di persone che arrivavano da ogni parte d'Italia… isole comprese. Ho calcolato le persone presenti allo show, quanto avevano speso tra biglietti, cibo, viaggio, alberghi, eventuale merchandising… ed è venuta una cifra con cui si possono fare fondamentalmente tre cose, tutte insieme: potenziare le infrastrutture del wrestling in Italia. Il principale problema in Italia è che ci sono pochi ring sul territorio, il che rende impossibile un allenamento costante  per chiunque;  si possono comprare abbastanza ring da far sì che ce ne sia uno in ogni città italiana. Poi si potrebbe far conoscere il wrestling di qualità organizzando eventi con i migliori atleti italiani ed europei, un po' come cerchiamo di fare noi con i big show ASCA. Con i soldi spesi dai fan WWE per andare ad Assago si potrebbero fare 150 show modello Super 8 Cup, per dire. Uno per ogni città italiana sopra i 50mila abitanti, 3 alla settimana, se li spalmiamo su un anno… quindi ogni weekend, uno al nord, uno al centro e uno al sud, isole comprese. Vuol dire che fondamentalmente chiunque, in qualunque parte d'Italia, avrebbe la possibilità di vedersi dell'indy wrestling di qualità vicino a casa, almeno una volta. E magari decidere di diventare anche lui wrestler. Quindi si può far conoscere l'Italia, a livello di wrestling, nel mondo. Prenderei i 24 wrestler indipendenti più forti del mondo (americani, europei o giapponesi non fa differenza… i 24 migliori). Li terrei nella stessa zona per due mesi, per registrare 50 weekly ppv, da mandare poi in onda uno alla settimana. Il roster migliore del mondo, per produrre i migliori show del mondo. In questo modo l'Italia diventerebbe, per tutti i wrestler indipendenti una sorta di mecca, un polo d'attrazione alla stessa maniera in cui ora come ora lo sono le major giapponesi. Ora, se una cosa del genere dovesse accadere, penso che la scena italiana farebbe un balzo in avanti enorme. Non saremmo più la colonia di una federazione straniera, in breve diventeremmo noi i colonizzatori, la nazione del wrestling, un polo d'attrazione per chiunque. 

Hai spiegato molto bene come avviene la costruzione di uno show dal vostro punto di vista. I wrestlers impiegati come vi hanno aiutato? Cosa vi hanno consigliato? E a proposito di interfaccia: tra i match proposti, quale è stato quello più difficile da portare a compimento?

Nel primo show Trent Seven ci ha modificato i minutaggi di tutti i match e ci ha spiegato perchè secondo lui erano da modificare. Nell'ultimo show di Ready To Start, dovendo affrontare la presenza di due infortuni, Damian Dunne e Morgan Webster hanno praticamente riscritto la finale della WIT Cup, proponendo varie idee, e alla fine Mirko Canesi (l'incaricato di gestire queste modificazioni a Ready to Start) ha selezionato quella che preferiva. Nel viaggio di ritorno dalla Super8Cup, ho avuto una lunga discussione con Trent Seven relativamente a come si componga lo show ideale (tanti match o pochi match? Main event potente o di intrattenimento? Opening veloce o opening potente?) nel quale non ho modificato granchè le mie idee, ma ho sicuramente acquisito una nuova prospettiva.

Sempre per la comunicazione: a parte quello che possono fare i fans, non pensi che il difetto possa essere dei promoter? Per dire: l'Asca non ha un sito proprio ma solo una pagina su face. Alcune fed italiane o paventano la presenza farlocca di atleti ex WWE o fanno in modo che si parli di loro per le restrizioni che mettono nelle interviste o nei comunicati o nell'atteggiamento da prime donne….

Io ero un fan fino a meno di 12 mesi fa e ora sono un promoter. Questo per dire che il promoter non è una categoria che abbia un qualche peso nel wrestling italiano. Se ci sono fan attivi nel wrestling italiano, acquirenti, giro di informazioni, crescita di conoscenze da parte di chi se ne occupa, molti che prima erano solo fan considereranno conveniente investire soldi e tempo nel wrestling, diventando promoter, e tra questi alcuni diventeranno bravi promoter, e andranno a sostituire quelli meno capaci. Il livello delle promotion è una conseguenza del peso che i fan danno al wrestling, non il contrario. Gli atteggiamenti poco professionali e poco business oriented, sono conseguenza del fatto che un business non c'è… non appena l'opportunità di un business ci sarà, chi non saprà essere professionale verrà inevitabilmente superato e sostituito da chi invece saprà esserlo

Chi sono gli ASCA original del roster? Cos'ha di diverso questo show celebrativo rispetto agli altri?

Gli ASCA Original sono di fatto i primi wrestler in Italia che hanno dato fiducia a me, Silvio e Michele. Al momento di mettere su il nostro primo show, per noi che eravamo completamente nuovi nell'ambiente, il primo ostacolo da abbattere è stato quello dell'ottenere la fiducia degli atleti italiani stessi. Fortuna vuole che Iceman Flavio Pantaleo e Kyo Kazama per motivi di amicizia diretta, e Great Requiem per motivi di conoscenza indiretta (è stato Kyo Kazama a farcelo conoscere) già si fidavano di noi, per questo motivo potevamo contare subito su di loro. Questi sono gli ASCA original a livello di wrestler. A livello di Management… Matteo Di Fina era la voce dell'AWL, ed ha continuato ad esserlo anche per l'ASCA.
Al momento di “inventarci” questo show, pensavamo a come un evento di wrestling potesse somigliare ad un normale compleanno. Il compleanno è tra amici, il compleanno… ad un compleanno non sai bene cosa succede, tutto viene abbastanza naturale, ci si ritrova nello stesso posto tra amici e quel che succede succede! Ecco… questo è lo spirito che cerchiamo di far trasparire sia nell'evento, sia nella sua costruzione. Se c'era qualche atleta che per qualche motivo ci interessava coinvolgere, qualche sorpresa dell'ultima ora…. abbiamo quasi sempre deciso di aggiungerlo alla card. Che così si è costruita sotto i nostri occhi, quasi senza che avessimo bene in mente dove stavamo andando…. Quanto allo spirito dell'evento, la gratuità del medesimo è figlia del fatto che, in questo caso, siamo noi a regalare ai fan uno spettacolo, per qualche strano motivo in qualità di festeggiati siamo noi a fare il regalo.  Sarà un grande spettacolo, gli atleti italiani sono preparatissimi, nel corso di quest'anno di vita dell'ASCA sono stati proprio i wrestler italiani stessi a sorprenderci e vincere la nostra stessa diffidenza.

Hai detto che c'è la volontà di proporre maggiori show all'anno. Vorrete proporre una attrattiva per atleti europei che interagiscano e facciano crescere quelli italiani?

Non immediatamente. Tutto nasce semplicemente dal fatto che ho visto gli original ASCA migliorare moltissimo nel corso degli show. Come pulizia nell'esecuzione, come maturità nell'affrontare un match, come capacità di portare avanti una contesa, e soprattutto l'interazione con il pubblico. Così come loro si sono fidati di noi all'inizio, penso che noi dobbiamo in qualche modo ricambiare questa fiducia permettendogli di migliorare attraverso il combattere sempre più incontri. Gli atleti ICW, ad esempio, sono già in continuo allenamento, combattono con grande regolarità. Anche i wrestler di altre federazioni, come WIVA o TCW, godono di questo beneficio. I nostri tre original no. Inevitabilmente, l'unica soluzione è quella di aumentare noi il numero dei nostri show. In questi show comunque, la presenza di atleti stranieri, al momento, non è contemplata. Altri sono gli obiettivi che mi piacerebbe raggiungere prima. Ad esempio, quello di attrarre un pubblico fisso di appassionati, che conoscano gli atleti, seguano eventuali rivalità, interagiscano magari anche a livello personale… inoltre, mi piacerebbe che la federazione risultasse attraente per alcuni freelancer sparsi per l'Italia, dando ad essi la possibilità di combattere con ancora maggiore costanza.

Per il 2015 è prevista l'assegnazione di una cintura? Come cambia la visione di una promotion con o senza un campione?

Nel 2015 ci sarà la terza edizione della Super 8 Cup, l'attenzione è focalizzata su quello. Se introdurremo o meno una cintura, in futuro, dipenderà dalla risposta del pubblico. Quanto all'altra domanda, direi che se hai una cintura diventa più facile scegliere cosa mettere in palio nei main event. Altre grosse modifiche non ci saranno, abbiamo un'idea precisa di cosa ASCA dovrà essere. La presenza o meno di una cintura non cambierà granchè le cose, risulterà solamente un aiuto per costruire delle rivalità, tornei o mini-tornei. Un grosso aiuto, non lo nego, ma non è un elemento che stravolga la nostra proposta. I match e la qualità dei match verranno sempre prima di tutto.

In questo momento c'è una discreta attrattiva tv per il wrestling. Pensi che uno show italiano, trattato con intelligenza, possa essere proposto in tv? Ricordo che la NWE e la EPW hanno avuto degli show-tapings. L'ASCA potrebbe creare uno show del genere anche se solo sul web?

Secondo me la televisione è perfetta per fare due cose: raccontare storie e fare pubblicità. Quindi, fondamentalmente, se applichiamo il modo in cui la televisione tratta i contenuti ai wrestling, penso che un programma ideale sia fatto di music video e hype video generici (quei promo bellissimi che si vedono in WWE per intenderci, ma magari più incentrati verso l'azione) mescolati al racconto, di rivalità, con interviste e sintesi di incontri. Il format televisivo ideale per una federazione italiana di wrestling è una striscia di 10 minuti massimo alla settimana. Pubblicità di uno o più show prossimi venturi, qualche music video per presentare gli atleti coinvolti, qualche intervista.Su Youtube o DailyMotion puoi proporre integralmente quello che vuoi, non è necessario “adattare” niente rispetto alla tv. Non sono necessarie scenografie o amenità simili… chi ti segue è perchè ti conosce, non perchè sei su qualche palinsesto e quindi a quella data ora lì accendi il televisore e ops, te lo trovi davanti dato che su questi siti NON ci sono palinsesti. Continueremo ad usare YouTube come stiamo facendo ora, per proporre i nostri incontri integralmente, e più eventi faremo, più incontri potremo postare su youtube.

Quali sono gli atleti tra quelli portati ad averti sorpreso di più sul ring e fuori dal ring? Quali quelli che vorresti e potresti avere in uno show?

Trent Seven e Damian Dunne senza alcun dubbio. Per il semplice fatto che PRIMA di chiamarli, avevamo visto pochissimo di loro. Per Trent, giusto un match con MK, i due incontri in CZW (che erano però poco rivelatori del suo valore) e infine la contesa con Eddie Edwards, che fu decisiva nella scelta a suo favore. Damian invece, l'abbiamo contattato poco prima della sua definitiva esplosione. Avevamo visto un suo solo match, in Attack Pro, dove le prendeva e basta. Fu Silvio a vedere qualcosa in lui e onestamente non so nemmeno bene cosa. Fatto sta che lo vide, e quel che vide fu un fenomeno, forse l'atleta che più è migliorato al mondo nel corso del 2014. E' estremamente duttile, polivalente, adatto a tantissimo avversari, schivo, ma capacissimo di interfacciarsi con il pubblico… però a shockarci davvero sono stati gli italiani. I nostri Kyo Kazama e Iceman, che non pensavo né potessero essere già all'altezza di sfide internazionali dopo due anni e mezzo senza combattere, né che avessero queste qualità… l'enorme fantasia di Kyo, che praticamente sa fare tutto! E le enormi capacità di concentrazione e di scacciare la tensione che ha Iceman, quando sale sul ring non sbaglia veramente niente. Un Charlie Kid così strong styler, col fisico che si ritrova, può fare tantissima strada se gli si propongono avversari di quel tipo (alla Trent Seven, alla Big Van Walter…), tirare fuori dei veri e propri dream match. Gli atleti ICW sono una garanzia, era solo che io fondamentalmente ancora non me ne rendevo conto. Ho sempre bisogno di vedere le cose coi miei occhi, prima, e di viverle sulla mia pelle, per poterci credere per davvero. Chi mi ha sorpreso più fuori dal ring.. .Gallagher, per come si trasforma in compagnia; Seven e End, perchè si caricano sulle spalle il valore dell'intero show, e fanno proposte, danno consigli.

Dove e come si possono reperire i precedenti show della fed?

Due sono le vie possibili, ma dico solo quella che le comprende entrambe, che si fa prima. Da pochissimi giorni abbiamo aperto il gruppo ufficiale dell'ASCA Lo potete trovare a questo indirizzo: https://www.facebook.com/groups/1505346029737072/ o semplicemente cercando ASCA Wrestling su facebook, dato che è un gruppo pubblico. All'interno di questo gruppo troverete le notizie. Troverete i fan e potrete discutere dell'ASCA. E troverete dei documenti contenenti varie cose (informazioni sugli show futuri e i risultati di quelli vecchi), ed in particolare uno che contiene TUTTI i nostri match, show per show.

Credi che, soldi e possibilità a parte, si possa proporre l'ASCA sul modello delle fed inglesi tipo Progress e PCW con molti regular e qualche guest europeo o americano?

E' sicuramente un punto a cui vorrei arrivare, ma non è lo step definitivo. Probabilmente non se n'è ancora accorto nessuno, ma la tanto imponente e prepotente crescita del wrestling di questi ultimi 4 anni, è sostanzialmente giunta al capolinea. Nei prossimi anni probabilmente vedremo federazioni come la RevPro e la PROGRESS crescere ancora un po' per numero di spettatori, ma la fase di crescita è sostanzialmente terminata. Come mai questo? Sostanzialmente perchè chi gestisce le promotion britanniche non sa più dove andare. I passi in avanti negli ultimi anni sono stati così tanti, impetuosi e veloci, che ora saltano finalmente all'occhio i limiti concettuali. Quindi, sarà importante per noi, dato che in Italia questo modello di show non è ancora stato raggiunto, il semplice riuscire a fare chiamate sempre intelligenti. Non semplicemente a chiamare lo straniero perchè è straniero, o perchè chiama più persone, o perchè migliora la qualità dello show.. Serve che lo straniero dia veramente un contributo unico ed irripetibile alla crescita del movimento italiano. Ora che la nazione regina in Europa è ferma, e che la Germania pensa fondamentalmente solo all'interno dei propri confini, la crescita della scena europea è principalmente sulle nostre italianissime spalle.

 

(Lo show "Happy Birthday to Us" avverrà sabato 13 dicembre dalle 20.30 a Almenno San Bartolomeo (Bergamo) in via Piusano 2. E' gratis, c'è del buon wrestling e ci si diverte. Se siete da quelle parti non mancate!)

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.