Wrestlemania è l’evento più importante dell’anno. La terra promessa per ogni wrestler che ambisce al successo, dato che non esiste un palcoscenico più importante dello Showcase Of Immortals. Ma non tutto va sempre per il meglio: se è vero che tante leggende si sono consacrate al Grandest Stage Of Them All, tanti altri momenti sono passati inosservati. Questo ppv si è lasciato alle spalle tanti ricordi negativi e tante occasioni perse: per questo, oggi vorrei riproporre, tra le tante, le 10 opportunità gettate al vento nell’ultima decade della storia di Wrestlemania, ricordando, in ordine cronologico, quegli incontri che, nonostante grandi aspettative, non hanno saputo rispettare le attese. Senza indugiare oltre, possiamo iniziare.

Randy Orton vs Triple H, Wrestlemania 25

La WWE ha lavorato bene sulla costruzione di questo Main Event: per l’appunto, grazie anche al coinvolgimento della famiglia McMahon, la rivalità ha potuto godere di basi solide. Peccato che poi, però, il risultato non sia stato quello desiderato. Un match tremendamente lento e poco coinvolgente, che ha tolto ad un altro incontro presente nella card, ossia quello tra The Undertaker e Shawn Michaels, il privilegio di poter concludere la venticinquesima edizione dello Showcase Degli Immortali. Certo, questi due atleti non avevano (né hanno ancor oggi) due stili di lotta che si potessero abbinare alla perfezione, quindi era lecito pensare ad un possibile flop, però fino all’ultimo è rimasta viva la speranza di vedere qualcosa di significativo. Col senno del poi, forse avremmo fatto meglio a farcene una ragione fin da subito.

Randy Orton vs CM Punk, Wrestlemania 27

Per carità, non stiamo parlando di un match orribile: sicuramente, lo scontro precedentemente citato è stato ben peggiore rispetto a questo. Però, la sensazione che si potesse fare di più rimane. I due atleti hanno saputo offrire qualche spunto interessante, in particolare lo spot della RKO finale, però, nel complesso, l’incontro non ci offre quel capolavoro che ci si poteva aspettare. Vuoi che il wrestler di Chicago era demotivato per non aver ottenuto una rivalità di rilievo, vuoi che Wrestlemania 27 è stata generalmente sotto tono, alla fine il risultato è stato discreto, ma niente di eccezionale.

Daniel Bryan vs Sheamus, Wrestlemania 28

Basta poco per descrivere questo scontro: 18 secondi. Davvero questi due performer non si sono meritati neanche un minuto per mettere in piedi un incontro? È anche vero, però, che non tutto il male viene per nuocere: infatti, dalla sera di Wrestlemania 28 il personaggio di Daniel Bryan ebbe un’inversione di marcia, che lo portò a distaccarsi da AJ, per poi modificare il suo slogan “Yes!” in “No!”, concludendo con il Team Hell No. Insomma, un annata che ha avuto un ruolo determinante per costruire un rapporto solido tra l’American Dragon ed il pubblico, ma resta l’amaro in bocca per quei maledetti 18 secondi, soprattutto se si pensa a ciò che sarebbe potuto essere questo incontro.

John Cena vs The Rock, Wrestlemania 29

Va bene, tutto molto bello, ma “Once In A Lifetime” dove lo mettiamo? John Cena vs The Rock era un match unico nel suo genere. Questa saga meritava di avere solo un capitolo, quello dell’edizione precedente del Grandaddy Of Them All. Certo, vederli entrambi nello stesso incontro non era utopia, ma a condizioni diverse: se i writer avessero tenuto realmente in considerazione l’ipotesi di inserire nel match CM Punk. Alla fine, i due wrestler ritratti nell’immagine avrebbero comunque preso parte al Main Event di quell’anno, aggiungendo però un terzo incomodo. E, chissà, magari se tutto ciò fosse successo ora The Voice Of The Voiceless sarebbe ancora sotto contratto con la federazione, riuscendo allo stesso tempo a dare quel tocco di originalità in più rispetto al Main Event di Wrestlemania precedente. Solo rimpianti, che, purtroppo, non verranno mai sistemati col passare del tempo.

The Undertaker vs Brock Lesnar, Wrestlemania 30

Un momento iconico. Forse, il miglior Wrestlemania Moment di sempre. Ma immagino che le vostre aspettative per il match della fine della Streak fossero ben diverse. Purtroppo, questo celebre momento non è stato accompagnato da un’altrettanto superba contesa, anzi. Anche a causa di un infortunio riportato dal becchino verso l’inizio dell’incontro, il match è stato molto sottotono. Ognuno si aspettava che, se mai fosse dovuto arrivare questo momento, sarebbe accaduto dopo una battaglia leggendaria e senza esclusione di colpi, dove Taker sarebbe stato costretto a soccombere dopo aver sudato sette camicie. Ma così non è stato. Un vero peccato.

Sting vs Triple H, Wrestlemania 31

In poche parole, overbooking. Nonostante la presenza di molte leggende sia stata gradita, forse ha rovinato in parte il risultato finale. La gestione dell’incontro è stato un altro punto a sfavore: si è cercato nuovamente di insistere sul tema “WWE vs WCW”, rimanendo fedeli pure alla storia dato che è stato il rappresentante della federazione di Stamford, ovvero The Game, a portarsi a casa la vittoria. Oltre a non capire il risultato dell’incontro, non sarebbe stato molto più funzionale giocare su ciò che era successo nei mesi precedenti tra questi due, piuttosto che optare per il solito remake della Monday Night War?

Brock Lesnar vs Dean Ambrose, Wrestlemania 32

È paradossale pensare che questo match non doveva nemmeno svolgersi: infatti, i piani cambiarono in corsa, dato che, inizialmente, era previsto che The Beast affrontasse Bray Wyatt. Un cambio che, però, poteva sicuramente giovare allo spettacolo: grazie anche alla stipulazione del “No Holds Barred” prevista per questo incontro, Dean Ambrose vs Brock Lesnar diventò ben presto uno degli scontri più attesi di quell’edizione dello Showcase Degli Immortali. Peccato che, poi, la federazione ha voluto puntare sul solito squash del Sindaco di Suplex City, mandando all’aria tutti i bei propositi di coloro che, come me, si aspettavano qualcosa di diverso e più intrigante.

Chris Jericho vs Kevin Owens, Wrestlemania 33

Di certo, non è uno dei peggiori match della storia di Wrestlemania come pensa Vince McMahon, ma sicuramente (come è stato detto per quasi tutti gli altri incontri di questa lista) poteva venir fuori un match ben più bello. Pur raggiungendo un’abbondante sufficienza, sembra quasi che questo incontro svolga il compitino, senza andare troppo oltre. Ma la mia domanda è: magari, non sarebbe stato meglio lasciare a questi due atleti il privilegio di contendersi il titolo universale? Alla fine, il match tra Goldberg e Lesnar non ne aveva bisogno, dato che il Main Event di Wrestlemania 33 fu Undertaker vs Roman Reigns, quindi si poteva dare l’occasione ai due canadesi di affrontarsi per un titolo massimo. Magari, stimolati dallo Universal Championship, Jericho ed Owens avrebbero spinto di più sull’acceleratore.

Triple H vs Seth Rollins, Wrestlemania 33

La sfortuna non ha sicuramente aiutato la buona riuscita di questa battaglia. In particolare, l’infortunio riportato da Seth Rollins la sera dopo la Royal Rumble ha rallentato molto la costruzione dell’incontro. Se a questo ci aggiungiamo che la prolungata assenza di Triple H dagli show WWE ha ulteriormente complicato il lavoro di preparazione di questo match, si può tranquillamente dedurre che non si è arrivati a questo scontro con l’hype a mille. Di conseguenza, la vittoria di The King Slayer ha avuto il sapore di una mezza sconfitta, proprio perché il continuo rallentare questa faida ha contribuito a far scemare lentamente l’interesse. Anche in questo caso, l’incontro è buono, ma chissà cosa sarebbe potuto essere con una buona scrittura ed un pizzico di fortuna in più.

AJ Styles vs Shinsuke Nakamura, Wrestlemania 34

Dire che l’Hype fosse alle stelle è riduttivo. Visti i precedenti di questi due in NJPW, i fan si aspettavano un capolavoro da questo incontro. Ma si sa che farsi aspettative troppo alte aumenta la possibilità che queste siano disattese. Per l’ennesima volta, non mi sento di bocciare l’incontro, ma non è stato niente di che. Un incontro come tanti e, sicuramente, non è stato lo show stealer della serata. A posteriori, nemmeno il finale salva l’incontro, dato che la gestione di Nakamura come cattivo è stata quello che è stata. Non c’è confronto con il match del Tokyo Dome.

E voi, siete d’accordo con me? C’è un match presente in questa lista che invece vi ha soddisfatto a pieno? Fatemelo sapere nei commenti.

The Notorious