Benvenuti amici e buona Pasquetta, anche se questa giornata non sa per niente di ‘festa’ ma noi di ZW comunque non ci fermiamo, anzi, la vostra Desil (un giorno la smetterò di parlare di me in terza persona, lo giuro :D) è qui con voi per concludere la trilogia, se così possiamo definirla, riguardante la giovane storia del roster britannico e dei suoi campioni e oggi siamo arrivati al titolo più importante in casa UK: il titolo maschile!
Titolo conosciuto fino al 16 Gennaio 2020 come WWE United Kingdom Championship e poi semplicemente, in maniera più abbreviata, NXT UK Championship; così come lo conosciamo attualmente
La struttura della cintura è molto simile a quella del WWE Championship. La principale differenza sta nella placca centrale, dove è inserito il simbolo dello Stemma reale del Regno Unito, con al centro uno scudo rosso con il logo di NXT; è inoltre presente la scritta United Kingdom Champion al di sotto di esso.
Così come per le altre due cinture analizzate precedentemente, anche in questo caso la storia è breve: il primo campione, ricorderete in molti, forse, è stato Tyler Bate, sconfiggendo alla fine di un lungo torneo un certo Pete Dunne il 15 Gennaio del 2017.
Ma si sa, ci sono sempre i corsi e i ricorsi storici (che in UK evidentemente piaceranno tanto) e così com’è avvenuto per il titolo femminile tra le prime due campionesse, è successo anche qui.. Dopo ben 125, infatti, Bate è costretto a rinunciare al suo titolo proprio contro il Bruiserweight, cioè proprio contro colui che aveva sconfitto per qualificarsi campione.
Dunne si dimostra subito un’ottimo campione, difendendo il suo titolo anche contro i migliori, senza perderlo per 685 giorni: il 5 Aprile 2019 al takeover di NXT a New York il Bruiserweight perde la sua corona, colui che ha avuto l’onore e anche le capacità per battere un campione di questo livello è WALTER.
Ad oggi, 13 Aprile 2020, dopo 374 giorni, è ancora l’Austriaco a detenere il titolo e la domanda è: chi sarà il prescelto per batterlo? Balor? Dragunov?
Lascio a voi la risposta! 🙂
Desil