Scrivo questo articolo di lunedì sera, ormai è la mia abitudine da diversi mesi a questa parte; inizio la settimana lavorativa, quasi sempre giornata impegnativa e dopo cena apro il mio computer e inizio a scrivere. Quando ci sono eventi la domenica notte precedente, cerco di organizzarmi per affrettarmi a vedere l’evento per poi mettere testa alla NJPW. Questo lunedì (martedì quando leggerete) è diverso. Non pensate male, non voglio fare paragoni forzati, semplicemente faccio un ragionamento a “voce alta” e mi accorgo quando, personalmente in questo periodo della mia vita, faccia fatica a sentire mio altro dalla NJPW. Tra qualche tempo cambierò idea, ma tant’è.
Nel mio modo abbastanza maniacale di gestire il mio tempo, trovo utile il calendario degli eventi NJPW che si sincronizza con il mio GCalendar e mi cade l’occhio su lunedì prossimo 14 ottobre: King of Pro-Wrestling. Non vi so spiegare il motivo, ma è uno degli eventi NJPW che più mi è sempre piaciuto.
In realtà forse un motivo, ripensandoci, potrei pure trovarlo. Passato il G1 Climax, in attesa di Wrestle Kindom, la stagione del wrestling nipponico rallenta un po’ e c’è più spazio per provare, sperimentare e regalare momenti alle vecchie glorie, nella card di quest’anno, ci ritroviamo un po’ questo, al netto dei consueti tag team match di inizio show.
Iniziamo, in questa mia ennesima preview diversa dai soliti canoni, da Jushin Thunder Liger vs Minoru Suzuki. Personalmente il match che più attendo dell’intera card, con il leggendario Liger agli sgoccioli della carriera che per il match contro Suzuki ha tirato fuori il suo alter ego “demoniaco” Kishin Liger, che è andato a citare momenti dello storico match tra Liger e The Great Muta del 1996. Realisticamente questi ultimi match della carriera sono scelti personalmente dal veterano lottatore mascherato e l’intensità che può garantire Suzuki è unica nel roster attuale. Seppur, ovviamente, non si tratti di un inedito, sono estremamente curioso di vedere come Liger inizierà questa sorta di tour di ritiro fino a Wrestle Kingdom.
Altro match che presuppone una attesa non inferiore all’aggettivo “alta” è Ospreay vs El Phantasmo, due lottatori per cui stravedo; se l’inglese quest’anno si è posto ad un livello stratosferico, non è da meno il canadese, ma che ancora mi da l’impressione di non aver trovato il giusto feeling con lo stile nipponico. Questo match può aiutarlo a sciogliere alcune ruggini, non avremo il match dell’anno, ma sarà sicuramente tra i primi due della serata.
L’ex WWE Dean Ambrose torna a calcare il ring della NJPW ancora una volta contro Juice Robinson, Jon Moxley ha portato benefici alla NJPW tanto quanto la NJPW ha portato benefici a lui. Se in AEW lavora e lavorerà con lottatori del background similare, qui ha potuto sperimentare un punto di vista diverso nell’impostazione di un match nel G1 di quest’anno. Nello specifico sarà un match senza squalifiche per il titolo US, si parla di una serie di impegni almeno fino a WK dove potrebbe perdere il titolo, ma non escludo sorprese in favore di Robinson.
Ibushi mette in palio contro Evil la sua title shot al Tokyo Dome, risultato scontato, ma scommetto che il match sarà molto bello, azzardo dicendo che sarà il match della serata. Evil è un avversario che può spingere Ibushi a dare il meglio di sé, non sarà una prova generale in vista di gennaio, ma quasi.
Nel main event di ripete ancora una volta Okada vs SANADA, i due hanno dimostrato molte volte di avere la chimica giusta, anche qui, esito scontato in favore del campione. L’impressione è che la NJPW abbia voglia di puntare forte su SANADA e occasioni come questa sono “scuse” per ingolosirlo e cercare di chiudere un contratto di esclusiva come fatto con Ibushi lo scorso anno.
In questo evento autunnale, in un 2019 ormai agli sgoccioli la NJPW, senza neanche sforzarsi più di tanto, mette sul piatto un bel pasto completo, buon appetito!