È passato un po’ sotto traccia uno di quei tornei che fino a pochi anni fa era uno dei più attesi dell’anno. Merito della precedente gestione della Progress che creò il Super Strong Style, una competizione dove i maggiori contendenti britannici e mondiali si sfidavano in incontri ad eliminazione diretta, fornendo degli incroci mai visti prima. Tre giorni, quindici match e nel mezzo un po’ di fantasia.
Oggi la situazione è un po’ diversa, ma il fascino è rimasto. Nella tre giorni di quest’anno lo show ha fatto registrare il tutto esaurito, più per il blasone del torneo che per gli atleti coinvolti. Con lo sfilacciamento creato dalla collaborazione con la WWE e con l’avvento di MeToo e di una pandemia mondiale, gli atleti di oggi sono diversi e molto meno impattanti del passato. Ma qualcosa di buono si è visto.
Chris Ridgeway ha vinto il torneo facendo i conti col percorso più difficile mai visto per un contendente di questa specialità. Peraltro un successo calzante, visto che il ragazzo rappresenta uno degli ultimi pilastri dello Strong Style made in UK. Ha superato via via avversari di peso: Dean Allmark al primo turno, Charlie Dempsey ai quarti, l’ex campione assoluto Gene Munny in semifinale e la nemesi Warren Banks in finale, conquistando anche il titolo assoluto della compagnia. Tre serate praticamente perfette per quello che è il successore più adatto di Cara Noir.
Cara Noir, appunto. Invischiato una storyline col nuovo host Simon Miller, ha perso tutto nel giro di pochi mesi. Prima il titolo assoluto, poi la fiducia in se stesso e infine persino la sua presenza in Progress. Nella seconda serata ha perduto un I Quit Match contro Spike Trivet in un terreno più congeniale al suo avversario. Per stipulazione il perdente deve lasciare la Progress. Probabilmente lo rivedremo a NXT UK.
Altre pillole? Il talentino Luke Jacobs ha dimostrato di avere tanta strada da fare, in un futuro che è suo ma deve crescere in fretta. Buona la vittoria su Axel Tischer e la conferma della cintura Atlas, ma serve qualcosa di più. Sono e saranno invece una garanzia i Sunshine Machine (TK Cooper e Chuck Mambo) nella categoria di coppia, dove faticano ad uscire fuori team rilevanti.