Evidentemente tra la fine del 2000 e l’inizio del 2001, Vince Russo e i suoi collaboratori avevano un po’ la fissa del 7. Tanti erano i membri dei Natural Born Thrillers, tanti diverranno i membri dei Magnificent Seven. Però a dispetto del gruppo proveniente dal Power Plant, la fazione nata a gennaio 2001 era una vera super potenza. Nel mezzo c’erano degli atleti molto conosciuti, a loro modo magnifici e tutti dediti alla causa del campione del mondo Scott Steiner.

La storia è lunga. Tutto partì dal flop di Goldberg da heel. Iniziò una faida tra il wrestler e Vince Russo, che si autoescluse dalle storyline dopo aver fatto di tutto e di più. Il concetto era: Bill avrebbe dovuto battere tutti gli avversari che gli si sarebbero parati davanti per mantenere il posto di lavoro. Ed è quello che fece, replicando la storica streak vincente di qualche anno prima. A mettergli i bastoni tra le ruote arrivò Lex Luger, voglioso di metter fine alla carriera di uno dei wrestler più determinanti della storia della WCW. Un po’ di sana gelosia e un po’ di rivalsa calcarono sul feud, anche se Total Package non sembrava in grado di portare al termine il suo proposito.

Nel mentre ci sono un po’ di protagonisti sparsi: Scott Steiner era un campione rapace, che cercava in tutti i modi che lo portassero a difendere con successo il titolo del mondo; Buff Bugwell aveva turnato già 3 volte e stava cercando un posto nel mondo da babyface, salvo turnare un’altra volta e affiancarsi al suo ex rivale Lex Luger; Ric Flair era il CEO della WCW e stava avendo non poche difficoltà a gestire Scott Steiner come campione; Jeff Jarrett stava costruendo un suo spazio al fianco di Steiner e tentava in tutti i modi di ottenere dei vantaggi nella card degli show.

Lo spartiacque il ppv Sin: i Totally Buff sconfiggono Bruce e Goldberg, e costringono quest’ultimo al ritiro. Ric Flair passa dalla parte degli heel aiutando Scott Steiner a mantenere il titolo del mondo. Il misterioso nuovo acquisto della WCW si rivela essere Road Warrior Animal, che diventa l’enforcer di Ric Flair. Ovviamente si aggiunge al gruppo anche Jeff Jarrett. Sono sei anime enormi, che hanno una storia alle spalle di grandissimo rilievo. Il Nitro post ppv si apre con una bara e tutti i membri della fazione che piangono: Goldberg è stato definitivamente sotterrato.

A spezzare i sogni di dominio di Flair e Steiner si presenta Kevin Nash, al fianco del commissioner The Cat. Inizia una sfida a colpi di interferenze, pestaggi, ricatti (Nash rapisce David Flair e lo pesta a sangue), bassezze di ogni tipo. Big Sexy ha ancora al suo fianco DDP e gli si aggiunge pure il vecchio amico Rick Steiner. Ma se c’è qualcosa che bisogna ricordare è che gli Steiner sono noti nelle storyline per essere dei traditori cronici. E così, dopo un breve periodo da face, Rick si unisce al fratello nei Magnificent Seven.

Il gruppo va avanti nei mesi che restano alla chiusura della compagnia. Scott Steiner rimane campione del mondo, Rick vince il titolo americano, Ric Flair e Jeff Jarrett se la vedono coi rientranti Dustin e Dusty Rhodes, i Totally Buff hanno qualche problema Sean O’Haire e Chuck Palumbo mentre Animal cerca di aiutare Chavo Guerrero a mantenere il suo status da campione dei pesi leggeri. All’interno entra, seppur da esterno, anche Mike Sanders – dopo che i Natural Born Thrillers prenderanno strade diverse.

Nell’ultima puntata non vi è più traccia di loro. I Totally Buff e Jeff Jarrett vengono licenziati in diretta tv da Vince McMahon, Scott Steiner perde il titolo del mondo nell’opener contro Booker T, Rick Steiner e Road Warrior diventano ininfluenti e Ric Flair lotta nel main event con un atteggiamento ed una mise completamente differente da quella tenuta fino a quel momento.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.