Nell’ultimo periodo, complice la nuovissima docuserie di VICE “Who Killed WCW?” la compagnia di Ted Turner, acquisita dalla WWE nel 2001, è diventata un importante argomento di discussione. Nell’ultimo episodio della serie dal titolo “New Blood”, il focus era tutto sulla figura di Vince Russo, booker della WCW considerato da molti come il colpevole della fine “indegna” della storica compagine di Atlanta.

L’ex booker WWE è stato spesso criticato per la scelta di autoinserirsi on-screen e all’interno di storyline di spicco, come quando vinse il WCW World Championship. Russo, difendendo quindi la sua posizione ha dichiarato:

“Sarò onesto al 100% con voi: cosa penso del mio essere un stato un personaggio televisivo? Mi sentivo migliore rispetto all’80% del roster.”

Parlando della scelta di autonominarsi campione:

“Ho fatto l’errore di pensare ‘Sapete una cosa? F*****, se volete i ratings, andrò lì fuori e me li guadagnerò da solo’. Mi hanno quasi ucciso, fratello”.

Russo ha poi analizzato tutto l’odio che riceve da gran parte della community del wrestling, affermando che molti credono che lui fosse davvero il personaggio che interpretava in TV. Il booker si dice pentito di aver messo piede sul ring, perché wrestler come Goldberg cercavano di fargli davvero del male:

“Fratello, ho avuto una commozione cerebrale, per favore, colpiscimi sulla rampa d’ingresso. Cosa fa invece? Mi colpisce con una spear attraverso la recinzione.”