Probabilmente formare un tag può essere una soluzione per aiutare Sammy Guevara e (soprattutto) Daniel Garcia a capire cosa sarà della loro carriera da qui ad anno. Rinnegando quel padre padrone, Chris Jericho, sempre meno accompagnatore e sempre più accentratore anche delle carriere altrui.
Dopo tutto, se la JAS doveva fungere da riedizione dell’Inner Circle, ha fallito nel suo intento. Un po’ perché Guevara ha dimostrato di non averne bisogno e un po’ perché di Garcia ci resterà il rimpianto di non aver visto cosa sarebbe potuto essere nel Blackpool Combat Club.
Oggi i due talenti rinnegano, in qualche modo, il padre. Rinnegano in parte Jericho, quello che sono diventati. Anche perché hanno dimostrato di sapersela cavare senza avercelo tra i piedi. Guevara ha già vinto dei titoli singoli, ha saputo competere per il titolo del mondo, è comunque uno dei talenti del roster. Garcia ha vinto il titolo Pure, ha combattuto quasi ad armi pari con dei mostri sacri della disciplina.
Direte: perché non puntare su di loro in singolo? Perché la stazione è intasata di passeggeri. E perché, al momento, si rischierebbe di rivederli con lo stesso medesimo copione.
Il torneo tag team che ha consacrato MJF e Adam Cole ha anche detto che i due ragazzi assieme funzionano. Sono caratteristici, sfrontati, un po’ ingenui ma anche furbi, spettacolari, ambiziosi.
In una categoria di coppia che con l’avvio di Collision si è fatta inevitabilmente più interessante, la loro presenza non sarebbe fuori luogo. Per lanciarli definitivamente però servirebbe abbattere i totem.
Ecco, un feud con gli Hardys prima e gli Young Bucks poi sarebbe la soluzione ideale. Per quanto non ci siano delle similitudini in termini di caratteristiche, la posizione dei team più esperti può essere utile per consacrare dei nomi nuovi. Quelli di Sammy e Daniel.