Ohhh finalmente, dopo diverse settimane di torneo, abbiamo i nostri finalisti, ossia: Cedric Alexander e Tony Nese.
Ciò detto, come potrei io esimermi da analizzare le possibilità di vittoria di entrambi? Quindi, bando alle ciance, e si comincia.

Cedric Alexander: Ex detentore della corona, costretto ad abdicare in quel di Melbourne, Cedric è un lottatore di talento. Vanta, invero, un parco mosse di tutto rispetto che amalgama, con sapienza, mosse di potenza a manovre ben più veloci. Alexander, tuttavia, pecca in personalità, risultando essere un face poco accattivante e assai banale.

Agli albori di 205 live pareva aver creato un buon link con il WWE Universe, ma, attualmente, naviga a vista, rimanendo un contendente credibile ma non al 100% convincente.
Per lui sarebbe necessario, a mio avviso, un cambio di rotta, un turn, di cui, per certi versi, abbiamo visto qualche traccia sia dopo la perdita del titolo, sia durante questo torneo pre WM.

Ciò detto, non credo che sia la scelta giusta come primo sfidante al titolo, per quanto potrebbe essere interessante vedere, in quel di Mania, un rematch tra lui e Murphy.
Difatti, anticipando quanto si dirà nel proseguo, Alexander / Murphy sarebbe una faida non pienamente dotata di quell’aspetto psicologico in grado di rendere interessate una sfida sul ring.

In futuro, magari con un turn heel alle spalle, potrebbe tornare ad essere la punta di diamante dello show dei pesi leggeri.

Tony Nese: Il buon Tony è la sorpresa di questo torneo e il frutto di un lavoro di costruzione sapiente e meticoloso che l’ha portato ad essere un mero gregario di Amore (per non dimenticare NDR) a futuro primo sfidante per il titolo.

Come ho già detto, a più riprese, Nese è l’uomo giusto per affrontare (e forse battere) Buddy Murphy.
Difatti, in disparte il legame psicologico che lega i due lottatori (sul quale torneremo tra poco), ritengo che tra Nese e Murphy ci possa essere una buona alchimia sul ring, essendo ambedue dotati di un set moves di tutto rispetto.
Entrambi possono essere annoverati tra i pesi leggeri “moderni“, in grado di alternare potenza a velocità.

Ciliegina sulla torta di questa sfida risulta essere, sicuramente, il legame di amicizia, la bro-mance, che lega i due atleti.
In verità, Nese è sempre sembrato essere il gregario, il “Milhouse“, del nostro Bart-y Murphy, creando, quindi, in occasione della loro prossima sfida, una dinamica assolutamente interessante.

Se Nese dovesse aggiudicarsi il ruolo di primo sfidante gli scenari che si potrebbero aprire sono molteplici, ma mi riservo di trattarli in un prossimo blog.

Cercando il proverbiale pelo nell’uovo, quello che manca a Nese è una finisher convincente. L’attuale ginocchiata in faccia all’angolo risulta essere troppo macchinosa e banale, nonché dallo scarso (se non scarsissimo) effetto scenico.

Ciò detto, lascio a Voi la parola. Chi vorreste vedere come prossimo sfidante di Murphy? Secondo Voi è giusto turnare Cedric?

Alla prossima.

-Claudio-