Stu Bennett (meglio conosciuto come Wade Barrett), rilasciato dalla WWE ormai più di due anni fa, è stato recentemente ospite di Chris Jericho nel suo podcast settimanale Talk is Jericho. Tra le tante cose, ha anche parlato riguardo la sua decisione di lasciare la WWE e i diversi problemi con gli altri wrestler, con il team creativo e con la dirigenza.

“Sono stato un po’ bruciato sulla strada, come ha detto [Jericho]. Voglio dire, quando inizi, tutto è nuovo e tutto è fresco. Non t’importa che non sei a casa 275 giorni l’anno, e che sei costantemente stremato, e, anche se hai un cattivo booking, va tutto bene perché stai vivendo questa fantastica esperienza. Dopo essere stato là per diversi anni, ero arrivato al punto in cui anche le piccole cose mi irritavano, e gli spostamenti mi stavano davvero uccidendo, arrivavo nell’arena e sembrava che ogni RAW e SmackDown, che ogni lunedì e martedì fossi arrivato nell’arena e che fossi molto deluso nel momento in cui arrivava lo script per lo show. E ogni settimana, c’era sempre una situazione in cui ero tipo ‘amico, non voglio farlo’. E imploravo le persone del team creativo o della dirigenza di fare qualcosa di diverso o di modificarlo in questo modo ‘hey, che ne dici di muovere la storia in questa direzione?’, e qualsiasi cosa facessi, stavo solo sbattendo la testa contro un muro di mattoni. E la situazione era arrivata al punto che sembrava Groundhog Day (Ricomincio da capo in italiano ndr). Il mio contratto stava scadendo, avevo firmato un contratto abbastanza lungo dopo l’accordo del Nexus e queste cose. Mi avevano messo sotto un contratto piuttosto lungo e la cosa stava superando il limite. Quindi mi contattarono un paio di volte per firmare di nuovo, estendere e proporre un nuovo accordo, e cose del genere. E non arrivai neanche al punto di negoziare con loro. Ho solo spiegato loro ‘guarda, ho bisogno di uscirne, tutto ciò mi sta uccidendo e ho bisogno di andare a fare qualcos’altro per un po’ lontano dal pro wrestling’, che è sostanzialmente ciò che ho fatto.”