Nei film, nei libri, nei fumetti e nelle serie, insomma in tutti i prodotti di fantasia, spesso è più importante il come si arriva ad un determinato finale, che il finale in sé e per sé.
Per citare i grandissimi, sappiamo tutti che John McClane (se non sapete chi sia shame on you…) riuscirà a trionfare, ma è il come ci riesce, un terrorista (separatista laico del Burmini) alla volta, che realmente ci interessa.

Nel wrestling vale, almeno la maggior parte delle volte, il medesimo principio.
Quante volte il risultato di un incontro ci è apparso, fin dall’inizio, scontato, ma, nonostante ciò, il match ci ha divertito per la qualità dei due lottatori in campo e/o per gli spot messi in scena.

Parimenti dicasi per i feud e le storyline.
Ci sono faide che orbitano nell’aria “de il ruestling” e nelle teste dei fan da mesi e mesi, prima di essere portate in scena.
Pensiamo, ad esempio, a Drew contro Lashley, The Fiend contro Orton o, venendo a noi, Santos Escobar contro Jordan Devlin.

Non poteva che essere così, infatti: i due campioni dei pesi leggeri erano inevitabilmente destinati a sfidarsi.
L’unica incognita, appunto, era il quando e il come.


Sotto al primo profilo, la WWE (o meglio NXT) ha scelto il Takeover prima di Wrestlemania: l’evento, per estensione, più importante del brand giallo-nero.

Sul come, invece, Hunter e soci hanno deciso di rievocare il passato, di citare, nella giusta misura, uno dei migliori ladder match della storia del wrestling, ossia Razor Ramon contro Shawn Micheals.
Anche il quel caso, come in questo, si era di fronte a due campioni e l’incontro serviva alla riunificazione delle cinture.

Si è trattato di una citazione e di una costruzione garbata, pulita, senza troppi proclami e annunci.
E’ bastato un Micheals attempato che lancia una scala in mezzo a Santos e Jordan che si guardano in cagnesco per far comprendere a tutti i fan dove si voleva andare a parere.

Una costruzione, peraltro, che può essere apprezzata su più livelli, a seconda del grado di conoscenza storica della disciplina di ognuno.
Difatti, anche chi non ha colto la citazione, può godere di un match già di per sé ottimo e che beneficia, peraltro, di una stipulazione che i due lottatori sapranno sfruttare al meglio.

Insomma, tirando le somme, NXT, in controtendenza rispetto al recente passato, ci sta regalando una costruzione asciutta e solida di tutte le faide che saranno protagoniste del prossimo Takeover; evento che, personalmente, attendo più di Wrestlemania.

Claudio