Purtroppo, Sami Zayn è stato privato della sua cintura intercontinentale: a causa di una sua decisione personale, The Underdog From The Underground si è ritrovato impossibilitato a difendere la propria corona. Per questo, la WWE ha deciso di organizzare un torneo per riassegnare il titolo resosi vacante negli scorsi giorni, competizione che ha preso il via venerdì scorso: infatti, nel corso dell’ultimo episodio di Smackdown, si sono svolti due incontri della prima fase ad eliminazione diretta, ovvero Daniel Bryan vs Drew Gulak e King Corbin vs Elias.
Match che sono stati vinti rispettivamente da The American Dragon e The Drifter, con quest’ultimo che ha quindi sancito l’ennesimo fallimento dell’ex GM di Raw. Eppure, fino a qualche mese fa, la situazione si presentava drasticamente diversa.
Sia chiaro, con questo non voglio dire che Baron Corbin sia uno dei preferiti del WWE Universe, ma, quanto meno, il vincitore dell’ultimo King Of The Ring era visto dal pubblico come un nome credibile per poter occupare le zone più alte della card del roster blu. Alla fine dei conti, per quanto questa rivalità non sia stata tra le migliori della storia della federazione, fino a qualche mese fa parlavamo di un Corbin che dava del filo da torcere ad un certo Roman Reigns!. Insomma, non il primo che passava di lì per caso!
Ma, dopo diversi mesi passati a proporre il nome dell’ex Constable come uno degli atleti di punta dello show del venerdì sera, la tendenza si è invertita: non solo The Lone Wolf ha perso in più di un’occasione contro The Big Dog, uscendo con le ossa fin troppo rotte dalla faida, ma a peggiorare ulteriormente la situazione ci ha pensato il nuovo feud con Elias, che ha fatto sprofondare Corbin in un oblio colmo di delusione e fallimenti. In primo luogo, infatti, il King Of The Ring ha perso in un match tutt’altro che memorabile con il chitarrista a Wrestlemania 36, per poi fallire l’occasione di guadagnarsi nuovamente la valigetta del Money In The Bank, e, per concludere, come già detto in precedenza, è stato eliminato prematuramente dal torneo sopracitato.
Ma soffermiamoci sulla sconfitta di venerdì scorso: dal mio punto di vista, la decisione di eliminare dalla competizione così presto Baron Corbin è senza ombra di dubbio sbagliata. Anzi, fosse stato per me, avrei scelto proprio quest’ultimo come nuovo Intercontinental Champion, puntando a ricreare la credibilità del suo personaggio partendo da un titolo minore.
Allo stesso tempo, però, non sono da dimenticare le candidature di altri wrestler di un certo calibro: su tutti, mi viene da pensare a Daniel Bryan, il quale ha lasciato intendere di desiderare molto un nuovo regno da campione intercontinentale a seguito del suo match con Drew Gulak. Nonostante ciò, il leader dello Yes Movement avrebbe potuto attendere il suo momento di gloria per qualche mese in più, lasciando momentaneamente il palcoscenico a King Corbin. Per l’appunto, magari dopo qualche incontro per il titolo di transizione contro Elias, la federazione avrebbe potuto costruire uno scontro per Summerslam tra The Lone Wolf e l’ex campione del mondo, così da poter incoronare Bryan nuovo campione in uno scenario più importante.
Alla fine dei conti, una situazione del genere avrebbe fatto comodo a tutti: non solo The American Dragon avrebbe avuto la possibilità di godersi un momento del genere in uno dei ppv più importanti di tutto l’anno, ma, allo stesso tempo, la WWE si sarebbe ritrovata un atleta come King Corbin rinvigorito dopo un regno da campione secondario, tornando a vestire i panni del possibile sfidante di transizione allo Universal Championship.
Soprattutto in un periodo così difficile, la compagnia avrebbe potuto giovare di un ipotetico sfidante in più alla cintura universale, ma, purtroppo, questa ipotesi non è stata presa in considerazione dai writer. Anziché optare per questa soluzione, è stata invece presa la decisione di proseguire la noiosa rivalità tra Elias e l’ex wrestler di NXT, non aggiungendo nulla che possa creare anche solo un minimo di interesse nel WWE Universe.
Insomma, questo è un periodo particolarmente difficile per il re, quindi per ricostruire il proprio regno servirà una svolta da sviluppare nel breve termine. Altrimenti, lo scacco matto è dietro l’angolo!