L’uscita della docuserie Netflix “Mr.McMahon” come prevedibile, sta portando a galla molte storie, comprese quelle più dolorose avvenute in WWE nel corso della sua storia.

Vince McMahon ha spiegato la sua decisione di non interrompere lo spettacolo quando Owen Hart è morto sul ring della WWE durante un pay-per-view trasmesso in diretta.

Il 23 maggio 1999 è una data incisa nella memoria dei fan del wrestling come la notte in cui Owen Hart morì sul ring dopo essere caduto dalle impalcature del Kemper Arena di Kansas City durante il pay-per-view Over The Edge. Hart stava interpretando il personaggio di The Blue Blazer e doveva scendere dal soffitto, ma un malfunzionamento dell’imbracatura fece sì che venisse rilasciato troppo presto, precipitando così verso la morte.

Nonostante ciò, e nonostante il fatto che il sangue di Hart fosse ancora visibile sulla tela del ring, Vince McMahon decise di proseguire lo spettacolo. Una decisione che perseguita ancora oggi l’ex presidente della WWE.

Vince McMahon vorrebbe che lo spettacolo continuasse

Parlando nel nuovo documentario di Netflix “Mr. McMahon”, Vince McMahon ha discusso di quella tragica notte e della sua decisione molto controversa di non interrompere lo spettacolo dopo che Owen Hart era caduto tragicamente:

“La decisione che dovevo prendere era fondamentalmente se lo spettacolo dovesse continuare o meno. Il pubblico dal vivo non ha davvero visto cosa è successo (perché la caduta di Owen è avvenuta durante un ‘blackout’ mentre un video veniva riprodotto sullo schermo). Se avessero visto, senza dubbio si sarebbe dovuto interrompere lo spettacolo.” Il WWE Executive Bruce Prichard ha notato che, nonostante la morte di Owen fosse stata annunciata ai telespettatori, non fu comunicata ai fan presenti nell’arena, poiché McMahon riteneva che non fosse “la cosa giusta da fare.” McMahon ha continuato:

“Quelle persone erano venute per vedere uno spettacolo, non per vedere qualcuno morire. E io, come uomo d’affari, pensavo: ‘Ok, continuiamo, lo spettacolo deve andare avanti.’ […] Ci furono molti commenti negativi in realtà sul fatto che lo spettacolo dovesse continuare o meno.”

Vince McMahon ha poi risposto alle critiche di Bret Hart, il quale all’epoca aveva rilasciato un’intervista in cui si chiedeva se lo spettacolo sarebbe continuato se il figlio di Vince, Shane, fosse stato lui a “schiantarsi sul ring”.

“Naturalmente, Bret si sentiva come dovrebbe sentirsi un fratello. Aveva tutto il diritto di dire qualsiasi cosa negativa sulla nostra compagnia. Se fosse stato me, non solo mio figlio, se fossi stato io a “schiantarmi sul ring” come ha detto Bret, avrei voluto che lo spettacolo continuasse. Quindi portatemi via da lì, e che lo spettacolo continui. Lo farei con me stesso, e lo farei ancora oggi.”