Ti ricordi il 5 gennaio? In quella data, Jade Cargill vinse il titolo TBS superando Ruby Soho e confermando i pronostici della vigilia. Quella cintura arrivò quasi annunciata, anche se qualche addetto ai lavori malignò che ci fosse di mezzo la querelle tra Tony Khan e Big Swole. Non era ancora prontissima ad un ruolo da campionessa, ma aveva un carisma di gran lunga superiore alle tante colleghe del roster. Sembrava avviata verso un 2022 enorme, frutto anche di una streak che in poche avrebbero potuto minare.

in otto mesi ha difeso la cintura dodici volte. Non male, certo. Ma negli stessi otto mesi è andata via via a spostarsi sempre più di lato, coinvolta in scelte talvolta incomprensibili. Si può pensare che le sue mediocri prestazioni sul ring abbiano avuto un peso, ed è possibile: meno rendi visibile le lacune di una tua superstar e meglio è. Forse anche per questo è stata spesso relegata a Rampage, che ha una platea di tanto inferiore rispetto allo show principale.

Per quanto il titolo TBS sia essenzialmente secondario, non le è stata data l’occasione di imbastire una vera e propria storyline con una avversaria. L’unica, quella con Athena, si è trascinata per mesi in continue risse o match a più donne prima dell’incontro di All Out che non ha lasciato il segno. Per il resto ha gigioneggiato con le sue Baddies, il cui livello in ring è stato – in alcuni casi – persino inferiore al suo.

Ecco, le Baddies. Dovevano essere un bonus, sono state poco più che delle sparring per le face di turno. Poi c’è stato Mark Sterling, ad un certo punto defenestrato in favore di Stokely Hathaway che poi ha deciso di seguire la scia del rientrante MJF e costruire una sua fazione. La girandola di esperimenti non ha giovato per la Cargill, che ora si trova senza una potenziale sfidante che possa batterla e con tanta confusione attorno.

Probabilmente sarebbe dovuta essere la Statlander la nuova regina, se l’infortunio non l’avesse costretta a rinunciare al suo sogno. Un peccato, perché Jade avrebbe bisogno come il pane di ripartire da zero, di trovare nuovi stimoli e magari andare alla caccia di un secondo regno TBS. C’è da costruirle contro una nemesi, che possa con lei costruire il futuro della categoria di coppia anche in ottica titolo massimo. Solo così, col tempo, potrebbe tornare al centro dell’attenzione.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.